Ultimo giorno di campagna elettorale per le amministrative di giugno. Con tutti i big politici in piazza. Renzi a Napoli, Rimini, Bologna e Ravenna; Salvini a Milano, Berlusconi a Roma. Tour nella capitale per il candidato Pd Giachetti e comizio finale per la pentastellata Raggi a piazza del Popolo nella Capitale. «Domenica 5 giugno si vota in diversi comuni. Tra gli altri: Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Cagliari, Trieste. Come abbiamo detto in tutte le salse non è un voto sul Governo, ma sicuramente è molto importante per scegliere il futuro della propria città» ha scritto oggi il premier Matteo Renzi nella sua enews, spiegando che «ci vogliono sindaci onesti, capaci di tappare le buche, ma anche di dare un orizzonte alle proprie comunità» e che «il Pd ha messo in campo molti candidati autorevoli». Il premier è stato protagonista di un "tour de force" per la chiusura della campagna elettorale che lo ha visto in mattonata a Napoli, è intervenuto a sostegno del candidato sindaco Valeria Valente. Poi si è spostato a Bologna, Rimini e Ravenna.
Renzi: noi antidoto a Berlusconi, ora ultimo miglio
«Napoli è a un bivio. Si andrà al ballottaggio, diciamolo con chiarezza. Chi ha governato dovrà dirci cosa ha fatto per la città». Così il premier si è rivolto alla platea napoletana, dopo aver salutato dal palco Antonio Bassolino. «Vedo - ha detto - e anche io saluto Antonio Bassolino in sala e voglio ricordare con lui la sua esperienza di sindaco dal 1993 al 2000».
“Il 15 giugno il Cdm approverà la nuova regolamentazione della Conferenza dei servizi”
Matteo Renzi
Renzi è poi intervenuto sulla vicenda Bagnoli: «Su Bagnoli lasciamo al Comune la porta aperta. Nei prossimi 15 giorni, perché poi a parlare con noi verrà Valeria» ha detto, precisando che «quando ci siamo presi l'impegno, lo abbiamo fatto non per commissariare la città». E ha annunciato che 15 giugno il Consiglio dei ministri approverà la nuova regolamentazione della Conferenza dei servizi.
Dopo aver fatto tappa a Napoli, nel pomeriggio si è spostato in Emilia Romagna. Prima a Bologna con il candidato sindaco Virginio Merola e i volontari alla festa Pd al parco del Lungoreno. Poi ad una manifestazione a Rimini con il candidato sindaco Andrea Gnassi. Infine a Ravenna per una iniziativa pubblica con il candidato sindaco Michele De Pascale. «C'è chi è nostalgico del governo Berlusconi: tranquilli, noi siamo l'antidoto a Berlusconi» ha detto Renzi a Ravenna per la chiusura della campagna. E ha aggiunto: «L'Italia è più forte di chi sa solo protestare, ora tocca ad ognuno di voi fare la propria parte per questo ultimo miglio».
Giachetti chiude con la cavalcata «Metro G»
Dieci tappe in motocicletta, con dieci appuntamenti politici in altrettanti punti della metropoli per Roberto Giachetti, candidato sindaco del centrosinistra, nell'ultima giornata di campagna elettorale per la conquista del Campidoglio. Giachetti ha riabbracciato in un tour chiamato «Metro G» tutta la Capitale, una sorta di «linea di metropolitana, che congiunge la città, dove non esistono centro e periferia». Il tutto nel segno dello slogan che ha attraversato tutta la campagna elettorale: «Roma torna Roma». Giachetti ha rivendicato di essere stato l'unico tra i candidati ad aver indicato «in anticipo 9 nomi» chiave di quella che potrà essere la sua giunta.
Berlusconi a Roma, Salvini a Milano
Per il “gran finale” Silvio Berlusconi è a Roma per il comizio finale di Alfio Marchini a Ostia, nel tardo pomeriggio. Il leader di Forza Italia, che pure aveva annunciato la sua presenza al comizio finale per Stefano Parisi, candidato sindaco a Milano per il centrodestra, ha deciso invece all’ultimo momento di restare a Roma. Una decisione presa di comune accordo con Parisi.
A spiegarlo, dopo le polemiche scoppiate per questa assenza, è stato proprio Berlusconi intervenuto telefonicamente («A Milano siamo sicuri - ha scandito - di andare al ballottaggio, a Roma contiamo di vincere, non solo per Roma ma anche perché sarebbe un primo avviso di sfratto ad un governo abusivo e illegittimo») alla kermesse del centrodestra nel capoluogo lombardo. «Ieri sera ho parlato con Parisi - ha detto il leader di Fi - e dato che siamo sicuri di andare al ballottaggio abbiamo convenuto che io restassi qui a sostenere ancora di più Marchini a Roma». Sul palco di Milano il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, che ha chiosato: «Mi spiace che Berlusconi non sia qua con noi, ma vinceremo lo stesso. Lui ha scelto di andare a perdere a Roma? Amen, io ho scelto Milano».
Grillo in video cammina sull'acqua
Ha dato forfait invece Beppe Grillo, che avrebbe dovuto chiudere la campagna elettorale del Movimento a fianco di Virginia Raggi. Pur non presente dal vivo , il fondatore del M5s ha inviato alla piazza un videomessaggio nella quale cammina sulle acque a dimostrare che «con il Movimento 5 Stelle l'impossibile diventa possibile». E ha aggiunto: «Governare Roma è una missione impossibile, ma noi con il cuore e la volontà riusciremo a farlo diventare possibile. Possiamo fare cose straordinarie in questa città». Quindi ha lanciato il suo appello al popolo romano: «Avete una grande occasione, di cambiare la più grande città del mondo».
Raggi (M5s): nostra grande occasione, li asfaltiamo
«Ci siamo, è la nostra grande occasione. I romani vogliono riappropriarsi della loro città» gli ha fatto eco la Raggi poco prima dell’avvio della kermnesse, con numerosi interventi, tra cui quello di Dario Fo. Poi, durante il comizio ha aggiunto: «Alle sette e mezza la piazza è piena è non abbiamo ancora iniziato. Gli insegniamo noi come si riempiono le piazze e come si fa politica. Li asfaltiamo».
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