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Marò, Renzi: lavoro per ristabilire rapporti con India

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Marò, Renzi: lavoro per ristabilire rapporti con India

«Festeggiamo la straordinaria notizia che arriva dall'Aja: il tribunale internazionale ha decretato che il nostro marò Salvatore Girone potrà attendere la sentenza in Italia. È un passaggio di grande importanza, che dimostra come sia stata corretta la strategia del nostro governo dopo gli errori evidenti dei momenti iniziali di questa triste vicenda. Adesso lavoriamo tutti insieme per ristabilire ottimi rapporti di amicizia e collaborazione con il popolo e il governo indiano». Lo ha scritto il premier Matteo Renzi nell'e-news,

Renzi: ragioni sì fortissime, vinceremo referendum riforme
Il premier, che ieri ha inaugurato a Firenze la campagna per il referendum di ottobre sulle riforme costituzionali, è tornato a parlare del ddl Boschi. Nel merito delle referendum «le ragioni del sì sono fortissime. Ma più in generale c'è qualcosa di ancora più grande: c'è un'Italia che non si ferma alla rassegnazione, al pessimismo, alla lamentela» ha scritto Renzi nella enews. E ha aggiunto: «C'è un'Italia che dice sì al futuro. Che dice sì al cambiamento. Che dice sì all'ottimismo e al coraggio. Questa Italia, l'Italia che dice si, è l'Italia che ci porterà a vincere il referendum costituzionale», ha aggiunto Renzi.

«Giovedì proposte Italia a Merkel e Juncker su migranti e crescita»
Altro tema affrontato, quello dei migranti e della crescita. E in questo campo Renzi ha annunciato imminenti proposte del governo sul tavolo europeo. «Giovedì e venerdì intense giornate di riflessione sull'Europa con la presenza in Italia dei principali leader europei, da Juncker alla Merkel, da Tusk a Schulz e la consegna del premio Carlo Magno a Papa Francesco. Intendo cogliere questa opportunità per rilanciare con forza le proposte italiane sulla immigrazione e sulla crescita», ha scritto il premier che ha ribadito: «Per tornare forte e autorevole, l'Europa deve cambiare radicalmente la politica economica e la strategia con l'Africa. Noi ci siamo, pronti a fare la nostra parte».

«+398mila posti, jobs act è solo inizio»
Il premier ha sottolineato i successi del suo esecutivo. A partire dal Jobs act. «Da quando siamo al Governo ci sono 398 mila posti di lavoro in più (di cui 354 mila sono a tempo indeterminato innanzitutto grazie al JobsAct). Ci sono anche 373 mila disoccupati in meno. Non sono cifre: sono persone in carne e ossa. Tuttavia, non basta: guai a chi si accontenta. Il JobsAct è solo l'inizio».

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