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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2014 alle ore 14:52.
L'ultima modifica è del 25 giugno 2014 alle ore 18:15.

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Se chiudessero tutte le scuole paritarie «avremmo un problema serio, dovremmo mettere sul piatto 6 miliardi di euro: è un problema di cui bisogna parlare e capire quale possa essere la soluzione». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, commentando la «curva declinante» dei finanziamenti alle scuole pubbliche non statali.
Il ministro, parlando a un convegno promosso alla Luiss dall'associazione Treelle, ha sottolineato che i dati sulle scuole paritarie sono chiari: ci sono circa «13.800 istituti, con un milione e 34 mila studenti, sono finanziati da 500 milioni di euro. La media contributiva da parte dello Stato è di circa 490 euro a studente. Questa cifra però va a scendere nei prossimi anni. Se domani mattina tutte insieme le scuole paritarie spegnessero le luci, cosa che non deve succedere, avremo un grande problema da 6 miliardi di euro. Se non riusciamo a capire che questo sistema è vantaggioso potremo evitare la condizione di pericolo di estinzione».

I nostri prof anziani? velocizzare concorso
«Dobbiamo velocizzare al massimo i tempi del concorso per i docenti della scuola» ha spiegato il ministro dell'Istruzione commentando i dati del rapporto Ocse diffuso oggi, che mette in evidenza l'età media alta degli insegnanti italiani e la loro condizione di precariato. Per far fronte a questa situazione, ha sottolineato Giannini, bisogna assumere nuovi docenti e «il metodo per assumerli è il concorso». «Ci stiamo inoltre impegnando - ha aggiunto il ministro - per risolvere il nodo della 'quota 96', un problema non creato da noi, su cui ci stiamo adoperando. Se riusciamo nell'intento potremmo avere altre 4 mila assunzioni».

Dal 2015 stop ritardi stipendi supplenti
Dal primo gennaio 2015 la liquidazione dei compensi delle supplenze brevi o saltuarie, che avviene tramite le singole scuole,«talvolta in maniera non omogenea, malgrado la diffusione di regole univoche da parte del Miur. sarà a carico del service NoiPA del ministero dell'Economia sulla base dei contratti e delle variazioni dello stato giuridico trasmessi» ha detto il ministro Giannini al question time alla Camera, rispondendo ad una interpellanza sui ritardi di pagamento degli stipendi dei supplenti.
«Confido che così - ha aggiunto - si possano risolvere i problemi del ritardo nell'assegnazione dei fondi alle scuole, della non uniformità nella liquidazione dei compensi e dei carichi di lavoro amministrativi eccessivi per le segreterie delle scuole».
Rimane, comunque, aperta, ha detto Giannini la «questione dell'insufficienza delle risorse complessivamente disponibili in bilancio per le supplenze brevi e saltuarie, pari ad 721 milioni di euro, a fronte di un fabbisogno di 880 milioni di euro annui per il pagamento dei circa 1.500.000 di contratti stipulati nell'arco di dodici mesi».
Per risolvere questo problema, in «sede di assestamento di bilancio per l'anno 2014 si è utilizzata una capacità di autofinanziamento per 20 milioni di euro utilizzando i risparmi realizzati sull'acquisto dei servizi di pulizia per le scuole e sono state, inoltre, chieste al Mef risorse aggiuntive fino a concorrenza del fabbisogno complessivo». Per quanto riguarda, infine, le risorse rimaste disponibili al 31 dicembre 2013 presso le scuole per le supplenze e per il Mof, il ministro ha detto «le prime sono state già riassegnate alle scuole, mentre le seconde sono in corso di riassegnazione, essendosi perfezionato solo pochi giorni fa l'occorrente decreto del Ministero dell'economia e delle finanze».

C'è impegno per ripristino risorse del Mof,(miglioramento offerta formativa)
Il ministro intende mantenere «l'impegno a un ripristino della dotazione del fondo per il miglioramento dell'offerta formativa (Mof) e per ottenere questo risultato il Miur ha già avviato una interlocuzione con il ministero dell'Economia per un ripristino, seppure graduale nel tempo, delle risorse».
Il Mof è calato dai 1.480 milioni dell'anno scolastico 2010/2011 ai 984 dell'anno in corso. Somma che sarà decurtata di altri 350 milioni a seguito dell'ipotesi di accordo contrattuale per finanziare un corrispondente incremento della retribuzione fondamentale del personale scolastico, in relazione al riconoscimento, anche dell'anno 2012, ai fini della maturazione dell'anzianità stipendiale (i cosiddetti scatti stipendiali 2012).
Per i prossimi anni scolastici il Mof, destinato a remunerare attività aggiuntive del personale docente e Ata, rispettivamente a favore degli alunni e del buon funzionamento amministrativo delle istituzioni scolastiche, sarà di 1.039 milioni, ma destinati a divenire 689 per la vicenda scatti.

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