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Nuovo naufragio a Rodi, soccorsi oltre 600 migranti

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procura di palermo: un milione pronti a partire

Nuovo naufragio a Rodi, soccorsi oltre 600 migranti

Il giorno dopo il naufragio in cui hanno perso la vita fra 700 e 900 persone, si inaspriscono le polemiche politiche, si raccolgono cadaveri e i pochi sopravvissuti, si avvistano altri barconi e si contano altre vittime.

Oggi sono stati soccorsi 638 migranti, che erano a bordo di sei gommoni di difficoltà. Tutti gli interventi sono stati coordinati dal Centro Nazionale Soccorso della Guardia Costiera. Il primo gruppo di 93 migranti è stato soccorso a 35 miglia a nord della Libia dall'equipaggio di un mercantile; navi della Marina Militare impegnati nell'operazione Triton hanno raggiunto quattro gommoni - con un totale di 440 migranti a bordo - a circa 40 miglia a nord della Libia. Sette miglia più a settentrione, infine, Nave Fiorillo, della Guarda Costiera, ha intercettato un gommone avvistato da un aereo ed ha tratto in salvo 105 migranti.

Delle due imbarcazioni al largo della Libia ha dato notizia il premier Matteo Renzi in conferenza stampa con il primo ministro di Malta Joseph Muscat. «Il fatto che in queste ore, anche di fronte a ciò che è accaduto, vi sia un'escalation di spedizioni, perché così le chiamano gli scafisti, di questi viaggi della morte, è il segno che siamo in presenza di un’organizzazione criminale che sta facendo tanti soldi e sta rovinando tante vite» ha osservato Renzi. Che ha incassato un primo risultato: giovedì si terrà a Bruxelles un vertice straordinario dei capi di Stato e di Governo europei, convocato dal presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk.

«Un milione pronti a partire»
Da Palermo il procuratore aggiunto, Maurizio Scalia, durante la conferenza stampa su una rete transnazionale che gestisce i viaggi degli extracomunitari verso la Sicilia, quantifica l’emergenza: «Dai dati in nostro possesso, sulle coste libiche ci sarebbe circa un milione di migranti pronti a partire per l'Europa». «È un traffico inarrestabile di uomini», ha aggiunto. Secondo i dati del ministero dell’Interno sono stati 23.556 i migranti sbarcati in Italia dall'inizio dell'anno a oggi. Nello stesso periodo dello scorso anno gli arrivi erano stati 20.800.

L’Onu: l’Ue agisca, la Libia controlli le sue coste
«Serve una robusta operazione di salvataggio per arginare la crisi degli immigrati nel Mediterraneo. Italia, Grecia e Malta fanno quello che possono ma c'e' l'aspettativa che l'Europa agisca». Lo ha detto il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric, definendo il Mediterraneo «un mare di miseria». Quanto alla «Libia deve essere capace di controllare le sue coste e di gestire il flusso di migranti che transitano» nella nazione nordafricana, ha continuato il portavoce del segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon. Nel consueto incontro con la stampa, il portavoce ha spiegato che «non è una coincidenza che molti dei migranti arrivino dalla Libia, un Paese che si trova nello stato che sappiamo».

Naufragio a sud della Sicilia, fra 700 e 900 i morti
Riguardo al naufragio di domenica a sud della Sicilia nel quale sarebbero morti fra 700 e 900 migranti, Malta collabora: sul molo del porto de La Valletta sono sbarcati i 24 cadaveri recuperati dopo il naufragio sabato notte davanti alle coste libiche. I risultati delle perizie necroscopiche sulle 24 vittime e tutti gli atti in possesso della magistratura maltese, compreso un documento di identità recuperato da una motovedetta sul luogo della tragedia, saranno trasmessi alla procura di Catania che ha già aperto un'inchiesta. Non appena saranno ultimate le operazioni di sbarco la nave Gregoretti ripartirà per Catania.

Lo scafista fra i 28 sopravvissuti
Ci sarebbe anche lo scafista che era alla guida del barcone naufragato a largo della Libia tra i 28 sopravvissuti arrivata a tarda sera a Catania. L'uomo sarebbe un tunisino individuato dal personale della polizia salita a bordo di nave Gregoretti. Sarebbero stati in 950 a bordo del barcone rovesciatosi: tra di loro ci sarebbero state 200 donne e tra i 40 e i 50 bambini. Sono alcune delle indicazioni emerse, informa una nota della Procura di Catania, dalle parole del superstite della sciagura della notte scorsa ricoverato al Cannizzaro di Catania dopo il salvataggio. I migranti, sempre stando alle parole raccolte dal personale della Mobile, sarebbero provenienti da Algeria, Egitto, Somalia, Nigeria, Senegal, Mali, Zambia, Bangladesh, Ghana.

Il comandante del King Jacob: si sono agitati e il barcone si è capovolto
«Appena ci hanno visto, si sono agitati e il barcone si è capovolto. La nave non ha urtato il barcone» ha riferito il comandante del mercantile portoghese King Jacob ai soccorritori che stanno operando nella zona del naufragio. Il mercantile è stata la prima imbarcazione ad arrivare in zona.

Il barcone sarebbe partito dall’Egitto e avrebbe caricato i migranti in Libia
Il barcone che si è rovesciato nelle acque del canale di Sicilia, in base ad informazioni raccolte dall’Ansa, sarebbe partito dall'Egitto e avrebbe caricato i migranti sulle coste della Libia nord occidentale, vicino alla città di Zuara.Il naufragio del barcone è avvenuto in un tratto di mare 70 miglia a nord della Libia, in acque libiche. Data la distanza dall'Italia, il Centro nazionale soccorso della Guardia Costiera, ricevuta la richiesta di intervento, aveva “dirottato” nell'area i due mercantili più vicini. E proprio quando il “King Jacob”, battente bandiera portoghese, è arrivato nelle vicinanza del barcone, l’imbarcazione si è capovolta

Marini (Guardia costiera): imponente numero dei mezzi impiegati
«È imponente il numero dei mezzi impiegati nelle ricerche dei superstiti, coordinato dal Centro soccorso della Guardia costiera», sottolinea il comandante Filippo Marini, portavoce nazionale della Guardia costiera al Sole24Ore.com. «L’imbarcazione lunga 20 metri - spiega Marini - si è ribaltata per il possibile spostamento degli occupanti verso la fiancata più vicina alla motonave portoghese King Jacob, che stava raggiungendo l’imbarcazione, inviata in soccorso dal Centro nazionale di coordinamento della Guardia costiera».Nelle operazioni sono impegnate 17 unità navali, coordinate da nave Gregoretti della Guardia Costiera, che ha assunto il comando delle operazioni in mare. Nella zona continua il sorvolo di mezzi aerei della Guardia Costiera, della Marina Militare e della Guardia di Finanza.

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