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Calcio malato, l’inchiesta si allarga. Coinvolta la Salernitana…

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le indagini sulle scommesse

Calcio malato, l’inchiesta si allarga. Coinvolta la Salernitana di Lotito. Mattarella: fa indignare, ora severità

Nuove rivelazioni dagli inquirenti di Catanzaro che stanno indagando sul calcioscommesse nelle serie “minori”. Ora si indaga su altre cinque partite; gare che riguarderebbero almeno 3 squadre, tra cui la Salernitana, promossa direttamente in serie B dopo aver vinto il girone C di Lega Pro. La Salernitana è di proprietà di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma a partire dalla rifondazione del 2011, seguita al fallimento per debiti.

Sull’ennesimo scandalo che colpisce lo sport nazionale è intervenuto anche il capo dello Stato. «Il divario tra questi fenomeni che vengono denunciati e che periodicamente affiorano e la passione con cui tanta gente segue il calcio fa indignare: per questo serve severità e rapidità», il presidente della Repubblica Sergio Mattarella entrando allo stadio Olimpico per assistere alla finale di Coppa Italia. «Penso ai tanti italiani che seguono il calcio e chiedono che sia vissuto come uno sport, praticato con correttezza assoluta intanto sul campo per rispetto loro oltre che naturalmente per rispetto della legge».

Delle partite di Lega Pro su cui si starebbe concentrando l'attenzione degli investigatori della squadra mobile di Catanzaro e del Servizio centrale operativo, avrebbero parlato in diverse telefonate alcuni degli indagati e degli arrestati nell'operazione di ieri. Discorsi nei quali, si apprende da fonti qualificate, i personaggi coinvolti nell'inchiesta affermerebbero di aver avuto notizie da soggetti terzi sulla possibilità di scommettere su quelle partite perché combinate. Si tratterebbe di almeno una decina di soggetti, tra cui altri calciatori e dirigenti sportivi. E sarebbero almeno tre le squadre tirate in ballo in questa nuova fase dell'inchiesta: la Salernitana, che ha vinto il girone C di Lega Pro e l'anno prossimo giocherà in serie B, ma anche il Benevento e l'Ascoli: la prima è inserita nello stesso girone della Salernitana; la seconda, invece, milita nel girone B, sempre di Lega Pro. Entrambe hanno disputato i play off per accedere in serie B e sono state sconfitte.

Inoltre, alcuni “pizzini” con quote, nomi di squadre e modalità di giocate sono stati trovati dalla polizia nel corso delle perquisizioni effettuate contestualmente all'esecuzione dei 50 fermi disposti dalla Dda di Catanzaro per il calcioscommesse. In uno, ad accompagnare la giocata da fare, c'è scritto: «se ci beccano ci arrestano».

Tavecchio: Lotito? ha salvato Lazio dal dissesto
Lotito è un eletto, non un nominato, è stato eletto dalla Lega di Serie. Quando c'è stata la composizione del consiglio federale, la richiesta della Lega era di farlo vicepresidente vicario, mi opposi ed è rimasto consigliere, fu anche indicato dalla Lega come presidente della commissione riforme, ho dato la delega, ma poi l'ho ritirata”. Nel corso della trasmissione 'Mattino Cinque' il presidente della Figc Carlo Tavecchio ha parlato anche di colui che ne avrebbe favorito l'elezione, ovvero Claudio Lotito. “Non ho alcuna 'interferenza' con Lotito - ha aggiunto Tavecchio -, al quale però riconosco una grossa abilità manageriale: la sua è una delle migliori società. La Lazio non ha nessun parametro discostato rispetto ai principi del fair play finanziario”. “Lui ha la Lazio e la Salernitana - ha concluso Tavecchio -, poi ci sono leggende metropolitane che gli attribuiscono Brescia, Bari e altri club. In molti si rivolgono a lui per chiedere consigli amministrativi, sapete tutti che salvò la Lazio che era in una situazione di dissesto finanziario”.

Indagato Logiudice, ds della Juve Stabia
Nel 2004 fu squalificato per tre anni nell'inchiesta sul calcioscommesse. Undici anni dopo il suo nome torna alla ribalta della cronaca. Allora era un calciatore del Catanzaro, oggi e' il direttore sportivo della Juve Stabia. Lui e' Pasquale Logiudice, nome noto nel calcio italiano sia per i suoi trascorsi in campo che per quelli da dirigente, ma anche per i diversi fatti di cronaca. L'inchiesta della Dda di Catanzaro sulle partite truccate in Lega Pro e Serie D ha portato alla notifica, nei confronti di Logiudice, di un avviso di garanzia.
A inguaiare l'ex bandiera giallorossa e' stato Antonio Ciccarone, direttore sportivo del Neapolis, che ha avuto contatti anche con il capitano della squadra campana, Fabio Caserta. Ed infatti nel decreto di fermo emesso dalla Procura di Catanzaro il nome di Logiudice compare piu' volte, con le telefonate soprattutto con Ciccarone. Tra i contatti collegati dai magistrati anche quelli con Mario Ruga, agente Fifa e procuratore di calciatori, e Pietro Iannazzo, il boss di Lamezia Terme al centro dell'inchiesta. Iannazzo e Logiudice si sarebbero anche incontrati in alcune circostanze ed in vista di alcune partite. Gli incontri, secondo la Procura, sarebbero serviti per combinare le stesse partite.

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