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Dossier L'Italia ne prende 61 e chiude male il Sei Nazioni

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Dossier | N. 68 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

L'Italia ne prende 61 e chiude male il Sei Nazioni

E' tutta un'altra Italia, rispetto a sei giorni fa, ma solo per un tempo. Poi va addirittura peggio. Sembrava che lo 0-29 dalla Francia potesse venire cancellato con una prova di carattere e di sostanza tecnica. Il Galles, venuto a Roma con l'intento di stravincere per migliorare di molto la propria differenza punti e provare ad aggiudicarsi il torneo, ha trovato più di un problema per riuscire nel proprio intento, ma in sostanza ha dilagato fino al 61-20 finale. In 16 anni di Sei Nazioni l'Italia non aveva mai subìto tanti punti in casa. Grazie alla meta finale di Sarto, invece, lo scarto di -41 non è il peggiore di sempre.

Inizialmente gli ospiti si sono trovati di fronte una squadra attenta e preparata al confronto, migliorata in mischia, decisa a sacrificarsi in difesa e ad approfittare di eventuali buone occasioni. Una squadra che ha saputo ovviare anche all'uscita quasi immediata di Haimona, che fa in tempo a segnare un piazzato prima che sia trascorso un minuto di gioco e al quinto è già out per un colpo al braccio. Il primo quarto d'ora è stato un ping pong di calci piazzati, senza errori né da parte degli azzurri (Haimona più il suo sostituto Orquera) né da parte degli ospiti, a segno due volte con Halfpenny.

L'Italia del primo tempo non è deficitaria nel possesso di palla e neppure nel presidiare la metà campo altrui, anche se la prima meta è degli uomini in rosso: avanzata sull'asse centrale, spostamento della manovra lungo la fascia sinistra, calcetto a seguire di Halfpenny per Roberts, che raccoglie e schiaccia in meta. Ma l'Italia reagisce presto e al 25' vive il suo momento di gloria: punizione giocata in touche, buona progressione, raggruppamento a cinque metri dalla linea di meta , la palla viene consegnata a Venditti che sfonda e segna. Orquera trasforma per il 13-11. E pazienza se proprio al 40' Biggar (calciatore dopo l'uscita per infortunio di Halfpenny) centra i pali e chiude il primo tempo sul 14-13 per gli ospiti: l'importante è che siamo in partita e sembriamo ben intenzionati a restarci.

Peccato che sia solo un'illusione. In otto minuti della ripresa, dal 7' al 15', il Galles va tre volte in meta e chiude ogni discorso. E' probabile che la prima marcatura, di Liam Williams che gioca velocemente una punizione svelando l'ingenuità degli Azzurri, frantumi le nostre sicurezze. Fatto sta che il calo è repentino, North diventa un iradiddio e fa tripletta in un amen, l'Italia sconta anche le espulsioni temporanee di Masi prima e Geldenhuys poi, a nulla servendo il ricambio totale della prima linea. I Dragoni hanno bisogno di segnare a più non posso per migliorare la loro differenza punti e lo fanno in tutte le maniere. C'è un giallo a Masi, che è un trequarti? E allora si gioca con la cavalleria, alla mano. L'Italia deve fare a meno di un uomo di peso come Geldenhuys? Ecco che l'obiettivo è quello di andare dentro con gli avanti.

Al Galles riesce quasi tutto, mentre gli uomini diJacques Brunel perdono consistenza anc he negli impatti. L'ultima delle otto segnature pesanti dei rossi è un coast-to-coast da una linea di meta all'altra, dopo che la palla viene rubata e fatta viaggiare a grande velocità fino al tocco decisivo di Scott Williams. Uno zuccherino per l'Italia e per il suo pubblico (numeroso, ma meno che in altre occasioni) viene appena prima del fischio finale: Sarto parte in contrattacco, lascia che Orquera attiri i difensori come obiettivo di un passaggio e invece fa tutto da solo. Meta, Orquera trasforma e il match finisce qui. Con i gallesi a maledire quei sette punti subiti alla fine che potrebbero anche diventare la loro condanna. Quanto a noi, ci condanniamo anche da soli.

LA PARTITA
Italia-Irlanda 20-61 (primo tempo 13-14). Per l'Italia: 2 mete (Venditti, Sarto), 2 calci piazzati (Haimona, Orquera), 2 trasformazioni (Orquera). Per il Galles: 8 mete (North 3, Roberts, L. Williams, Webb, Warburton, S. Williams); 3 calci piazzati (Halfpenny 2, Biggar), 6 trasformazioni (Biggar, Halfpenny). Calci fermi: Orquera 3 su 3, Haimona 1 su 1; Halfpenny 2 su 3; Biggar 7 su 8. Espulsioni temporanee per Masi e Geldenhuys (Italia)

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