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Questo articolo è stato pubblicato il 27 giugno 2014 alle ore 06:38.

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I NUMERI IN PROSPETTIVA PER 2014 E 2015
Siamo «fuori dal baratro», ma di certo la situazione di crisi non è risolta. Tant'è che a dimostrarlo sono le previsioni del Centro studi Confindustria che ieri ha presentato l'edizione di giugno degli scenari economici, che ha rivisto al ribasso alcune delle proiezioni di crescita; la ripresa arriverà più tardi rispetto alle attese
LE PREVISIONI DEL CSC
PER L'ITALIA
Prendendo dati Istat e Banca d'Italia il Centro studi Confindustria ha fatto emergere uno scenario che, pur restando rallentato, è sostanzialmente ottimista. I consumi delle famiglie tornano ad aumentare nel 2014 (+0,1%) e nel 2015 (+0,8%). Gli investimenti perdono un altro 0,7% nel 2014 e aumentano del 2,0% nel 2015. L'export accelera al 3,1% quest'anno e al 3,8% il prossimo (+0,1% nel 2013), grazie al miglior andamento dei mercati di sbocco. Le retribuzioni di fatto aumentano il potere d'acquisto: +2,4% cumulato nel 2014-2015 contro il +1,4% dei prezzi al consumo

LAVORO PIÙ CARO
MA MENO PRODUTTIVO
La forbice tra costo e produttività del lavoro continua ad allargarsi creando così un problema per la competitività del Paese. Tuttavia il 2014 si profila come un anno di pausa nella crescita del Clup grazie al al rafforzamento della dinamica della produttività

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