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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2014 alle ore 16:39.
L'ultima modifica è del 24 giugno 2014 alle ore 16:41.

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Andy Coulson e Rebekah BrooksAndy Coulson e Rebekah Brooks

LONDRA - L'ex "regina dei tabloid" inglesi, Rebekah Brooks, è stata assolta da tutte le accuse mosse contro di lei nel processo per intercettazioni illegali nato dallo scandalo del 2011 che portò alla chiusura della testata News of the World di Rupert Murdoch. L'ex collega Andy Coulson, ex direttore della comunicazione del premier britannico David Cameron ed ex direttore del tabloid, è stato invece riconosciuto colpevole di aver preordinato le intercettazioni illegali sui telefoni di personaggi famosi.

Brooks è apparsa molto emozionata e commossa quando ha appreso la notizia della sua assoluzione. Su di lei pendevano diverse accuse, fra cui quella di associazione a delinquere rivolta a compiere intercettazioni telefoniche, oltre alla corruzione di pubblici ufficiali in cambio di informazioni riservate e intralcio alla giustizia.

Brooks si era dimessa nel luglio 2011 dal vertice di News International, il gruppo editoriale britannico dell'impero di Rupert Murdoch, e poco dopo era stata arrestata. Anche il marito di Rebekah la Rossa, Charlie Brooks, è stato assolto dall'accusa di intralcio alla giustizia.

Ben diversa la situazione di Coulson, che dovrà ora affrontare il carcere, per una condanna che è fonte di imbarazzo per il premier David Cameron. Coulson era stato infatti il portavoce quando era leader conservatore e poi il suo spin doctor quando è approdato a Downing Street, prima di essere costretto a dimettersi nel gennaio 2011. Il premier britannico ha presentato le sue scuse «più sincere», spiegando di essere «profondamente dispiaciuto per averlo assunto. È stata una decisione sbagliata, lo ammetto», ha detto Cameron in una dichiarazione trasmessa in tv.

Nel corso del processo, il procuratore Andrew Edis aveva rivelato alla giuria che la Brooks e Coulson erano stati amanti per 6 anni, tra il 1998 e il 2004, proprio il periodo in cui secondo l'accusa erano stati coinvolti nelle attività illegali di intercettazioni e corruzioni per cui sono stati imputati nel 'Tabloidgate'.

La decisione di rendere nota la loro storia clandestina, aveva spiegato nell'ottobre scorso Edis, non era per invadere la privacy dei due imputati ma per dimostrare che tra i due esisteva un rapporto di profonda fiducia nel periodo in cui lavorarono insieme.

Da una lettera rinvenuta dagli investigatori nel computer di Rebekah, scritta nel febbraio 2004, si capisce che «ciò che sapeva Coulson, lo sapeva anche la Brooks e viceversa», aveva sottolineato Edis, indicando che la storia era durata almeno sei anni, e «questo ci riporta al 1998, cioè all'intero periodo della cospirazione».

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