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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2014 alle ore 15:24.
L'ultima modifica è del 25 giugno 2014 alle ore 16:56.

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«Per quello che so, lo ha detto anche il ministro Padoan di recente, non credo ci sia bisogno di intervenire ulteriormente in quest'area». Lo ha detto il commissario alla spending review Carlo Cottarelli parlando in audizione alla Camera dell'ammontare dei risparmi previsto per quest'anno. «Nel Def - ha ricordato - c'erano 4,5 miliardi, nel dl 66 (dl Irpef) sono stati introdotti risparmi per 3,5 miliardi, 3 miliardi di spese e mezzo miliardo di spese fiscali. Un importo più o meno simile a quello che si estende al 2015».

E sul fronte sicurezza chiarisce: «Non ho mai parlato di cambiamenti radicali rispetto alla struttura esistente, in particolare non ho mai parlato di fusione tra polizia e carabinieri». Lo ha chiarito il commissario alla spending review Carlo Cottarelli, spiegando, in audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera, di aver piuttosto indicato delle possibili "sinergie". Sul tema (che rientrava tra le proposte di marzo), ha aggiunto, «ci si sta muovendo forse un pò lentamente. Credo ci possa lavorare nella legge di stabilità».

Rendere più efficienti i 5 corpi

Insomma, l'obiettivo è quello di «eliminare gli sprechi e le duplicazioni», facendo attenzione alle «implicazioni di ordine pubblico e sicurezza. Non si tratta di ridurre la quantità e qualità ma di rendere più efficienti» i cinque corpi.

Nel settore della sicurezza «l'Italia spende di più ma non necessariamente troppo» ha detto il commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica. «Ci sono alcuni dati di partenza di cui tenere conto - ha sottolineato Cottarelli - nel confronto internazionale, per numero di operatori ogni centomila abitanti l'Italia é al settimo posto con 336 unità, la spesa é di mezzo punto percentuale rispetto agli altri paesi europei e sarebbe ancora maggiore se si tiene conto di alcuni benchmark come la spesa per interessi superiore alla media dell'area euro, e l' elevata spesa per pensioni». Inoltre, ha sottolineato Cottarelli, «in altri paesi come la Francia si stanno realizzando tagli di spesa». Se si considera, ha osservato ancora il commissario «che il Pil é debole e tende a spingere i rapporti in alto per l'Italia per settore sicurezza si arriva quasi a un punto percentuale».

A lavoro su diversi progetti

Il commissario ha poi spiegato: «Sto attualmente lavorando su due diverse cose: una è l'implementazione del decreto legge 66 (il Dl Irpef, ndr) compresa la riforma della spesa per beni e servizi della Pa e, secondo, portando avanti diversi progetti per dovrebbero fornire un input alla legge di Stabilità per il 2015».

Spesa illuminazione doppio Germania
«Credo che avremo una proposta normativa, prima della legge stabilità per 'un'illuminazione pubblica più efficiente» ha spiegato Cottarelli. «Ci sono proposte che stiamo portando avanti, lavorando con il Mise»', per individuare «gli investimenti necessari per un'illuminazione pubblica più efficiente» spiega Cottarelli.
«L'Italia spende il doppio della Germania» di illuminazione in rapporto agli abitanti. «Credo che ci sia la possibilità di risparmiare» ma, avverte il commissario, «occorre fare investimenti di alto rendimento e che si possono recuperare rapidamente».

Entro luglio piano partecipate

Sulle partecipate «stiamo lavorando intensamente. Spero entro fine luglio di raggiungere un programma di razionalizzazione» ha detto il Commissario aggiungendo di non essere però ancora arrivato alle conclusioni. Entro settembre dovrebbe essere chiuso anche il lavoro sui fabbisogni standard, che dovrebbero confluire in una banca dati, mentre, come «input alla legge di stabilità», dovrebbero arrivare anche gli indici di efficienza per i Comuni. Quest'ultima questione, ha aggiunto, «credo debba essere affrontata nell'ambito della rivisitazione del patto di stabilità interno».

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