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Uber dichiara guerra alle leggi nazionali e fa ricorso a Bruxelles

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SERVIZI DI TRASPORTO

Uber dichiara guerra alle leggi nazionali e fa ricorso a Bruxelles

  • –dal nostro corrispondente

BRUXELLES - Il braccio di ferro tra Uber e i governi europei ha fatto mercoledì 1 aprile un salto di qualità. Il servizio di trasporto di persone, che sta facendo concorrenza ai taxi, ha presentato una serie di ricorsi dinanzi alla Commissione europea: due relativi alla Francia, uno relativo alla Germania, e un altro contro la Spagna. La società americana è alle prese con la crescente opposizione di molte autorità nazionali, preoccupate all'idea di inimicarsi le organizzazioni di tassisti.

Uber si è rivolta all'esecutivo comunitario convinta che le leggi nazionali stiano impedendo la libera concorrenza. Da mesi, ormai, la società con sede a San Francisco è attaccata in giustizia da aziende di trasporto che considerano sleale il nuovo concorrente. “Uber non è una società di trasporti”, ha spiegato Mark MacGann, un rappresentante del gruppo in Europa. “Non abbiamo tra i nostri dipendenti degli autisti. Siamo una piattaforma tecnologica”.

Ieri la Commissione europea è rimasta molto guardinga. Nei fatti, l'esecutivo comunitario non sa ancora se considerare Uber una società di trasporti o una applicazione informatica. A proposito di Uber, ha spiegato un portavoce, “abbiamo sempre detto che non vogliamo ostacolare le nuove tecnologie, ma che il suo uso deve rispettare la legislazione vigente”. I ricorsi, ha aggiunto, verranno valutati alla luce della “proporzionalità” e della “libertà di creare” una società, ricordando che nel settore dei trasporti la legislazione è nazionale.
La società americana offre un servizio di trasporto persone con autista, svincolato dai tradizionali tassisti. Grazie a una applicazione sul proprio cellulare, il cliente può prenotare una macchina privata, che può essere guidata da un qualsiasi automobilista pronto a offrire il proprio servizio. Attraverso un localizzatore satellitare, l'utente può verificare se vi sono auto Uber nei suoi paraggi e quindi prenotare il veicolo con un programma informatico, pagando la corsa con una carta di credito.

Uber è oggetto di vari ricorsi giudiziari. In Francia, in particolare, è stata attaccata in giustizia da due società, Transdev e VTC Voxtur. Nei giorni scorsi, la Corte d'Appello di Parigi ha deciso di rinviare la sua decisione, in attesa di un pronunciamento della Corte costituzionale. A metà marzo, un tribunale tedesco ha vietato a Uber di operare in Germania a pagamento. Il portavoce della Commissione europea ha ammesso che in un mondo ormai digitale la questione “è molto difficile” da valutare.

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