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Dossier L'Italrugby perde ma Brunel non mette in discussione la sua posizione

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Dossier | N. 68 articoliRugby / Speciale 6 Nazioni

L'Italrugby perde ma Brunel non mette in discussione la sua posizione

Niente dimissioni. Jacques Brunel, ct della Nazionale italiana di rugby, non sembra prendere neanche in considerazione l'idea di lasciare prima della scadenza del contratto (tra circa un anno) la panchina degli Azzurri. La sconfitta, pesante, di oggi per 61 a 20 con il Galles non ha fatto scattare nessun allarme rosso. “Saranno la squadra e il presidente (della Federazione rugby, ndr) a decidere.

Non spetta a me”, ha affermato Brunel che in relazione alla partita di oggi ha dichiarato: “Non potevo fare di più”. Ad ogni modo non ha certo buttato la croce sui suoi giocatori: “Ho perso insieme alla squadra, anche per me è stata una umiliazione”. La partita vinta con la Scozia il 28 febbraio scorso non basta a salvare il bilancio di un Sei Nazioni nel quale, per ammissione del ct, l'Italia “è tornata indietro, allo stesso punto dello scorso anno”, quando le sconfitte furono cinque su cinque. Per quanto tutte le domande dei giornalisti siano state indirizzate a scalfire la sicurezza di Brunel in merito alla sua posizione, l'allenatore francese non ha ceduto. “Per adesso la mia posizione è cercare di capire come abbiamo potuto fare un secondo tempo così, perché per ora non ho nessuna spiegazione”, ha sottolineato, ricordando che “dopo il primo tempo ho pensato che la squadra fosse in partita, era stata al livello dei gallesi.

Ho pensato che fino alla fine saremmo stati in competizione per la vittoria. Poi abbiamo preso subito due mete e la partita è andata male e ancora peggio dopo, anche per tutti gli errori individuali”. Per un bilancio definitivo Brunel ha detto di avere bisogno di tempo, in particolare “di calma”, la reazione a caldo è di “delusione”. Infatti, ha spiegato il commissario tecnico: “All'inizio avevamo l'ambizione di poter fare un torneo di qualità”, dopo cinque partite “il risultato è che abbiamo fatto cose interessanti in Scozia e poi non le abbiamo confermate”, tanto che con la partita di oggi, oltre a fare un passo indietro nel gioco espresso nel secondo tempo “siamo caduti sul piano mentale in maniera incomprensibile”. E se non lo ha capito lui…

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