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Dossier | N. 68 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

Azzurri felici ma con i piedi di piombo, vincere una partita non cambia nulla

“Vincere una partita non cambia niente. Ora non siamo campioni, come prima non eravamo merde”. Non ha peli sulla lingua Edoardo Gori. Il mediano di mischia azzurro non nasconde la grande felicità per il risultato raggiunto allo Stadio Murrayfield di Edimburgo, dove l'Italia ha battuto la Scozia per 22 a 19, però, ci tiene a mettere i puntini sulle “i”. “Dobbiamo restare con i piedi per terra”, aggiunge, spiegando che ora “bisogna continuare a lavorare” in vista dei prossimi impegni a Roma contro Francia e Galles. Ad ogni modo, Gori non vuole neanche sminuire la vittoria: “Quando vinci partite così scacci via anche dei fantasmi”, ammette il numero nove toscano. E di fantasmi intorno a questa squadra nelle ultime settimane ne erano girati parecchi, soprattutto Oltremanica.

Difficile dire se Gori volesse fare riferimento a chi aveva parlato di escludere l'Italia dal Sei Nazioni, certo è che lo ha fatto Sergio Parisse. “Con questa vittoria rispondiamo anche a chi dice che non c'è posto per noi nel Sei Nazioni”, sono parole del capitano, che rincara: “Noi ci siamo e ce lo meritiamo. Le altre squadre che vengono nominate per prendere il nostro posto (Georgia e Romania, ndr), con tutto il rispetto per loro, dovrebbero prima fare quello che abbiamo fatto noi, non solo oggi ma negli anni passati, fin da quando non eravamo nel Sei Nazioni”. Non esaltarsi, però, sembra l'ordine di scuderia. “Non è questa vittoria che cancella tutto quello che c'è da migliorare, come la sconfitta non avrebbe messo in discussione tante cose”, precisa Parisse, ricordando che “potevamo anche perderla questa partita ma per fortuna il loro numero 10 nel finale ha sbagliato il calcio” e finalmente “abbiamo avuto anche un po' di fortuna”, che, ha scherzato lo skipper della mischia azzurra ci voleva dopo “tanti infortuni e incidenti, con giocatori che si fanno mordere dai cani”.

Il riferimento è a Martin Castrogiovanni, che ha saltato il match per 14 punti sul volto rimediati con un morso del cane di un amico. Che non ce ne voglia il pilone del Tolone, ma i suoi colleghi di reparto non lo hanno fatto rimpiangere. E comunque, al di là delle analisi, delle parole misurate e delle provocazioni, “è stato fantastico vincere”, si lascia scappare Parisse. Ancora più spontaneo George Biagi, che in Scozia ci è nato – da genitori italiani – e ci ha studiato: “È stato un week end perfetto. Meglio di così non poteva andare”, anche se, continua, “se si soffriva un meno alla fine sarebbe stato meglio ma se non si soffre non si vince”. Anche se non sempre è vero, questa volta non potrebbe esserlo di più. Per la prova del nove, e di maturità, l'appuntamento è allo Stadio Olimpico di Roma con la Francia tra due settimane. Siamo pronti a soffrire con loro, se gli Azzurri sono pronti a vincere ancora.

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