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nel mirino il disegno di legge unioni civili

Family day a Roma, Alfano: «Piena adesione». Gli organizzatori: «ddl Cirinnà sia pienamente respinto»

È il giorno del Family Day. La manifestazione contro il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, che ha preso il via alle 14.30 a Roma al Circo Massimo, si è conclusa sulle note del “Nessun dorma” di Puccini. «Volevo annunciarvi che siamo due milioni» ha detto Massimo Gandolfini, organizzatore del raduno, prendendo la parola dal palco. E ha aggiunto: «Questa piazza non è contro nessuno». La parola d’ordine però è: «Il ddl Cirinnà sia totalmente respinto: non bastano operazioni di maquillage».

Nutrita la partecipazione di movimenti cattolici, realtà laiche vicine alle loro istanze e rappresentanti di confessioni religiose non cattoliche. Nel mirino c’è il ddl all’esame dell’Aula del Senato, con il primo voto previsto martedì sulle pregiudiziali di costituzionalità. Nella notte il sito del Family day era stato hackerato e bloccato. «Stop Omophobia. Love is love» è la scritta firmata Anonymous comparsa sul sito. Dopo l'attacco, il sito è tornato raggiungibile nelle prime ora della mattinata.

Gandolfini: ddl sia pienamente respinto
«Il ddl Cirinnà sia totalmente respinto: non bastano operazioni di maquillage. È accettabile dalla prima all'ultima parola». Così Massimo Gandolfini dal palco del Family Day, concludendo la manifestazione. E ha aggiunto: «Non è possibile che ci sia una classe politica ideologica. Le femministe dovrebbero vomitare all'idea che si possa comprare l'utero». Poi il monito ai partiti, rivolgendosi alla piazza: «Qui ci sono elettori di tutti i partiti. Vi dico: guardate chi ci sta aiutando e chi vi oscura» sullo stop al ddl Cirinnà. «I prossimi passaggi della legge li seguiremo minuto per minuto e vedremo chi ha ascoltato il messaggio di questa piazza e chi lo ha messo sotto i tacchi».

Alfano: piena adesione a manifestazione
A ridosso dell'inizio della manifestazione del Circo Massimo a Roma, si è svolto al Viminale un incontro tra il ministro dell'Interno e leader dell'Ncd Angelino Alfano ed il neurochirurgo Massimo Gandolfini, presidente del comitato «Difendiamo i nostri figli», organizzatore della manifestazione. All'incontro ha partecipato anche Enrico Costa, il neo ministro Ncd agli Affari regionali con delega alla famiglia. Alfano ha affidato a Twitter la sua patecipazione ideale al Family day, ribadendo «adesione piena agli obiettivi della manifestazione», dove aveva detto nei giorni scorsi che sarebbe stato presente «con la mente e con il cuore», pur se non fisicamente, dato il suo ruolo di capo del Viminale.

Salvini contro Alfano: è un poltronaro ipocrita
All’attacco di Alfano è partito il segretario della Lega Matteo Salvini, che su twitter ha scritto: «Il poltronaro ipocrita Alfano alle persone del Family Day: “Sono con voi”.E intanto sostiene il governo delle adozioni gay».

Guerini: ascolteremo piazza ma indietro non si torna
Dalla maggioranza c’è attenzione e «rispetto» nei confronti della piazza, ma anche intenzione di andare avanti con il ddl Cirinnà. «Ascoltiamo tutti e cercheremo la convergenza più ampia possibile ma sulle unioni civili non si torna indietro» ha spiegato il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, che ha aggiunto: «È giunto il momento di decidere e lo faremo».

Dal Family day no alla stepchild adoption
Tra i temi più contestati dagli organizzatori del Family day, contenuti nel ddl Cirinnà, c'è l'estensione alle coppie omosessuali della possibilità di accedere alla cosiddetta «stepchild adoption». I contrari al ddl sostengono che estendere questa possibilità alle coppie gay significhi di fatto incentivare per le coppie di uomini la pratica dell'utero in affitto (possibile all'estero in Stati Uniti, Canada, Sud Est Asiatico, India) e della fecondazione eterologa per una coppia di donne.

Le divisioni nel mondo cattolico
La manifestazione è stata un’occasione per alcuni partiti (Ncd, Lega, Fdi e Fi) per accreditarsi con la parte del mondo cattolico che scende oggi in piazza. Ma non tutto il mondo cattolico ci sarà. Sfileranno al Circo Massimo Le sentinelle in piedi, Alleanza Cattolica, Neocatecumenali, Rinnovamento per lo Spirito, Movimento per la Vita, il Forum delle Famiglie, una parte di Cl. Azione cattolica e altre associazioni (come gli scout dell’Agesci) non hanno aderito. E sposano invece la linea del sì al riconoscimento dei diritti alle coppie gay, pur senza equiparazione col matrimonio e senza adozioni.

Politici di centrodestra in piazza
Sulla stepchild adoption non c'è ancora una intesa che soddisfi l'anima laica del Pd, i cattoDem e Ap-Ncd, al Circo Massimo a ranghi completi. Al Circo Massimo c’erano anche esponenti della Lega e di Fi, come i governatori Roberto Maroni e Giovanni Toti, i Conservatori e riformisti di Fitto e Fdi (in piazza tra gli altri Giorgia Meloni). Fra i primi ad arrivare al Circo Massimo l’azzurro vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri («diciamo sì alla regolamentazione delle unioni civili, ma no alla equiparazione con il matrimonio e alle adozioni»).

Osservatore romano: partecipazione ampia e trasversale
«Partecipazione ampia e trasversale, espressione di tutte le anime della società italiana». Così l'Osservatore Romano ha descritto la platea del Family Day al Circo Massimo. «Alla vigilia dell'evento la Conferenza Episcopale italiana ha voluto sottolineare in un comunicato l'attuale pericolo di equiparazione in corso tra matrimonio e unioni civili, con l'introduzione di un'alternativa alla famiglia», ha scritto il quotidiano della Santa Sede.

La posizione dei vescovi
L'episcopato guarda con simpatia al raduno, ma senza troppi affondi polemici. Non sposa l'obiettivo del ritiro del ddl Cirinnà, ma ritiene che l'adunata odierna possa aiutare il raggiungimento l’obiettivo dello stralcio dell'articolo 5, quello con la stepchild adoption. Il presidente della Cei Angelo Bagnasco ha definito la manifestazione «condivisibile» e dalle finalità «assolutamente necessarie», mentre il Papa, davanti ai giudici della Rota romana ha ricordato che «non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione».

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