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Olimpiadi più lontane, M5s si ricompatta sul no alla candidatura

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Lo scenario

Olimpiadi più lontane, M5s si ricompatta sul no alla candidatura

Olimpiadi a Roma sempre più lontane. Il verdetto del M5s sulla candidatura della Capitale è vicino. E tutti gli indizi indicano che il Movimento, scosso dalla crisi che ha fatto traballare la giunta Raggi e dal malumore della base, punterà sul no per ricompattarsi. Ieri sul palco di Nettuno, i due esponenti di maggior spicco del Direttorio M5s hanno dettato la linea, ribadendo il no a Roma 2024.

«Non accettiamo la logica delle Olimpiadi» ha scandito Luigi Di Maio. A lui ha fatto eco Alessandro Di Battista scandendo con più forza: «Un enorme e secco no alle Olimpiadi farà tremare i Palazzi. No alla mangiatoia». Un Di Battista che parla di «accanimento senza precedenti sui problemi che abbiamo a Roma legato al referendum e anche al tema delle Olimpiadi».

In attesa dell’incontro Raggi-Malagò
L’incontro chiarificatore previsto tra la sindaca Raggi (da sempre scettica su Roma 2024, tanto da non aver menzionato le Olimpiadi nel suo programma) e il presidente del Coni Giovanni Malagò è slittato. Se ne riparlerà alla fine dei giochi Paralimpici di Rio. Ossia dopo il 18 settembre. Una prima occasione di incontro potrebbe allora essere quella del 22 settembre, quando Raggi è stata invitata alla Sala delle Armi per la presentazione del logo dell'Euro 2020 di calcio, con Roma tra le città designate a ospitare alcune delle gare più importanti del torneo.

La scadenza del 7 ottobre
Entro il 7 ottobre va presentato al Cio (Comitato internazionale olimpico) di Losanna il dossier dettagliato. E Raggi dovrà decidere se firmare la lettera di impegno del Comune, già sottoscritta dall'ex sindaco Marino e confermata dal commissario Tronca. Ma la nuova parola d’ordine , al Coni, sembra quella di evitare quindi di considerare come data “limite” il 7 ottobre. «Non è una scadenza per l'impostazione del dossier, mentre lo è quella del 3 febbraio 2017, limite ultimo in cui bisogna avere tutte le carte in regola», ha specificato Malagò, spiegando che «quel giorno (il 7 ottobre, ndr) dovremo solo fare un click e inviare una pec». Fermo restando che il dossier può essere cambiato (come accaduto per Rio e come accadrà per Tokyo 2020) anche a candidatura vinta.

Senza l’ok del Comune partita chiusa
Malagò sembra suggerire alla prima cittadina insomma che «non c'è fretta», riconoscendo la massima importanza del suo ok a livello istituzionale: «Sono d’accordo con il premier Matteo Renzi: senza la firma del comune di Roma i Giochi Olimpici non si fanno», ha osservato il presidente del Coni, parlando anche di «strategia del rispetto», perché «non vogliamo scavalcare nessuno». Ma mentre Renzi, in pressing per avere comunque prima o poi le Olimpiadi in Italia, ha ipotizzato che, «se Raggi si assumerà la responsabilità di dire di 'no' alle Olimpiadi a Roma, l'Italia avrà un'altra candidatura per il 2028 o 2032, quando sarà», Malagò, non sembra dello stesso avviso. E si è detto convinto del fatto che senza l’ok del Comune di Roma alla candidatura per il 2024, la partita dei Giochi olimpici si chiude «non solo per il 2028 ma per molti quadrienni a seguire». Insomma anche se «tecnicamente e formalmente» una nuova candidatura è possibile, la carta non verrà rigiocata per le edizioni successive.

Le divisioni in giunta
Il sempre più probabile no alle Olimpiadi da parte della sindaca Raggi, rischia di aprire però altri fronti interni alla giunta capitolina. Non tutti gli assessori condividono questa linea. Possibilista è infatti l’assessore all’urbanistica Paolo Berdini, per il quale se le Olimpiadi saranno «l'occasione di fare un progetto complessivo su Roma, è doveroso farlo. E se lo strumento per
finanziarlo può essere le Olimpiadi, allora ben vengano». Tanto più che Roma, dopo Mafia Capitale, ha bisogno di « una scossa».

Due lettere da «medagliati» azzurri a Raggi pro Roma 2024
Intanto due lettere, una dai medagliati azzurri a Rio e una personale di Niccolò Campriani, tre volte campione olimpico, sono state spedite alla sindaca Raggi per non far tramontare la candidatura di Roma. «Cara Raggi, dia impulso ai nostri sogni e sostenga la candidatura di Roma 2024: gareggiamo insieme per conquistare una speranza» si legge nella lettera dei «medagliati» azzurri a Rio, anticipata dall’Ansa .«Roma è la nostra Capitale - aggiungono - e tutti noi siamo al suo fianco nelle battaglie che Lei sta conducendo per riportarla agli antichi splendori».

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