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Dossier De Lima ha acceso la fiamma a costo contenuto

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Dossier | N. 97 articoliOlimpiadi e Paralimpiadi di Rio 2016

De Lima ha acceso la fiamma a costo contenuto

La fiamma olimpica illumina il cielo di Rio: ad accendere il braciere, disegnato da Anthony Howe, è stato Vanderlei de Lima, 47 anni, che noi italiani ricordiamo in gara con Baldini ad Atene 2004: era in testa ma fu aggredito da un folle e, grazie anche all'aiuto di uno spettatore greco, riuscì a conquistare il bronzo. Dunque, l'atteso ultimo tedoforo, O Rei Pelè ha rinunciato: “Non sono in salute. Non ce la faccio, solo Dio è più importante della salute e chiedo a Dio che vi benedica tutti”.

L'Olimpiade di Rio è iniziata, anche se il popolo brasiliano non ha neppure lasciato finire al presidente Michel Temer la formula che dichiara aperti i Giochi, tanti sono stati i fischi che lo hanno sommerso. Per il resto, a parte il discorso del presidente del comitato organizzatore Rio 2016, Carlos Nuzman, pieno di orgoglio e quello di Thomas Bach, presidente del Cio, pieno di fiducia nei valori olimpici, il Brasile ha dato il meglio che ha potuto nella cerimonia di apertura. “Mas que nada”, come cantava Jorge Ben.

La situazione economica imponeva contenimento dei costi, e così è stato. Anche se i biglietti di ieri al Maracanã, 4.600 reias (cioè 1.300 euro), erano i più costosi in vendita in tutti i Giochi. Ma i 90mila presenti allo stadio sono stati coinvolti nella festa, prodotta dalla italiana Filmmaster Events con cinque anni di lavoro, 4.800 comparse e 8mila volontari. Nonostante la sforbiciata al budget, dimenticate la grandiosità di Pechino e le suggestioni culturali di Atene, lo spettacolo, incentrato sulla storia e la cultura del Brasile e sul rispetto dell'ambiente, ha avuto momenti di grande intensità: l'oceano e il suo riverbero creato con tessuti luminescenti, l'inno brasiliano con la chitarra acustica nello stadio buio e la voce di Paulinho da Viola, sensuale e dolcissima; la nascita della vita con decine di fili verdissimi; il volo del biplano 14-bis sulle note del Samba de avião di Tom Jobim; la top model Gisele Bundchen che incede al ritmo di Garota de Ipanema.

Rio, si parte con le Olimpiadi

Poi, l'arrivo degli europei, le architetture di Oscar Niemeyer, la bossa nova, il contributo dei neri alla crescita del Paese per arrivare al Pais tropical, dove è bene osservare le similitudini per celebrare le differenze. Tanta caotica allegria, tanto colori, tanta musica, ma non troppa, vista l'immensa cultura del Paese e un tripudio di funk, Passinho e samba per celebrare la voce delle favelas, la voce dei giovani.
Poi, dal Brasile al mondo, questa cerimonia ha voluto lanciare un invito a tutti: rispettiamo l'ambiente per salvare il mondo. Insomma, nutrire il pianeta per nutrirlo di pace.

E, per la prima volta, ogni atleta della sfilata è entrato allo stadio con un seme che è stato deposto in armadi a specchi che diventeranno, nella zona di Deodoro, la Foresta degli atleti, vero lascito alla città, quando l'Olimpiade avrà chiuso i battenti: 11mila semi, 11mila piante di 207 specie quanti i Paesi presenti ai Giochi.

Poi, è iniziata la sfilata, dalla Grecia, patria dei cinque cerchi fino alla squadra applauditissima dei rifugiati, guidata da Yursa Mardini, e al Brasile. In mezzo, qualche fischio agli Usa, a Israele, i costumi più colorati ed eccentrici (qualche stilista potrebbe passare in Italia per un ripasso di stile) e colorati, cappelli (anche i colbacchi del Turkmenistan) e perfino bermuda. A tratti, un carnevale fuori stagione. Bluissima ed elegante l'Italia con la sua divina portabandiera Federica Pellegrini, fresca 28 enne e applaudita dallo stadio e dal premier Matteo Renzi in tribuna. Poi, fuochi d'artificio, orgoglio e tanta luce. E ora le gare possono davvero inziare.

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