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Quirinale, prima fumata nera. Renzi e Pd compatti: «Mattarella…

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colle: 538 schede bianche

Quirinale, prima fumata nera. Renzi e Pd compatti: «Mattarella candidato»

(Imagoeconomica)
(Imagoeconomica)

A vuoto il primo scrutinio per l'elezione del 13° presidente della Repubblica (la votazione è iniziata alle 15 di questo pomeriggio). Nessun candidato ha raggiunto la maggioranza dei 2/3 richiesta, pari a 673 voti. Le schede bianche sono state 538, Ferdinando Imposimato (candidato M5s) ha ottenutro 120 voti , Vittorio Feltri (Fdi e Lega) 49, Luciana Castellina (Sel) 37, Emma Bonino (socialisti) 25, Stefano Rodotà (votato dagli ex M5s) 23, Romano Prodi 9, Pierluigi Bersani e Sergio Mattarella 5. Le nulle sono state 33. Il candidato ufficiale Pd è il giudice costituzionale Sergio Mattarella. Lo ha annunciato questa mattina Matteo Renzi all’assemblea dei grandi elettori dem («Non ci sono altri candidati, si va avanti così») che ha approvato il suo nome all’unanimità. La linea del Pd è votare scheda bianca nei primi tre scrutini e Mattarella alla quarta votazione, a maggioranza semplice (505 voti necessari), prevista sabato mattina.

Il nome di Mattarella ha incrinato i rapporti con Forza Italia e Ncd. Berlusconi e Alfano sono compatti nel respingere il candidato dem. Il Cavaliere ha annunciato scheda bianca a oltranza, denunciando la scelta di Renzi e minacciando la rottura del Patto del Nazareno. Una linea, quella della scheda bianca in tutti gli scrutini, sulla quale è orientata anche Area popolare (Ncd e Udc) che per il Colle ha stretto un asse con Forza Italia. Al quarto scrutinio Mattarella potrà contare anche sui voti di Sc, Sel e probabilmente degli ex M5s. Domani secondo scrutinio alla Camera a patire dalle 9,30. Se, come pare certo, andrà a vuoto, il terzo scrutinio è fissato alle 15.30. Ma vediamo i passaggi chiave della giornata.

Ore 19.40. A vuoto prima votazione: 538 bianche
Si è conclusa la prima votazione per l’elezione del capo dello Stato. Le schede bianche sono state 538, Ferdinando Imposimato (candidato M5s) ha ottenutro 120 voti , Vittorio Feltri (Fdi e Lega) 49, Luciana Castellina (Sel) 37, Stefano Rodotà (votato dagli ex M5s) 23, Emma Bonino (socialisti) 25, Romano Prodi 9, Pierluigi Bersani e Sergio Mattarella 5 Le nulle sono state 33. Voti sparsi a Paolo Mieli, Sabelli Fioretti, Giancarlo Magalli, Ezio Greggio, Sabrina Ferilli.

Ore 19,30. Mattarella: giorno lavoro a Consulta
Una giornata come le altre: sveglia presto nella foresteria della Consulta, pochi passi, e di buon'ora l'ingresso nel suo ufficio per esaminare le carte delle prossime sentenze in programma. Sergio Mattarella non ha modificato le sue abitudini di vita metodica mentre tra palazzo Chigi, palazzo Grazioli e Montecitorio venivano decise le sorti dei suoi prossimi sette anni. E a metà giornata una grande soddisfazione per le parole dette su di lui da Matteo Renzi. Unica differenza: i giornalisti sotto casa e le tante telefonate che gli sono arrivate. Tra gli altri, Mattarella si è sentito con Matteo Renzi, e lo ha chiamato Silvio Berlusconi per esprimergli rispetto ma gli ha annunciato che non lo avrebbe votato.

Ore 18,32. Alfano: Mattarella persona degna ma scelta è del Pd
«Mattarella è una persona degnissima che abbiamo già votato alla Corte costituzionale. Dall'istante in cui sarà eletto sarà il nostro presidente. La sua scelta però è avvenuta dentro il Pd, per comporre le questioni interne del Pd, ma noi non siamo del Pd”. Così Angelino Alfano nel suo intervento all'assemblea dei gruppi Ncd-Udc. «Voteremo scheda bianca anche alla quarta votazione senza contrapporre un candidato a Mattarella, ma non partecipando a una scelta maturata esclusivamente dentro il Pd», spiega.

Ore 18,29. Serracchiani: Renzi non ha violato alcun patto
Sul presunto “tradimento” del patto del Nazareno interviene nel pomeriggio il vice segretario del Pd, Debora Serracchiani: «Il patto del Nazareno riguarda la legge elettorale e le riforme costituzionali. Se Berlusconi ha cambiato idea lo vedremo nelle prossime settimane. Ma quello che è certo è che Renzi non ha violato alcun patto».

Ore 18,27. Alfano ai gruppi Area popolare: patto di governo tiene
«Ogni valutazione sul governo» fatta in relazione al voto per l'elezione del presidente della Repubblica «è fuori luogo». Lo precisa il ministro dell’Interno e segretario politico Ncd, Angelino Alfano, parlando ai gruppi parlamentari di Area popolare (Ncd-Udc): «Per noi il patto di governo tiene ed è estraneo a questa giornata».

Ore 18,25. Scrutinio in corso, quorum irraggiungibile
Come previsto, a spoglio ancora in corso, appare evidente che nessun candidato riuscirà a raggiungere nel primo scrutinio il quorum richiesto per l'elezione alla presidenza della Repubblica, i due terzi dei componenti l'assemblea, vale a dire 673 voti.

Ore 18,07. Giachetti: stupito da vocazione al suicidio di Berlusconi
«Sono stupito di questa vocazione al suicidio di Berlusconi». Il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti commenta con i cronisti in Transatlantico la scelta del leader di Forza Italia di non appoggiare il nome di Sergio Mattarella per il Colle. «A meno che non ci siano cose che mi sfuggono, non riesco a vedere un solo vantaggio per Berlusconi - spiega il deputato dem - Il governo va avanti, le riforme vanno avanti e sull'Italicum la maggioranza si potrebbe anche allargare. Se Forza Italia si sfila a quel punto potrebbero arrivare le preferenze e i capilista non bloccati».

Ore 17,56. Voti anche ad Ezio Greggio e Sabrina Ferilli
Non mancano episodi di goliardia. Nel corso dello spoglio, due voti vengono assegnati all'attrice Sabrina Ferilli, nome che ha suscitato un certo brusio di sorpresa nell'Assemblea. Un voto è andato anche a Ezio Greggio, conduttore di Striscia la notizia.

Ore 17,33. Fitto chiede azzeramento incarichi in Forza Italia
«Se vogliamo fare una commedia, possiamo dire che va tutto bene in Forza Italia. Se invece vogliamo fare una cosa seria, occorre l'azzeramento totale nel partito e nei gruppi parlamentari». Raffaele Fitto, europarlamentare di Forza Italia e leader dei “frondisti” azzurri attacca la linea Berlusconi: «E' semplicemente impensabile, oltre che offensivo dell'intelligenza dei nostri elettori, che, dopo un fallimento politico totale, i cultori e i sostenitori del Nazareno, ora, in un attimo, come se nulla fosse, pretendano di travestirsi da oppositori di Renzi».

Ore 17,30. Conclusa la seconda chiama, Boldrini inizia lo spoglio dei voti
Si è conclusa la prima votazione del Parlamento in seduta comune per l'elezione del presidente della Repubblica. la presidente dell’assemblea, Laura Boldrini, ha quindi iniziato lo spoglio delle schede. Praticamente certa la fumata nera: Pd, FI e Ap hanno annunciato scheda bianca.

Ore 17,28. No a Mattarela, in FI tutti d’accordo su linea Berlusconi
In Forza Italia, anche i fedelissimi di Raffaele Fitto si allineano alla linea Berlusconi e voteranno scheda bianca per il Colle, come deciso oggi dall’ex Cavaliere. Lo conferma Rocco Palese, uno dei leader dei frondisti fittiani: «L'assemblea dei grandi elettori di Fi oggi ha deciso all'unanimità di votare scheda bianca anche fino alla quarta votazione. Non c'è stato nessun dissenso».

Ore 17,25. Speranza: altri partiti sostengano Mattarella
«Ormai abbiamo chiuso su Mattarella, è lui il nostro candidato. Sono molto contento che il Pd si sia riunito attorno a questa figura, una persona di qualità indiscutibile ed esemplare, di grande levatura». Così il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza, interpellato in Transatlantico: «Il mio auspicio è che tutte le forze politiche possano nelle prossime ore rendere ancora più largo il terreno di questa candidatura».

Ore 17,09. M5S: voto Rete a Mattarella solo se determinante
«Se loro hanno i numeri, noi continuiamo a votare Imposimato». Per il deputato M5S Andrea Colletti Mattarella «ha un profilo politico migliore rispetto ad altri tipo Amato o Finocchiaro, almeno da un punto di vista giuridico. E' più competente anche se non so se abbia la schiena dritta... In ogni caso, dopo le prime tre votazioni con schede bianche, noi discuteremo in assemblea - tra la terza e la quarta votazione - e valuteremo la situazione.. Se loro non hanno i numeri, allora servirà il voto lampo sul blog».

Ore 17,08. Ncd: Renzi straccia Nazareno, a rischio riforme. Il punto alle 17,30
«Ncd ha deciso di votare scheda bianca alle prime tre votazioni e poi comunicheremo il risultati dei vari incontri, soprattutto del vertice tra Alfano e Berlusconi, in una riunione che terremo alle 17,30. Dalla quarta avremo una posizione congiunta» con Forza Italia «perchè è vero che abbiamo un patto di maggioranza con Renzi, ma non prevedeva un patto sul Colle. Mentre avevamo un accordo sul Colle con FI e Berlusconi». A dirlo è Nunzia De Girolamo, parlando con i cronisti a Montecitorio.

Ore 17,05. Concluso incontro Berlusconi-grandi elettori Fi
Si è conclusa l'assemblea tra Silvio Berlusconi ed i grandi elettori di Forza Italia. «Non ho nulla sulla persona di Mattarella, ma non è certo un nome condiviso...», avrebbe detto Berlusconi parlando alla riunione.

Ore 16,57. Sacconi: nome Mattarella rompe rompe maggioranza istituzionale
«La candidatura di Mattarella nasce sotto i peggiori auspici, con una rottura della maggioranza istituzionale, alla quale Renzi preferisce la ricomposizione della sinistra, compresa la parte estrema, cioè Sel». Lo dice, parlando con i cronisti a Montecitorio, Maurizio Sacconi, capogruppo di Ncd in Senato.

Ore 16,42. Berlusconi: dispiaciuto per come andata, altolà a Nazareno
«Non sono pessimista, rimango combattivo» anche se «sono dispiaciuto per come è andata». Silvio Berlusconi fa il punto con i grandi elettori Fi e sottolinea come la candidatura Mattarella segni «un altolà al patto del Nazareno», ma di non essere comunque preoccupato per il cammino della legge elettorale e le altre riforme. «Non siamo noi a non aver rispettato il patto ma Renzi», aggiunge.

Ore 16,36. Berlusconi: ho sentito Mattarella, scheda bianca è segno rispetto
Alle 16.30 Silvio Berlusconi ha raggiunto Montecitorio per inconbtrasi con i “grandi elettori” di Forza Italia nell’auletta dei gruppi parlamentari. «Ho sentito Mattarella e gli ho comunicato la scelta di votare scheda bianca, l'ha accolta come un segno di rispetto nei suoi confronti», ha spiegato l’ex Cavarliere ai suoi parlamentari. Gli azzurri continueranno a votare scheda bianca anche nelle votazioni successive, se necessarie.

Ore 16,20. Tweet di Renzi: Mattarella politico per bene
«La lotta alla mafia, le dimissioni per un ideale, i collegi per i parlamentari, l'abolizione della naja. Un politico per bene». Sono i `crediti´ all'attivo di Sergio Mattarella che Matteo Renzi torna a rilanciare su Twitter, elogiando «un politico per bene», con tanto di hashtag #Mattarella.

Ore 16,10. Napolitano: come ho votato? Sono domande proibite
«Sono domande proibite». Ha risposto così il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, ai giornalisti che in Transatlantico alla Camera, in occasione delle elezioni del capo dello Stato, gli hanno chiesto indicazioni sul suo voto.

Ore 16,05. Enrico Letta: Mattarella sarà ottimo presidente
«Sarà un ottimo presidente, sono molto contento». Enrico Letta si ferma in Transatlantico e ai giornalisti che gli chiedono un giudizio sul nome di Sergio Mattarella non lesina complimenti: «chi lo conosce sa, tra l'altro, che non sarà un presidente debole. È un uomo di poche parole, semmai, ma una perdona salda e forte. Sono molto contento per lui». Ma chi vuole fare male a Renzi nel Pd lo affosserà? «No, sono sicuro che ce la farà - dice l'ex premier -, la persona scelta è talmente di alto livello che nessuno voterà contro».

Ore 15,56. Bersani: con Mattarella si chiude ferita dei “101”
«Io dico che questo lo devono anche a me i Grandi elettori: di metterci questa volta lealtà e responsabilità e assicurare un Pd al servizio del Paese e all'altezza dei suoi compiti. Me lo devono un po’, no?». Così l’ex segretario Pd Pier Luigi Bersani che aggiunge: «Berlusconi perde un'occasione se non vota come presidente della Repubblica Mattarella, una personalità che può rappresentare l'intera nazione». La candidatura di Mattarella sana la ferita dei 101 contro Prodi? «Assolutamente, come dice il popolo che è saggio, tutto è bene quel che finisce bene», conclude Bersani.

Ore 15,45. Casini, nessun dubbio: Mattarella sarà eletto
In Transatlantico Pierferdinando Casini scherza: «il mio nome circola ancora come candidato al Quirinale? Forse continua a farlo chi non ha ancora capito che il presidente già c'è». Su una cosa infatti si dice certo: «che Mattarella verrà eletto non c'è alcun dubbio». E a chi gli chiede se la votazione decisiva sarà la quarta, Casini risponde di sì.

Ore 15,30. Napolitano: contento chiunque sia mio successore
«Sono contento in linea di principio di chiunque sia il mio successore». L'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano risponde così, all'uscita dall'Aula, a chi gli domanda se sia contento della candidatura al Colle di Sergio Mattarella.

Ore 15,17. A Montecitorio iniziata la prima votazione
Al via nell'Aula della Camera la prima votazione per eleggere il presidente della Repubblica. Il quorum richiesto per le prime tre votazioni è di 673 voti. Prima di indire la votazione, la presidente Boldrini ha comunicato la verifica dei poteri dei delegati regionali, ed ha ricordato che la votazione è segreta e per schede. La chiama inizia dai senatori, cui seguiranno i deputati ed i delegati regionali. Lo spoglio sarà pubblico alla fine della votazione.

Ore 15,16. Salvini: Mattarella? Non è il mio presidente
«Il catto-comunista Mattarella presidente? Fondatore dell'Ulivo, vice di D'Alema, ministro con De Mita. E giudice di quella Corte costituzionale che ha fregato agli italiani il Referendum per cancellare la Legge Fornero. Alla faccia del «nuovo»..... Se Berlusconi e i suoi lo votano, cosa diranno ai loro elettori? Mattarella non è il mio presidente». Lo scrive su Facebook il segretario Matteo Salvini.

Ore 15,15. Toti: al momento Fi e Ncd d’accordo nel no a Mattarella
«Al momento l'orientamento comune è “no a Mattarella”». Lo scrive il consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti, al termine dell'incontro fra Silvio Berlusconi e il segretario di Ncd, Angelino Alfano. «I gruppi - ha spiegato - si riuniranno oggi alle 16 per trovare una posizione comune; comunque nei primi scrutini voteremo scheda bianca».

Ore 15,14. Riunione elettori Area popolare (Ncd-Udc) alle 16,30
Alle 16,30 si riuniranno i gruppi parlamentari di Area popolare Ncd-Udc di Senato e Camera. Al momento l'indicazione è di votare scheda bianca al primo scrutinio.

Ore 15,08. Alla Camera iniziata l’assemblea dei “grandi elettori”
Una lunga ovazione accoglie l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al suo arrivo in Aula alla Camera dove il Parlamento è riunito in seduta comune per eleggere il suo successore sul Colle. L’assemblea è presieduta dalla presidente della Camera Laura Boldrini.

Ore 15,05. Civati: voto Prodi fino alla terza votazione, poi vediamo
«Non c'è stata nessuna riflessione sul nome di Romano Prodi. Io, almeno fino al terzo scrutinio, voterò per lui». Lo ha detto Beppe Civati, deputato della minoranza dem, all'uscita dall'assemblea dei grandi elettori Pd.

Ore 15,03. Gasparri: Renzi ha scelto l’arroganza
«Renzi, come in altre occasioni, preferisce l'arroganza. Sarà il difetto che lo porterà nel tempo alla sconfitta». A dirlo è il senatore Maurizio Gasparri

Ore 14,53. M5S, dalle Quirinarie esce il nome di Imposimato
Il candidato M5S uscito dalla Quirinarie on line, è invece il magistrato Ferdinando Imposimato, il più votato con oltre 16mila voti (secondo Romano Prodi, terzo il pm Nino Di Matteo), che sarà invece votato dai grillini sin dalla prima chiama oggi. Al primo scrutinio Sel, che dovrebbe poi convergere su Mattarella, vota Luciana Castellina. Fdi e Lega hanno invece scelto Vittorio Feltri. E gli ex M5s hanno deciso di non votare Mattarella, e di puntare invece su Stefano Rodotà, almento alla prima chiama.

Ore 14,51. Ex M5S: no a Mattarella, a prima chiama votiamo Rodotà
«Il nostro candidato non è Sergio Mattarella. Alla prima chiama voteremo Stefano Rodotà». Lo scrivono in una nota gli ex M5S di Senato e Camera, al termine di una riunione congiunta.

Ore 14,50. Alle 16 assemblea grandi elettori Fi con Berlusconi
Silvio Berlusconi riunirà alle 16 i grandi elettori di Forza Italia per fare il punto della situazione in merito all'elezione del capo dello Stato. La riunione è prevista nell'Auletta dei gruppi di Montecitorio

Ore 14.40. Bersani: soddisfatti,alla quarta votazione ce la faremo
Pier Luigi Bersani si dice «molto soddisfatto» dell'assemblea dei grandi elettori del Pd. E a chi gli chiede, se alla quarta votazione sarà eletto il capo dello Stato, ha risposto: «Sì alla quarta ce la faremo»

Ore 14,36. Vendola, oggi Sel vota Luciana Castellina
«Oggi pomeriggio voteremo per Quirinale 2015 Luciana Castellina: una donna straordinaria». Così Nichi Vendola su twitter

Ore 14,20. Quirinale: sms a Pd scheda bianca senza eccezioni
I `grandi elettori´ Pd hanno ricevuto, stando a quanto riferiscono fonti parlamentari, l'indicazione di votare «senza eccezione alcuna» scheda bianca al primo scrutinio nel voto per il Presidente della Repubblica

Ore 14,10. Romani: FI non vota Mattarella, alle 14.30 nostra controproposta
La replica del centrodestra alla decisione del Pd di candidare l’ex giudice costituzionale arriva a strettissimo giro. Il presidente dei senatori azzurri, Paolo Romani, spiega che Forza Italia non appoggerà Mattarella, «nemmeno alla quarta votazione», e annuncia per le 14.30 una controproposta di Forza Italia.

Ore 13,55. Mattarella candidato Dem, sì unanime dell’assemblea dem
Con un voto unanime, nessun contrario e nessun astenuto, l’assemblea approva la proposta di Renzi: Sergio Mattarella sarà il candidato dem al Quirinale.

Ore 13,53. Renzi: nostro candidato difensore della Costituzione
«Sergio Matterlla è un difensore della Costituzione, non perchè ne difende l'intangibilità, ma valorizzando i processi di transizione nel pieno rispetto delle regole dei Costituenti». E’ un altro passaggio del discorso con cui Matteo Renzi spiega i motivi della scelta dell'ex ministro Dc per il Quirinale.

Ore 13,50. Renzi: nome Mattarella conferma centralità del Parlamento
Mattarella è «una persona che ha vissuto anche con dolore personale la terribile stagione delle stragi di mafia. Vorrei che possa essere oggi un punto di riferimento per tanti altri», spiega Renzi ai grandi elettori del Pd. «E' innanzitutto - aggiunge- un uomo della legalità della battaglia contro la mafia e contro le mafie per una politica con la “P” maiuscola. E' stato ministro dei rapporti per il Parlamento. E oggi bisogna avere a cuore la centralità del Parlamento».

Ore 13,46. Renzi: il nostro candidato è Mattarella
Il nome che il Pd offre alle altre forze politiche «Sergio Mattarella, una persona la cui solidità nelle istituzioni puo' garantire un'autorevole guida al Colle per l'Italia». Così Matteo Renzi ha ufficializzato ai grandi elettori del Pd il candidato dem. «Spero che da sabato mattina potremmo rivolgerci a lui come “signor presidente”, ha aggiunto il premier confermando l’idea di scrivere il nome di Mattarella al momento della quarta votazione, con quorum ridotto, sabato mattina.

Ore 13,40. Renzi traccia ancora una volta l’identikit del candidato
«Il nostro candidato deve essere una persona autorevole, arbitro, con la persona dritta, capace di dire dei no acnhe ha chi ha presentato il suo nome. Questo non è un passaggio come gli altri».

Ore 13,37. Renzi: oggi occasione per superare lo smacco del 2013
«Oggi è l'occasione per cancellare lo smacco del 2013. Abbiamo l'opportunita di cambiare, non il corso di questa legislatura, ma di cancellare quello smacco». Sono parole di Renzi nelle prime battute del suo intervento all'assemblea dei grandi elettori del Pd.

Ore 13,34. Renzi: tocca al Pd fare il nome del candidato al Colle
«Non è un atto di arrogarnza il fatto che il Pd presenti il suo candidato, la riciesta è stata fatta in via ufficaile da tutti i partiti consultati dal primo partito italiano, che ha raccolto il 40% dei voti alle ultime Europee». Così il premier e segretario del Pd Matteo Renzi all’assemblea dei grandi elettori Pd. Dopo aver ringraziaito tra gli applausi e una standig ovation dei presenti l’ex presidente Giorgio Napolitano, Renzi ha sottolineato che il partito ha la responsabilità storica di fare il nome del principale candidato per il Quirinale.

Ore 13,30. Iniziata l’assemblea dei grandi elettori Pd
Con una mezz’ora di ritardo sul programma, è iniziata l’assemblea dei grandi elettori del Pd riunita in un centro congresso del centro di Roma.

Ore 13,22. Marcucci: Mattarella è il nome buono
«Un garante della Costituzione, che rappresenti l'Unità nazionale. Sergio Mattarella è #ilnomebuono. Spero in una larghissima convergenza delle forze politiche». A dirlo è il senatore del Pd Andrea Marcucci, entrando nell'assemblea dei grandi elettori dem.

Ore 13,21. Civati: Mattarella è un diversivo
Il nome di Sergio Mattarella? «Un diversivo, non credo che il Patto del Nazareno sia finito, se no andremmo a votare domani. Non si capisce perché aspettare la quarta votazione». Così Pippo Civati prima di entrare all'assemblea dei grandi elettori del Pd.

Ore 13,05. Vendola: bene Mattarella, rompe patto Nazareno
Se il Pd presenterà il nome di Sergio Mattarella «noi valuteremo positivamente questa proposta, perché si tratta di una figura limpida sul piano morale e politico», e perché «l'immagine di Mattarella non è minimamente sovrapponibile all'immagine del patto del Nazareno che era il cuore della nostra battaglia». Così il leader di Sel Nichi Vendola ai microfoni di La7.

Ore 12,57. Bersani: su Mattarella siano tutti responsabili
«Se tutti sono responsabili ci si fa comunque» a eleggere Sergio Mattarella presidente della Repubblica. Lo afferma l'ex segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, conversando con i giornalisti in transatlantico a Montecitorio.

Ore 12,50. Mattarella candidato, suo nome ufficializzato ad assemblea Pd
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi indicherà il nome del giudice costituzionale i Sergio Mattarella come candidato alla Presidenza della Repubblica nel corso del'assemblea dei grandi elettori, convocata alle 13, che sarà trasmessa in dretta straming. La decisione è emersa nel corso dell'incontro a palazzo Chigi tra i vertici del Pd.

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