È sempre emergenza bus a Roma, con corse tagliate e mezzi fermi per guasti. Per questo motivo il presidente della commissione capitolina Trasporti Enrico Stefano (M5s) ha inviato una lettera al direttore generale Atac Marco Rettighieri per chiedere «una nuova programmazione del servizio, reale e commisurata alle effettive potenzialità di erogazione» a partire da settembre.
M5s scrive a dg Atac: serve nuova programmazione bus
«Dobbiamo essere chiari con i cittadini riguardo Atac - spiega Stefano su Facebook - Inutile continuare a pianificare corse che già si sa non potranno essere realizzate, comportando quindi attese impreviste alle fermate e facendo perdere ancora di più credibilità all'azienda. Ho chiesto al Dipartimento e
all'Agenzia di procedere per settembre ad una nuova programmazione del servizio, che sia reale e commisurata alle effettive potenzialità di erogazione». «Meglio dire agli utenti “non posso garantire, in questo momento, il bus ogni 5 minuti, ma pianifico e mi impegno per garantirlo ogni 15” che dire agli
utenti che l'autobus passa ogni 5 minuti e poi questo puntualmente non avviene - aggiunge Stefano -. Ovviamente il nostro obiettivo, anche grazie ai nuovi bus che arriveranno nei prossimi mesi e all’aumento e alla protezione delle corsie
preferenziali, è di recuperare velocemente e alzare il numero delle corse».
Dg Atac: troppi guasti, qualcosa non quadra
«Abbiamo un parco mezzi vetusto con un'età media di 11 anni. A Parigi l'età media di un autobus è 4 anni, a Londra 5, a Madrid sono 8. Ma non è solo questo però. Stiamo facendo indagini, stiamo cercando di capire, ci sono ultimamente troppi guasti. Sono sospetti, qualcosa non mi quadra» ha dichiarato oggi al Corriere della Sera il direttore generale dell’Atac Marco Rettighieri. Il manager non ha parlato di boicottaggio, ma ha osservato «che improvvisamente si guastano più mezzi di prima. Capiremo presto il motivo». Intanto stanno per arrivare nuovi autobus. «Ne arriveranno 150 appena ho il via libera per la firma - ha spiegato - Da quel momento entro 150 giorni, diciamo entro la fine dell'anno, li avremo».
La programmazione estiva di Atac prevede circa 950 bus in circolazione al giorno. Mediamente, secondo gli ultimi dati raccolti, ne rientrano nei depositi 100 al giorno causa guasti, in inverno sono invece previsti 1.500 bus in giro per la Capitale. «Abbiamo mezzi con 700mila chilometri sulle spalle e ogni volta che si accende il condizionatore il motore soffre - ha spiegato nei giorni scorsi il dg di Atac -. Oltre a questo, ci sono problemi connessi ai danni allo chassis dei bus a causa delle strade di Roma piene di buche. La quasi totalità delle vetture - ha ammesso il Dg - ha danni e per questo dobbiamo riportarli in officina».
Attesi 18 milioni per la manutenzione della linea A
Ma non c’è solo l’emergenza autobus. C’è anche quella metropolitane. I vertici Atac hanno avvisato il Campidoglio: se entro Ferragosto non arriveranno 18 milioni per la manutenzione dei treni, ci sarà una riduzione delle corse della metro A. «Stiamo lavorando per cercare le risorse», ha replicato l’assessora Linda Meleo, protagonista domenica sera di un blitz nella rimessa Atac di Tor Sapienza. Rettighieri, ha smentito le voci di dimissioni se i fondi non dovessero arrivare («Continua il mio impegno per il risanamento dell'azienda»), ma il fronte dei trasporti, con la prospettiva di un settembre nero, potrebbe esplodere più di quello dei rifiuti.
I numeri del bilancio Atac
L'azienda del trasporto pubblico (100% del Comune) è stata per anni il buco nero dell’amministrazione, con continue ricapitalizzazioni nel complesso superiori al miliardo. Ora Atac ha avviato un piano di riorganizzazione con il nuovo dg Rettighieri: il debito, quasi 1,7 miliardi a fine 2013, è sceso a 1,35 miliardi nel 2015. La perdita dello scorso anno è stata di 79,2 milioni (erano 141,4 nel 2014) ed è prevista in un ulteriore contrazione a 40,3 miliardi quest’anno. In cantiere per il 2016 un piano di investimenti da 131,8 milioni nel 2016 per potenziare l’offerta di mezzi pubblici. Il risanamento di Atac è anche presupposto per il progetto, che ogni tanto riemerge, di una possibile apertura dell'azienda ai privati. O magari alle Fs che già si sono candidate a una gestione integrata ferro-gomma della mobilità romana.
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