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Oggi stato di emergenza in Cdm. Incasso musei domenica alle zone terremotate

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pronti 50 milioni

Oggi stato di emergenza in Cdm. Incasso musei domenica alle zone terremotate

Il premier Matteo Renzi, rientrato ieri sera dal sopralluogo nelle zone colpite dal terremoto, ha ricevuto stamane a palazzo Chigi alcuni ministri del suo governo per fare il punto della situazione dopo la pausa di Ferragosto. Stasera, alle 18, si terrà una riunione del Consiglio dei ministri che, tra l’altro, decreterà lo stato d’emergenza e le prime misure immediate per le zone terremotate. Tra i ministri che, in diversi momenti, sono giunti a palazzo Chigi per un colloquio con il premier il titolare dell'Economia Pier Carlo Padoan.

Da Cdm oggi primi 50 milioni per emergenza
Il Cdm, ha spiegato ieri il ministro per le Infrastrutture Delrio, metterà a disposizione 50 milioni, prima tranche del Fondo da 234 milioni per l’emergenza nazionale. Il tutto in attesa di dati certi sui danni e sulle risorse necessarie per la ricostruzione. Giunta ieri sui luoghi del sisma, la presidente della Camera Laura Boldrini ha visitato anche oggi i centri colpiti dal sisma, perché, ha spiegato sulla sua pagina Facebook «è soprattutto in situazioni come queste che le istituzioni devono saper essere vicine alle persone».

Domenica incasso musei per ricostruzione
Il ministro dei beni culturali e turismo Dario Franceschini ha annunciato intanto che «tutti gli incassi dei musei statali di domenica 28 agosto saranno destinati ai territori terremotati». E ha invitato tutti gli italiani ad «andare nei musei in segno di solidarietà con le popolazione coinvolte dal sisma della scorsa notte». Grazie a questa prima misura straordinaria - che si aggiunge a quelle già previste e alle ulteriori misure che il governo adotterà - il Mibact destinerà gli incassi dei musei del 28 agosto a interventi sul patrimonio culturale danneggiato dal sisma.

Governo studia piano ricostruzione-prevenzione
Il governo starebbe lavorando a un «programma integrale» per la ricostruzione delle città colpite dal terremoto, ma anche per avviare un piano di interventi per la prevenzione nelle zone d'Italia a maggiore rischio sismico. «Stiamo già lavorando a una serie di cose - spiega una fonte dell’esecutivo -. Adesso c'è la gestione dell’emergenza. Poi c'è da progettare l'intervento di ricostruzione ma visto che il problema del rischio sismico è più generale, una delle ipotesi è quella di lavorare a un programma integrale». Un piano che potrebbe mettere insieme fondi pubblici, agevolazioni ai privati e risorse europee.

Sul piatto le risorse del Fondo europeo di solidarietà
Per la ricostruzione il governo italiano potrà contare sul Fondo europeo di solidarietà - come ha ricordato Lady PescFederica Mogherini, che in un colloquio con il capo dello Stato Sergio Mattarella ha espresso il dolore di tutta la Commissione Ue - che può essere attivato su richiesta dell'Italia entro 12 settimane dal sisma e i cui finanziamenti sono destinati a coprire i costi per gestire l'emergenza, dalla cura della popolazione sfollata al ripristino delle infrastrutture. L'Italia può poi attivare il meccanismo Ue per la Protezione civile. Un meccanismo già utilizzato per il terremoto dell'Aquila e che consente alla Commissione Ue di coordinare gli aiuti provenienti dagli altri Paesi verso l'Italia e di cofinanziare le spese di trasporto di materiali ed esperti.

“Tutti gli incassi dei musei statali di domenica 28 agosto saranno destinati ai territori terremotati”

Dario Franceschini, ministro dei beni culturali 

Abi: stop a rate mutui edifici danneggiati
Intanto l'Abi (associazione bancaria italiana) ha comunicato in una nota che «al fine di offrire sollievo al grave disagio socioeconomico causato dal sisma» che ha sconvolto in Centro Italia, sta «sensibilizzando i propri associati ad adottare ai residenti nei territori colpiti le previste sospensioni delle rate dei finanziamenti ipotecari collegati agli immobili residenziali, commerciali e industriali che abbiano avuto danneggiamenti anche parziali».

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