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Dossier Rugby, per l'Under 20 azzurra un Sei Nazioni tutto in salita

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Dossier | N. 68 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

Rugby, per l'Under 20 azzurra un Sei Nazioni tutto in salita

C'è poco da girarci intorno: almeno finora, per l'Under 20 azzurra questa è l'edizione peggiore del Sei Nazioni. Battuti in casa dall'Irlanda 47-15, castigati ancor più del solito in Inghilterra (61-0), gli Azzurrini non hanno certo invertito la tendenza in Scozia. Anzi, In un week-end finalmente felice per maschi e femmine a livello seniores, i ragazzi allenati da Alessandro Troncon sono andati incontro alla peggiore sconfitta di sempre contro i pari età del Cardo: un avvilente 45-0.

È vero che di anno in anno le formazioni giovanili cambiano radicalmente, ed è pure vero che il fattore campo ha il suo peso, ma l'anno scorso, in casa e con lo stesso ct, l'Italia si era imposta alla Scozia 32-13, la vittoria azzurra con lo scarto più largo.

E allora, che sta succedendo? Cerchiamo le risposte con Fabio Roselli, assistente di Troncon per i trequarti, ex allenatore della Under 17 e della Under 18, una decina di anni di esperienza nelle Nazionali giovanili. «I risultati pesanti - osserva Roselli, che da giocatore della linea arretrata ha collezionato 16 presenze in Nazionale dal 1995 al 1999 e uno scudetto con la Rugby Roma nel 2000 - nascono innanzitutto dal livello del gruppo, che è un po' inferiore rispetto a quello dello scorso anno e ha i problemi maggiori in fase di conquista della palla. Se mischia e rimessa laterale non forniscono palloni di qualità, l'iniziativa resta in mano agli avversari, la competitività cala, e così fa il morale della squadra».

Alla vigilia del torneo Troncon aveva fatto presente che a questa squadra mancavano due-tre partite di preparazione nel periodo autunnale... «Anche questo è vero: c'è stata una programmazione diversa, che non ci ha permesso di impostare i nostri princìpi di gioco. In più, quest'anno ci sono tanti giocatori del 1996, cioè al primo anno di Under 20. Mettiamoci anche che parecchi di questi ragazzi giocano il campionato di Serie A (un gradino sotto quello di Eccellenza, ndr) nella squadra dell'Accademia federale o nel proprio club: è un torneo impegnativo dal punto di vista fisico, ma il ritmo e l'intensità non sono paragonabili a quelli di un match internazionale».

Restano da giocare due partite casalinghe, con Francia e Galles. Partiamo sfavoriti, indubbiamente. «Saranno match molto duri. Noi dobbiamo cercare una semplicità che dia più fiducia ai ragazzi e più efficacia al gioco. Intanto, si lavora già in prospettiva Coppa del Mondo».

Quest'anno il Mondiale di categoria si disputa in Italia (a giugno, tra Lombardia ed Emilia) e l'obiettivo azzurro è sempre quello: rimanere nell'élite delle prime 12 squadre. «Ogni volta - sottolinea Roselli - ci troviamo a combattere con realtà che, già a livello giovanile, si muovono in un contesto totalmente professionistico. È difficile essere competitivi, ma questo non vuol dire che non ci siano margini di miglioramento, anche perché i ragazzi rispondono bene a un certo tipo di lavoro».

Il Sei Nazioni Under 20
I risultati
Primo turno: Italia-Irlanda 15-47; Galles-Inghilterra 21-15; Francia-Scozia 47-6
Secondo turno: Scozia-Galles 36-34; Irlanda-Francia 37-20; Inghilterra-Italia 61-0
Terzo turno: Irlanda-Inghilterra 14-19; Scozia-Italia 45-0; Francia-Galles 27-5

La classifica
Inghilterra 4 punti (differenza punti + 60); Francia 4 (+46); Irlanda 4 (+ 44); Scozia 4 (+6); Galles 2; Italia 0

Le prossime partite
Quarto turno (venerdì 13 marzo): Italia-Francia (a San Donà di Piave); Inghilterra-Scozia; Galles-Irlanda
Quinto turno (venerdì 20 marzo): Italia-Galles (a Rovereto); Scozia-Irlanda; Inghilterra-Francia

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