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La «Carta» della buona politica locale

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In Italia è sempre tempo di elezioni: europee, politiche, amministrative. Per questo ben vengano i codici che possano indirizzare scelte e decisioni sui binari della legalità. Prima, durante e dopo il mandato.

Partendo dalle dichiarazioni del capo della Procura di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, che aveva paventato il rischio di elezioni ancora inquinate a Reggio Calabria, era stata la Commissione parlamentare antimafia a rompere gli induci proponendo una versione aggiornata del codice etico per in candidati di tutte le elezioni. Un codice che, come è natutale che sia, ha il grade limite di essere facoltativo e di non prevedere (al momento) sanzioni di alcun tipo per chi lo elude, se non una reprimenda verbale e l'esposizione al pubblico delle scelte controcorrente.

La settimana scorsa è toccato ad Avviso Pubblico, l'associazione che in tutta Italia si batte nelle Regioni e negli enti locali per la formazione civile contro le mafie, proporre a Roma, nel corso di “Contromafie, gli stati generali dell'antimafia”, la “Carta di Avviso Pubblico”, un codice etico che si propone di favorire e di tutelare la pratica della buona politica e di rendere il più trasparente possibile l'azione amministrativa degli enti locali.

«Contromafie non è solo la rappresentazione di chi si impegna, non è solo denuncia: dev'essere anche l'occasione di costruire qualche cura - ha dichiarato per l'occasione il presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà, sindaco del Comune di Grugliasco, alle porte di Torino – ed è necessario dare segnali che aiutino a ritrovare fiducia nelle Istituzioni. La Carta che proponiamo è la risposta concreta, una responsabilità precisa che gli amministratori si assumono ma anche uno strumento in più per i cittadini per verificare l'operato delle persone che, con il loro voto, hanno eletto».

«La politica, per come la intendo io, non dovrebbe avere bisogno di un codice etico che le ricordi i propri doveri – ha ricordato il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi – ma il paradosso del nostro momento storico è proprio questo; i codici etici oggi servono anche ai cittadini, per ricordare loro di essere più esigenti nei confronti della politica. Da Tangentopoli in poi la gente, sconvolta da così tanta antipolitica, pensa che la buona politica la fa chi non ruba, ma non è così. Un buon politico è invece colui che mette in atto buone pratiche amministrative».

«Come ministro delle Regioni e dei Comuni mi farò interprete della Carta di Avviso Pubblico, di cui ne condivido totalmente gli obiettivi, al fine di condividerla a tutti i livelli, insieme alle buone pratiche amministrative; mi auguro che siano sempre di più gli amministratori che l'adotteranno», ha concluso Maria Carmela Lanzetta.

La “Carta” di Avviso Pubblico è stata redatta da un gruppo di lavoro di esperti, giuristi, funzionari pubblici e amministratori locali – coordinato dal professor Alberto Vannucci – che hanno rivisitato e aggiornato la Carta di Pisa, il codice che l'associazione aveva presentato due anni fa, prima dell'entrata in vigore di alcune leggi antimafia e anticorruzione. Composta da 23 articoli, la Carta indica concretamente come un buon amministratore può declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione.

Contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo, alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell'attività politica, scelte pubbliche e meritocratiche per le nomine interne ed esterne alle amministrazioni, piena collaborazione con l'autorità giudiziaria in caso di indagini e obbligo a rinunciare alla prescrizione ovvero obbligo di dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravi reati (esempio: mafia e corruzione). Per scaricarla http://www.avvisopubblico.it/home/wp-content/uploads/2014/05/20141025_carta-di-avviso-pubblico.pdf. Sono queste alcune previsioni di una Carta che, per chi la sottoscrive prevede sanzioni che possono (meglio: devono) portare anche alle dimissioni degli amministratori inadempienti.
r.galullo@ilsole24ore.com

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