Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2014 alle ore 08:30.
L'ultima modifica è del 03 agosto 2014 alle ore 20:11.

Bisogna inoltre ricordare che la revisione della spesa non è finalizzata solo a risparmi, pur essenziali, ma anche a un forte recupero di efficienza del sistema pubblico e possibilmente a misure di rilancio della competitività tra cui la riduzione del cuneo fiscale e contributivo. Tutto ciò sarebbe fattibile con risparmi lordi su base annua di 7 miliardi nel 2014, 18 nel 2015, 34 nel 2016 come preventivati nel programma Cottarelli e confermati nel Def di aprile.
Una conclusione. Il governo Renzi vuole imprimere una vera svolta all'Italia e influenzare anche l'Europa, durante il suo semestre di presidenza della Ue, determinando effetti durevoli. Allora deve dimostrare la determinazione che ha sulle riforme istituzionali anche per trovare in Parlamento la maggioranza necessaria ad attuare la strategia di politica economica dichiarata (che ricomprende anche la spending review) per evitare che risparmi di spesa vengano usati per finanziare più o meno a caso o sotto pressioni particolaristiche altre spese.
Permalink
Ultimi di sezione
-
Italia
Agenzia delle Entrate sotto scacco, rischio «default fiscale»
-
L'ANALISI / EUROPA
L'Unione non deve essere solo un contenitore ma soggetto politico
Montesquieu
-
NO A GREXIT
L’Europa eviti il suicidio collettivo
-
Il ministro dell'Economia
Padoan: lavoreremo alla ripresa del dialogo, conta l’economia reale
-
LO SCENARIO
Subito un prestito ponte
-
gli economisti
Sachs: la mia soluzione per la Grecia