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Dossier Contro la Scozia serve la partita perfetta

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Dossier | N. 68 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

Contro la Scozia serve la partita perfetta

Scozia vs Italia. Murrayfield. Siamo atterrati da poco in terra scozzese e ci stiamo avvicinando alla terza partita di questo Sei Nazioni 2015. Una partita decisamente particolare per alcuni giocatori come Bacchin e Visentin, alla prima apparizione con la maglia della Nazionale.

Un match comunque speciale per ognuno di noi, perché indossare la maglia della propria nazione in un torneo così importante e affascinante non è certo da tutti. Ma scendere in campo non può essere motivo di soddisfazione, o meglio, non può essere “solo” questo il traguardo.

La partita va giocata! Bisognerà affrontarla con fiducia, fiduciosi nel lavoro svolto in settimana; bisognerà mantenere una grande intensità fisica e mentale per tutti gli ottanta minuti, sapendo che soprattutto contro gli scozzesi sarà fondamentale vincere la battaglia nei punti d'incontro e nelle fasi statiche; bisognerà divertirsi ed esaltarsi collettivamente, sapendo che questo significa per la maggior parte delle volte svolgere un lavoro magari poco visibile (non ai compagni...) ma di grande importanza.

Veniamo da due sconfitte contro Irlanda e Inghilterra, due partite diverse ma entrambe concluse con un passivo severo. E proprio in questi momenti dobbiamo pensare a fare qualcosa in più e in meglio, tutti. Evidentemente quello che abbiamo fatto non è abbastanza.

Le grandi prestazioni non arrivano a caso, ma sono sempre una conseguenza del lavoro svolto e dell'efficacia con cui viene eseguito e applicato in partita. Certo, non sarà facile ma la bellezza di questo sport è che la maggior parte delle volte vince chi veramente se lo merita e pertanto come giocatore mi dovrò concentrare esclusivamente su quello che possono controllare io, su quelle aree in cui posso realmente dare un contributo.

La furia di vincere ci deve portare a costruire passo dopo passo la partita perfetta, tutti insieme spingendo verso la stessa direzione. E se questo non basterà, lo vedremo.

Intanto entriamo in campo a fare la nostra partita, il nostro rugby.

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