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Marò, Tribunale Aja pubblica sentenza: Girone rientri. Ma…

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l’arbitrato internazionale

Marò, Tribunale Aja pubblica sentenza: Girone rientri. Ma resterà sotto autorità Corte suprema indiana durante l’arbitrato

«Italia e India devono cooperare, anche davanti alla Corte Suprema indiana, per ottenere un allentamento delle condizioni cautelari del sergente Girone così che possa, in base a considerazioni di umanità, tornare in Italia, mentre rimane sotto l'autorità della Corte Suprema indiana durante il periodo dell'arbitrato». È quanto scrive il Tribunale arbitrale internazionale nella sentenza, anticipata già ieri, sulla richiesta italiana di far rientrare il marò in patria in attesa dell'esito dell'arbitrato attivato dall’Italia. Il marò Salvatore Girone potrà aspettare in Italia l'esito dell'arbitrato internazionale - che durerà almeno altri 2-3 anni - sulla vicenda che lo vede accusato dall'India, assieme a Massimiliano Latorre, di aver ucciso due pescatori indiani nel 2012.

Al Tribunale arbitrale, istituito presso la Corte permanente di arbitrato dell'Aja, il governo italiano si era rivolto lo scorso dicembre per far rientrare in patria Girone - tuttora in libertà vigilata a New Delhi - fino alla fine del procedimento che dovrà decidere a chi spetti la giurisdizione sul caso. Fonti del governo indiano ieri avevano sottolineato che sapere che il rimpatrio in Italia di Salvatore Girone sarà strettamente condizionato alle garanzie che darà l'Italia per il suo rientro.

Aja: condizioni rientro validate da Corte India
Dalla sentenza del Tribunale arbitrale internazionale dell'Aja pubblicata oggi si evince che l’Italia non ha ottenuto tutto quello che sperava. È stata accolta la richiesta più importante, quella del rientro in Italia durante l’arbitrato, ma il marò «resterà sotto l'autorità della Corte Suprema indiana durante l'arbitrato» internazionale che oppone Italia e India sulla vicenda. La Corte Suprema validerà dunque le condizioni concordate da Italia e India. L'Italia aveva chiesto invece al Tribunale di far rientrare Girone «sotto la responsabilità delle autorità italiane». Il Tribunale arbitrale suggerisce alla Corte Suprema indiana di adottare le «stesse condizioni, garanzie e procedure che sono state stabilite per il sergente Latorre», rientrato in Italia per cure riabilitative dopo l'ictus che lo colpì nel 2014. Tra queste, «assicurare che Girone si presenti a un'autorità in Italia designata dalla Corte Suprema indiana a intervalli determinati dalla stessa Corte Suprema», ma anche «consegnare il suo passaporto alle autorità italiane e non potrà lasciare l'Italia senza il permesso della Corte Suprema indiana».

«Girone tornerà in India in caso processo»
Il Tribunale arbitrale dell’Aja inoltre «conferma l'obbligo per l'Italia di restituire il sergente Girone all'India nel caso lo stesso Tribunale decida (al termine dell'arbitrato, ndr) che l'India ha la giurisdizione su di lui in merito all'incidente dell'Enrica Lexie». Ricordando «l'impegno solenne» offerto e reiterato dall'Italia su questo punto, il Tribunale scrive che «non ci sono dubbi sulla buona fede dell'Italia rispetto a questo impegno».

Gentiloni: Girone in Italia tra qualche settimana, arbitrato ci darà ragione
Il fuciliere di marina Salvatore Girone «non tornerà domattina, ci vorrà forse qualche settimana, ma quello che è importante è che la decisione è stata presa e ha dato ragione all'Italia». Così ieri il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni al Tg1 sul verdetto del Tribunale dell'Aja. Il titolare della Farnesina si è anche detto «convinto che quando si entrerà nel merito» i 5 giudici arbitrali dell'Aja e «ci daranno di nuovo ragione».

Il calendario del Tribunale arbitrale
Sono passati oltre quattro anni da quel 15 febbraio del 2012, quando a bordo della nave Enrica Lexie i due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, furono accusati di aver ucciso due pescatori indiani. E non terminerà prima di agosto 2018 la procedura arbitrale tra Italia e India sulla giurisdizione per il caso in corso all'Aja. Il calendario fissa una serie di date alle quali India e Italia devono presentare diversi atti. L'Italia, secondo il calendario stabilito dai giudici del Tribunale arbitrale, dovrà presentare una memoria scritta - con la propria esposizione dei fatti e la propria richiesta al Tribunale - il 16 settembre 2016, mentre l'India presenterà la sua il 31 marzo 2017.



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