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De Vincenti nuovo numero due di Renzi a Palazzo Chigi

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la conferenza stampa del premier

De Vincenti nuovo numero due di Renzi a Palazzo Chigi

Claudio De Vincenti, viceministro alla Sviluppo Economico, sarà il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio, al posto di Graziano Delrio che ha sostituito Maurizio Lupi al vertice del ministero delle Infrastrutture. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa indetta sulla strage al tribunale di Milano («Da domani parteciperà al Consiglio dei ministri da sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti»). Renzi ha reso anche noto che sarà Paolo Aquilanti (attuale capo di gabinetto del ministero delle Riforme), il nuovo segretario generale di Palazzo Chigi. Aquilanti prende il posto di Mauro Bonaretti, braccio destro di Delrio. Il Cdm di domani è chiamato ad approvare il Documento di Economia e Finanza. Il posto di DeVincenti da domani è invece vacante. In corsa ci sarebbero i due attuali sottosegretari allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli (Pd) - con delega alle comunicazioni - e Simona Vicari (Ncd).

De Vincenti nuovo sottosegretario a palazzo Chigi
Claudio De Vincenti, attuale viceministro allo Sviluppo economico, economista a La Sapienza di Roma con all'attivo diverse pubblicazioni su Marx e l'economia del socialismo reale e già sottosegretario allo stesso dicastero con i governi Monti e Letta è dunque il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio. È un tecnico, ex area bersaniana. Altri nomi in lizza erano quelli di Valeria Fedeli, vicepresidente della Camera cresciuta politicamente nella Cgil ed eletta in Parlamento appoggiando la premiership di Pier Luigi Bersani alle primarie del 2012, e di Ettore Rosato, proveniente dalla corrente di Dario Franceschini Areadem e attualmente vicecapogruppo del Pd alla Camera. Tutte personalità estranee a quello che viene definito il “giglio magico” renziano la cui scelta dimostrerebbe la volontà di Renzi di aprire la cabina di guida del governo oltre il cerchio ristretto dei renziani della prima ora. Personalità estranee al cerchio anche geograficamente, vantando curricula lontano da Firenze e dalla Toscana.

Partita aperta per un ministro Ncd
La scelta del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dovrebbe anche portare un chiarimento sulla questione delle deleghe. Una certezza da palazzo Chigi trapela: la competenza sui fondi Ue resterà a palazzo Chigi. Una questione non da poco, visto che il tema deleghe è da giorni uno dei tasselli più importanti del “rimpasto”. In particolare, di quello legato al ministro di Ncd. Una scelta, quest'ultima, che salvo novità non arriverà nemmeno per domani. Il partito di Angelino Alfano (che intanto ha sostituito Nunzia De Girolamo con Maurizio Lupi alla presidenza del gruppo di Montecitorio) è ancora alle prese con una serrata discussione interna e spera sempre in un ministero delle Regioni arricchito almeno dal portafoglio dei Por (i piani di investimento le regioni). Tra i centristi rimarrebbe in campo, nonostante le ultime dichiarazioni, Gaetano Quagliariello. In alternativa, resta la candidatura di una donna. Ad Alfano il compito di trovare una soluzione adatta a salvare equilibri interni e rapporti di governo.




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