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Olimpiadi, M5s si astiene in Campidoglio su mozione pro referendum

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Olimpiadi, M5s si astiene in Campidoglio su mozione pro referendum

Nuovo stop M5s alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024. Il Movimento 5 Stelle ha «respinto» l’idea di un referendum nella Capitale sulla candidatura alle Olimpiadi 2024, lanciata da Sinistra italiana. Oggi in assemblea capitolina è stata infatti discussa la mozione, presentata dal consigliere comunale di Si Stefano Fassina, in cui si chiede l'impegno della sindaca ad indire un referendum tra i romani sulla candidatura olimpica. Ma i consiglieri comunali del M5s si sono astenuti durante la votazione, «bocciando» di fatto il provvedimento. Il provvedimento ha ottenuto un voto favorevole e 9 contrari. Gli astenuti sono stati 23. Gli esponenti pentastellati hanno più volte ribadito che la candidatura di Roma alle Olimpiadi, assente dalle linee programmatiche della sindaca di Roma Virginia Raggi, non rientri tra le priorità dell’amministrazione comunale.

M5s Campidoglio: non spenderemo miliardi su pelle romani
«Per i Giochi del 2024 si è stimata una spesa di 13 miliardi di euro. Con quale coraggio andiamo a spendere miliardi quando abbiamo problemi ben più urgenti da risolvere? Dal salario accessorio a quartieri da risollevare fino alle scuole. Non siamo in grado di rischiare sulla pelle dei romani». Così la consigliera comunale del M5s Sara Seccia intervenendo in assemblea capitolina dove i pentastellati si sono astenuti sulla mozione presentata da Stefano Fassina in cui si chiede di indire un referendum sulla candidatura di Roma alle
Olimpiadi 2024.

Olimpiadi assenti da linee programmatiche Raggi
La parola finale non c'è ancora. Ma il gelo del Campidoglio a Cinque Stelle è calato ufficialmente sulle Olimpiadi già lo scorso 22 luglio. Nelle linee programmatiche approvate dalla giunta i Giochi del 2024 non vengono proprio citati. «Noi siamo coerenti» ha detto stringata la sindaca Virginia Raggi. E il suo vice Daniele Frongia, con delega allo sport, le ha fatto eco così: la candidatura «non è mai stata inserita nella fase elettorale, non era nel nostro programma e per coerenza non compare neanche nelle linee programmatiche. Le Olimpiadi non erano una priorità prima e non lo sono nemmeno ora». Eppure nel corso dell'incontro a Ostia con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, lo scorso 11 luglio, Frongia aveva aperto uno spiraglio sul dossier, sostenendo: «Noi siamo sempre aperti al confronto e al dialogo».

Raggi e il referendum
Anche se la candidatura olimpica è ufficialmente osteggiata dal Movimento, Raggi non ha chiuso all’ipotesi referendum. «Se i romani me lo dovessero chiedere il M5s è per la partecipazione diretta e l'utilizzo di strumenti della democrazia diretta. Se dovessi essere sindaco sicuramente, ove mai me lo dovessero chiedere, si farà il referendum sulle Olimpiadi» aveva dichiarato l’esponente M5s durante la campagna elettorale. Ma la maniera per attivare il referendum , aveva chiarito, deve essere «una petizione» dei cittadini, prevista come «strumento di democrazia».

Renzi: pronti al dialogo con Raggi su Olimpiadi
Il premier Matteo Renzi, pur consapevole delle difficoltà, non ha rinunciato alle ambizioni olimpiche per Roma. A Rio de Janeiro per la cerimonia di apertura dei Giochi di Rio 2016 il presidente del Consiglio ha aperto al confronto con la neo sindaca M5S di Roma. «Virginia Raggi è appena stata eletta, la sua posizione sui Giochi è importante e noi la rispettiamo. Siamo pronti a dialogare, lavorare insieme al di là delle differenze» ha dichiarato. E ha sottolineato che «oggi Roma è nella posizione ideale per la corsa ai Giochi del 2024», con un dossier «migliore rispetto a quelli di Parigi, Los Angeles e Budapest». «Ma noi non ci fermiamo al dossier», ha concluso il premier, che questa mattina ha incontrato anche i membri del Comitato olimpico internazionale a colazione.

Incontro Raggi-Malagò dopo Giochi di Rio
Proseguono anche le prove di dialogo tra il Coni e la nuova amministrazione capitolina su Roma 2024. L’incontro con Virginia Raggi avverrà dopo le Olimpiadi ma sicuramente prima del 7 ottobre, data in cui il Comune dovrà sciogliere le riserve in vista della presentazione al Cio della seconda parte di dossier: «So che c'è più attenzione sul tema della candidatura olimpica - ha sottolineato nei giorni scorsi Malagò - ma con Frongia ci siamo detti che dopo le Olimpiadi ci sarà un incontro, cui ovviamente parteciperà anche la sindaca, per fare il punto della situazione. La scadenza formale è il 7 ottobre in cui si tratta di avallare la candidatura».



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