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Dossier | N. 68 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

L'Italia parte male nel torneo Sei Nazioni: 3-26 contro l’Irlanda

ROMA - Un'ora di trincea, a difendere, a soffrire contro un avversario più forte, capace di conquistare la maggioranza dei palloni e di costringere gli Azzurri quasi sempre nella loro metà campo. Già fiaccati da un lavoro pesantissimo, i nostri sono crollati una volta rimasti in 14 per l'espulsione temporanea di Ghiraldini. Due mete in due minuti, all'Irlanda campione uscente bastava così, e peccato che il 26-3 finale non si sia potuto “addolcire” con una meta nel finale: Haimona, a dire la verità, la meta l'aveva anche segnata, ma nemmeno la prova tv ci è stata favorevole.

Resta il fatto che, in fase di possesso, il confronto è stato impietoso. L'Italia, insufficiente anche in fase di rimessa laterale davanti a un reparto di seconda linea che forse è ora il migliore al mondo, ha dovuto sostanzialmente arrancare per tutta la partita. Nel primo tempo lo spirito di sacrificio e una difesa all'altezza della situazione hanno impedito all'Irlanda di andare in meta. Il 3-9 dell'intervallo era un risultato tutto sommato accettabile e, in teoria, la situazione poteva ancora essere ribaltata. Realisticamente, però, ci si doveva augurare di continuare a limitare i danni.

Nella prima frazione, ai tre piazzati di Keatley (concessi per fuorigioco) aveva risposto Haimona allo scadere, quando eravamo riusciti a far sentire la nostra presenza nella metà campo avversaria, costringendo i verdi a un paio di infrazioni. Il secondo tempo si apriva con l'Irlanda decisa ad alzare il ritmo. Italia con l'elmetto, e le folate degli uomini di Joe Schmidt si facevano sempre più frequenti, venivano fermate sempre più a fatica, sempre più vicino alla linea fatale. Per una irregolarità in mischia chiusa si concedeva a Keatley il calcio del 3-12.

Poi il break decisivo. Ghiraldini prende il giallo e i nostri, già piallati dalla fatica, si arrendono. Al 25', dopo una punizione giocata in touche a cinque metri dalla linea, Murray trova il varco e segna la prima meta del match, trasformata dall'infallibile Keatley. E al 27' il terza linea O' Donnell, impiegato all'ultimo momento al posto di O' Brien, si invola senza trovare giocatori azzurri in grado di ricucire il suo buco. Il gioco martellante degli irlandesi (che ha costretto gli Azzurri a fare più di 200 placcaggi) ha “finalmente” trovato il suo sbocco. E quei tre minuti finali che hanno visto l'Italia all'attacco sono serviti solo a scaldare i 58mila dell'Olimpico. Su un calcio di McLean, capitan Parisse, Boss e Bowe si ostacolano a vicenda, la palla arriva a Haimona che la schiaccia. Ma per il television match officer Parisse (dichiaratosi “innocente”) ha sfiorato la palla in avanti. Ancora una volta, peccato.

LA PARTITA
Italia-Irlanda 3-26 (primo tempo 3-9). Per l'Italia: 1 calcio piazzato (Haimona). Per l'Irlanda: 2 mete (Murray, O' Donnell), 4 calci piazzati (Keatley), 2 trasformazioni (Keatley). Calci fermi: Haimona 1 su 1; Keatley 6 su 6. Cartellino giallo per Ghiraldini.

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