Mondiali, ecco i punti di forza (e di debolezza) dei 16 pretendenti alla vittoria finale
Dai padroni di casa del Brasile all'Olanda di vicecampioni del Mondo, dall'Argentina di Messi alla sorpresa Costa Rica, ecco come si presentano le sedici squadre che hanno passato il primo turno e tentano di conquistare il trofeo
di Dario Pelizzari
1. BRASILE
Obbligata a vincere. La squadra di Felipe Scolari, favorita numero 1 della vigilia, non poteva permettersi distrazioni. Davanti al pubblico di casa, era chiamata a giocare sempre al massimo delle sue possibilità e pure di più. Perché il Maracanazo brucia ancora e va dimenticato una volta per tutte. Nella prima gara contro la Croazia, il sussulto che gela una nazione. Autogol di Marcelo e verdeoro costretti alla rimonta. Che arriva grazie e soprattutto al talento senza confini di Neymar, bravissimo a sfruttare le incertezze della difesa avversaria. Bravi, bene, bis. Il Messico però non ne vuole sapere di fare la parte della vittima sacrificale e il Brasile non va oltre il pari a reti bianche. Tutto qui? La stampa di tutto il pianeta mette in discussione le qualità della corazzata in giallo e Scolari si infuria, "la prossima non sbaglieremo, vedrete", la sintesi del suo pensiero. Il campo dimostra che aveva ragione. Contro il Camerun è un tiro al bersaglio che sa di corrida. Brasile primo nel girone e destinato a incontrare il Cile negli ottavi. Probabilmente, una delle selezioni più in forma del torneo.
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