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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2014 alle ore 11:42.
L'ultima modifica è del 21 giugno 2014 alle ore 20:12.

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Il ministro dell'Economia, Pier Carlo PadoanIl ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan

«È urgente intervenire per contenere l'elevata pressione fiscale che è ostacolo al ritorno a ritmi di crescita in linea con i partner internazionali». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan intervenendo questa mattina alla cerimonia per i 240 anni della Guardia di Finanza. Ai finanzieri è arrivato anche un messaggio del capo dello Stato Giorgio Napolitano: «L'evasione, le frodi fiscali, la corruzione» sono «minacce subdole, potenti e globali», che «attentano allo sviluppo economico e sociale degli Stati, penalizzano i cittadini e privano i giovani di fiducia e opportunità per il futuro».

Il riferimento alle «preoccupanti deviazioni etiche e morali»
Nelle parole utilizzate dal presidente della Repubblica nella sua lettera al Corpo, anche un riferimento al recente coinvolgimento di alcuni alti ufficiali in inchieste giudiziarie per corruzione. «Viviamo un periodo storico travagliato da preoccupanti deviazioni etiche e morali ha sottolineato Napolitano nel messaggio inviato al comandante generale della Guardia di Finanza, generale Saverio Capolupo, ma «La fattiva partecipazione» dei finanzieri alle missioni per la stabilizzazione delle aree di crisi «consolida il loro determinante ruolo al servizio della società e del rilancio dell'Italia». In questo importante periodo storico «travagliato da incertezza economica e da preoccupanti deviazioni etiche e morali», conclude il messaggio, «Il Corpo saprà certamente continuare ad assolvere tale ruolo con assoluta trasparenza e massimo rigore».

il ministro: più equità utilizzando i decreti della Delega fiscale
Il governo, ha ricordato invece il ministro dell'Economia nel corso della cerimonia, punta «a rendere più equo l'onere del prelievo fiscale», perché occorre «tenere conto delle difficoltà dei contribuenti onesti. Un fisco equamente distribuito consentirà di affrontare meglio questo momento». Lo strumento per migliorare l'equità del nostro sistema fiscale, ha aggiunto Padoan, saranno i decreti attuativi della delega fiscale, tra cui quello sulle commissioni censuarie previste dalla riforma del Catasto, approvato dal Consiglio dei ministri di ieri.

Da evasione rilevanti effetti economici negativi
Un altro passaggio, Padoana lo ha dedicato al fenomeno dell'evasione fiscale, che produce «effetti economici negativi molto rilevanti». L'evasione, ha spiegato, «determina effetti distorsivi sull'allocazione delle risorse e interferisce con il normale funzionamento della concorrenza nel mercato; accresce l'onere fiscale per i contribuenti onesti; esaspera le disuguaglianze; è legata in modo simbiotico alla corruzione e alla criminalità organizzata».

Oltre 3mila evasori totali scoperti in primo semestre 2014
Reso noto, in occasione della cerimonia, anche il bialncio delle attività antievasione delle Fiamme Gialle, che nel corso dei primi mesi del 2014 ha scoperto frodi, truffe e sperperi di denaro pubblico per 2,1 miliardi di euro. Denunciati anche 1.435 soggetti responsabili di reati contro la Pubblica amministrazione. Inoltre sono stati sequestrati beni ad evasori fiscali per oltre 460 milioni di euro. I militari hanno individuato nel corso dei primi cinque mesi dell'anno oltre 3mila evasori totali, tra cui anche persone e società che hanno nascosto all'estero di propri redditi, non dichiarando nulla in Italia.

Sequestrati alla criminalità beni per 2,8 mld
Altro capitolo delle attività della Guardia di finanza riguarda il sequestro e la confisca di beni alla criminalità economica ed organizzata, che ha raggiunto quota 2,8 miliardi di euro nel primo squarcio dell'anno. In particolare da inizio anno «sono stati eseguiti accertamenti patrimoniali antimafia nei confronti di 5.523 persone che hanno portato al sequestro di beni per 2,4 miliardi di euro. A 413 milioni di euro ammonta il valore dei beni confiscati, quindi, definitivamente entrati nel patrimonio dello Stato».

Reati bancari e finanziari, denunciate oltre 2mila persone
La lotta al riciclaggio di capitali «sporchi» é stata sviluppata «attraverso 309 indagini di polizia giudiziaria e l'approfondimento investigativo di 10.753 segnalazioni di operazioni sospette su flussi finanziari di provenienza illecita, individuando 542 milioni di euro oggetto di riciclaggio. 717 responsabili sono stati denunciati e 36 arrestati. Inoltre sono stati denunciati 2.060 responsabili di reati bancari, finanziari, societari e fallimentari, e 257 usurai, di cui 51 tratti in arresto».

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