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Tosi, ultimatum a Salvini: se non torna indietro potrei ritirarmi o…

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a «24 mattino» su radio 24

Tosi, ultimatum a Salvini: se non torna indietro potrei ritirarmi o candidarmi governatore

«Se il Consiglio federale della Lega mantenesse la posizione del commissariamento valuterei le dimissioni da segretario della Liga Veneta. Poi a quel punto liberi tutti». Lo ha detto il sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta Flavio Tosi ai microfoni di “24 Mattino”, la trasmissione di Alessandro Milan su Radio 24. Tosi dalla sua ha il Consiglio nazionale della Liga Veneta che ha deciso di chiedere formalmente che il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini ritiri il provvedimento che sancisce il commissariamento del Carroccio in Veneto. Decisione che era stata assunta dal Consiglio federale di via Bellerio lunedì scorso con la nomina di Gianpaolo Dozzo nel ruolo di «mediatore».

Salvini: lavoro con Luca Zaia
«Ho fatto tutto quello che si poteva fare. Lavoro con Luca Zaia», ha detto intanto Matteo Salvini a SkyTg24 rispondendo alla domanda sulla rottura con Flavio Tosi. «Ho portato tutta la pazienza e ho chiesto ai veneti di decidere tra di loro. Noi abbiamo un patrimonio che si chiama Luca Zaia e siamo tutti su Luca Zaia. Ci pagano lo stipendio per risolvere i problemi, non per battibeccare. La Lega cresce perché pensa ai problemi veri, alla immigrazione incontrollata, al lavoro. Non perché pensa alle beghe interne», ha aggiunto Salvini.

Maroni: il Consiglio federale ha deciso, è sovrano
«C'è stato un Consiglio federale che ha deliberato e il Federale è sovrano nelle questioni interne alla Lega», ha detto Roberto Maroni rispondendo sulle decisioni della Liga Veneta sul caso Tosi, arrivando all'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti lombarda. Maroni non crede che Tosi lascerà il Carroccio. «Non credo che Tosi faccia questo errore», ha detto Maroni rispondendo a una domanda, «chi si mette fuori dalla Lega non va da nessuna parte. Inoltre rischia di far perdere Zaia alle Regionali, e sarebbe incredibile, quindi vediamo nei prossimi giorni».

Frattura con Salvini vicinissima
Tosi ai microfoni di Radio 24 non ha nascosto che la frattura tra lui e Salvini sia vicinissima: «Se venisse portata avanti la linea del commissariamento la frattura sarebbe irreparabile - ha detto Tosi -. Spero che loro rivedano questa decisione presa, una decisione sbagliata».

Potrei ritirami in seminario o candidarmi governatore
«Io sono stato da sempre fin troppo leale e corretto - ha detto Tosi rispondendo alla domanda se possa candidarsi a governare il Veneto - quindi ho sempre sostenuto la candidatura di Zaia. L'ho fatto anche lunedì scorso, salvo poi essere commissariato. Ora, se ci fosse una frattura ognuno poi deciderebbe liberamente. Ma se così fosse non avremmo certo provocato noi la situazione, noi abbiamo chiesto solo un diritto scritto nell'art. 39 dello Statuto della Lega, cioè fare le liste. Se loro portano avanti questa frattura, allora ognuno può fare quel che vuole. Posso rimanere sindaco, ritirarmi in seminario o anche candidarmi a governatore».

Perché la Liga ha respinto il commissariamento
Tosi ha spiegato le ragioni per cui ieri la Liga Veneta ha respinto il commissariamento: «Abbiamo deciso così a maggioranza per due motivi: uno è tecnico, perché serve un voto del Consiglio federale con maggioranza di tre quinti. Il problema sostanziale è il secondo: non è mai successo che la Liga Veneta venga commissariata a due mesi dal voto solo per fare le liste. È un atteggiamento irrispettoso, tanto vale che le realtà regionali vengano chiuse e si decide tutto a Milano. È una cosa profondamente scorretta». E sui suoi spesso burrascosi rapporti con i segretari federali (prima Bossi, ora Salvini), Tosi ha detto: «Io sono un uomo libero e diversamente da tanti altri antepongo la coerenza e la dignità a qualsiasi altra cosa».

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