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Istat: la disoccupazione torna a salire, +0,2% a marzo.…

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stima dati provvisori

Istat: la disoccupazione torna a salire, +0,2% a marzo. Tra i giovani è al 43,1%

Torna a salire il tasso di disoccupazione. Dopo i cali registrati a dicembre e a gennaio e la lieve crescita a febbraio, a marzo il tasso di disoccupazione stimato dall’Istat è aumentato infatti di 0,2 punti percentuali arrivando al 13%, rimanendo tra i livelli più elevati. Su base mensile, ci sono 52mila disoccupati in più (+1,6%) mentre nei dodici mesi il numero dei disoccupati è cresciuto del 4,4%, pari a 138mila persone in più, e il tasso di disoccupazione di 0,5 punti.

La disoccupazione giovanile risale sopra il 43%
A preoccupare è in particolare la disoccupazione giovanile, che è risalita oltre il 43 per cento. Si tratta del livello più alto da agosto scorso. Il numero dei giovani senza lavoro mostra una lieve crescita su base mensile: 8mila in più pari al +1,2 per cento. Sempre a marzo, rileva l’ultima stima provvisoria su occupati e disoccupati diffusa dall'Istituto di statistica, si registrano variazioni di lieve entità della partecipazione al mercato del lavoro dei giovani tra i 15 e i 24 anni rispetto a febbraio. L'occupazione giovanile è sostanzialmente stabile nell'ultimo mese: il tasso di occupazione è pari al 14,5 per cento. Il numero dei giovani inattivi è scesa dello 0,3% su mese (-11mila). Il tasso di inattività dei giovani tra i 15 e i 24 anni diminuisce di 0,1 punti percentuali, arrivando al 74,5 per cento.

Tasso di occupazione al 55,5%
Nel complesso, il tasso di occupazione, sempre a marzo, è sceso di 0,1 punti percentuali su base mensile attestandosi al 55,5 per cento. Dopo il calo del mese di febbraio, sempre a marzo 2015, gli occupati sono diminuiti dello 0,3%, pari a 59mila in meno, tornando ai livelli dello scorso aprile. Su base annua, l'occupazione è in calo dello 0,3%, pari a 70mila in meno, e il tasso di occupazione di 0,1 punti percentuali.

Opposizione all’attacco del governo
La diffusione delle stime Istat ha subito scatenato l’opposizione, che ha preso spunto dal dato negativo sull’occupazione per attaccare l’esecutivo. «Come ogni mese, dopo gli entusiasmi di Renzi e Poletti arriva la doccia fredda dell'Istat: aumenta la disoccupazione e la disoccupazione giovanile. E mo'?», ha twittato subito Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, commentando gli ultimi dati. Parlando a Radio Padania, il leader della Lega Matteo Salvini ha chiesto conto «dei drammatici dati sulla disoccupazione diffusi dall'Istat... Lo chiedo a Renzi, Poletti, Alfano, alla vigilia della Festa del Lavoro».

Capezzone: cura Renzi non funziona
Dalle fila del centrodestra sono arrivate poi le critiche di Daniele Capezzone (FI), presidente della Commissione Finanze della Camera. «I dati Istat appena usciti, molto preoccupanti sul piano della disoccupazione (e ancora più allarmanti sul piano di quella giovanile) mostrano che la `cura Renzi´ non funziona. Spin e propaganda non bastano», ha spiegato in una nota, in cui ha rilanciato la «ricetta alternativa» dei fittiani: «un vero e positivo choc-fiscale (una terapia di drastico taglio delle tasse), contro la logica degli `zero virgola´, che non porta l'Italia da nessuna parte».

Camusso: nei dati Istat vera emergenza del paese
A margine della cerimonia di commemorazione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, a Palermo, la leader della Cgil, Susanna Camusso, ha invece individuato nei numeri della disoccupazione l’esatta definizione di ciò che costituisce «l'emergenza nel Paese»: «Il tema del lavoro dovrebbe essere l'ossessione quotidiana di chi ci governa ma non mi pare sia così».

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