Notizie ItaliaLibera e Università nella summer school di Macerata contro il riciclaggio
Libera e Università nella summer school di Macerata contro il riciclaggio
di Roberto Galullo | 17 settembre 2014
Sarà che il nome che gli hanno dato – Summer school – è accattivante e leggero, sarà che molti docenti sono di pensiero "indipendente", fatto sta che il corso organizzato dall'Università di Macerata e da Libera, è qualcosa di innovativo.
È iniziato il 15 settembre e si conclude sabato: sei giorni di full immersion nell'"Economia e legislazione antiriciclaggio" con docenti che si distaccano volentieri e con rara competenza dal pensiero unico, come Vincenzo Macrì, procuratore generale della Corte d'Appello di Ancona, Emmanuele Di Fenza, direttore antiriciclaggio di Intesa San Paolo e don Marcello Cozzi, vice presidente di Libera.
Gli obiettivi del corso, che dà sette crediti formativi e ha previsto l'erogazione di 15 borse di studio, sono approfondire i temi legati alla prevenzione e al controllo dei rischi derivanti dall'inottemperanza delle disposizioni normative e dei regolamenti in materia di antiriciclaggio.
Il matrimonio tra l'Università di Macerata e Libera (alla riuscita del quale ha lavorato molto la referente di Libera per le Marche, Paola Senesi e la direttrice del corso Rosella Castellano) si spiega semplicemente leggendo la presentazione del corso stesso. L'importanza della formazione sulle attività di contrasto al riciclaggio del denaro proveniente da attività criminali è infatti estremamente rilevante per gli intermediari finanziari che, spesso, non riescono ad individuare percorsi didattici in grado di formare professionisti che, al contempo, offrano un messaggio forte e chiaro in termini di rispetto delle regole e valorizzazione della cultura della legalità.
Negli ultimi anni – si legge nel bando – si è assistito ad una lunga serie di indagini svolte dall'Istituto di vigilanza e dall'Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d'Italia (che non a caso è tra i finanziatori del corso), dalla Gdf e della magistratura, nei confronti di impiegati bancari, a causa delle violazioni delle norme antiriciclaggio. La recrudescenza di sanzioni amministrative e di procedimenti disciplinari in relazione alla violazione delle norme in materia pone, quindi, il tema del riciclaggio al centro dell'attenzione degli intermediari finanziari.
Non è un caso che la presentazione del corso si chiuda con le parole di Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea dal 1° novembre 2011 e in precedenza, dal 16 gennaio 2006, Governatore di Bankitalia. «La criminalità organizzata di stampo mafioso non miete soltanto vittime innocenti – dirà Draghi all' Università degli Studi di Milano l'11 marzo 2011 nell'intervento sulle "Mafie a Milano e nel Nord: aspetti sociali ed economici" – ma è in grado di piegare e ritardare pesantemente anche lo sviluppo economico sano del territorio su cui tali fenomeni criminali insistono».
r.galullo@ilsole24ore.com