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Padoan: «Spending review è viva, sarà in legge stabilità»

«La spending review è viva e vegeta. E ci sarà una implementazione ulteriore nella prossima legge di stabilità». Lo ha detto il ministro dell'economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo a un convegno dell'Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) a Milano. Il ministro si è detto «moderatamente ottimista» sull’uscita del Paese dalla crisi. Quanto all’ipotesi che la Grecia esca dell’euro, la «Grexit è l'approccio sbagliato: l'approccio giusto è una soluzione difficile ma fattibile per un'Eurozona più forte con la Grecia all'interno».

Padoan: spending review è viva e sarà in legge stabilità
Mentre si rincorrono le voci sulla nomina di due nuovi “mister spending”, con gli incarichi che si starebbero studiando per i due consiglieri del premier Matteo Renzi, Yoram Gutgeld e Roberto Perotti, a confermare che il governo non retrocede sulla strada della revisione della spesa pubblica è il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Con la prossima legge di Stabilità, assicura, saranno introdotti «nuovi elementi», “pescati” anche tra i dossier di Cottarelli, che a breve dovrebbero essere resi pubblici, che serviranno anche per «riduzioni fiscali permanenti». «La spending review - ha detto Padoan - è necessaria per introdurre in maniera permanente una riduzione fiscale e ci sarà una implementazione ulteriore nella prossima legge di stabilità». Il ministro ha ringraziato l’ex commissario Carlo Cottarelli per il suo lavoro «efficace ed efficiente» che sarà «ulteriormente sviluppato».

«Moderatamente ottimista su quadro Italia, c’è più fiducia»
Padoan si è detto «moderatamente ottimista» sul rilancio dell’economia. E ha aggiunto: «l'Italia sta avendo più fiducia». Un ritorno della fiducia «degli istituti internazionali e soprattutto nei cittadini, nelle famiglie e nelle imprese». «Questo - ha spiegato Padoan - è il quadro positivo e mi auguro che possa migliorare ancora di più. Il 2015 sarà un anno di crescita positiva e, se le riforme strutturali continueranno a essere implementate, la crescita potrà essere sostenuta. Per l'Italia - ha concluso il ministro - c'è una finestra di opportunità e il governo farà di tutto per sfruttarla».

«Euro sopravvive solo con unione politica, Grexit sbagliata»
Il ministro ha spiegato che «l'euro sopravvive se si va verso un'unione politica». E ha aggiunto: «Ora ci sono paesi diversi che si affrontano, si guardano ma è arrivato il momento per trovare soluzioni» per un'unione politica europea. No alla “Grexit”, dunque, che rappresenta «l'approccio sbagliato». Mentre l'approccio giusto «è una soluzione difficile ma fattibile per un'Eurozona più forte con la Grecia all'interno». Padoan ha infine rivendicato il cambiamento dell'agenda Ue «che ora vede in cima temi come la crescita e il lavoro, mentre un anno fa in cima c'erano il debito e il consolidamento fiscale, che ovviamente restano tra le priorità». E più crescita e più lavoro «è quello che chiede l'elettorato».

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