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Sviluppo economico, Calenda nuovo ministro: domani la nomina

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renzi al quirinale alle 17

Sviluppo economico, Calenda nuovo ministro: domani la nomina

Carlo Calenda (Agf)
Carlo Calenda (Agf)

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà domani 10 maggio alle ore 17 il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, per la nomina del Ministro dello Sviluppo Economico. Lo rende noto un comunicato del Quirinale. A seguire, alle 17.30 è stato convocato il Consiglio dei ministri.

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L’annuncio a “Che Tempo che fa
L'annuncio, a sorpresa, della nomina di Carlo Calenda nuovo ministro dello Sviluppo economico lo ha dato ieri lo stesso Renzi nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio. «Ho detto in tutte le sedi che del nome del ministro dello Sviluppo economico dovevo parlare prima col presidente della Repubblica. Ne ho parlato? Sì. Il nuovo ministro è Carlo Calenda», ha detto il premier. E ha aggiunto: «È l'ex viceministro, gli ho chiesto di tornare da Bruxelles: giurerà in settimana al Quirinale». Il presidente del Consiglio ha spiazzato tutti. Per la guida del dicastero rimasto vacante dopo le dimissioni di Federica Guidi a fine marzo i nomi più accreditati erano quelli del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti e di Chicco Testa (presidente di Assoelettrica, ex presidente Enel). Vice ministro dello Sviluppo economico nei governi Letta e Renzi e da marzo 2016 nominato da Renzi rappresentante dell'Italia presso l'Unione europea, Carlo Calenda, 43 anni, è figlio dell'economista Fabio e della regista Cristina Comencini.

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Renzi: ho chiesto a Calenda di ritornare da Bruxelles
Quello di Calenda, ha sottolineato Renzi, «è un ritorno, è stato vice ministro» allo Sviluppo economico fino all'inizio dell'anno, «lo avevamo mandato a Bruxelles, non immaginavamo lo scandalo che ha portato alle dimissioni della Guidi». Ed in proposito, Renzi ha sottolineato come sia «importante che qualche ministro, qualche politico si dimetta». «Purtroppo - ha continuato - c'è stato uno scandalo, una pagina brutta, mi dispiace molto personalmente per quello che è successo a Federica Guidi, ma lei almeno ha avuto il coraggio ed il buonsenso di rassegnare le dimissioni». Quindi, parlando della scelta di Calenda - che a Bruxelles si è insediato il 21 marzo scorso, prendendo il posto dell'ambasciatore Stefano Sannino, mandato a Madrid - Renzi ha spiegato quale deve essere il profilo del titolare dello Sviluppo economico. «A noi serve uno che sia in grado di maneggiare un ministero importante come quello dello Sviluppo economico - ha detto - che abbia l'intelligenza per ragionare del futuro, che vuol dire innovazione, manifattura 4.0, investimenti nelle aree di crisi». Per questo, ha concluso, «ho chiesto a Calenda, che già governava la macchina del ministero, di tornare indietro da Bruxelles».

I dossier aperti
Sono numerosi i dossier che Calenda dovrà prendere in mano subito dopo il giuramento. Dossier di peso strategico che l'assenza di un titolare al ministero dello Sviluppo economico, dopo le dimissioni di Federica Guidi: dalla presentazione del piano “Manifattura Italia” alle misure da inserire nel prossimo decreto per la crescita “Investment compact 2”. Così come sarà necessario utilizzare tutta la moral suasion possibile per portare al traguardo il Ddl concorrenza, che è stato varato dal governo oltre un anno fa ma giace sul tavolo della commissione Industria del Senato in attesa del nuovo ministro.

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