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Terremoto, Curcio: 4500 nelle tende, ma presto via da lì.…

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Terremoto, Curcio: 4500 nelle tende, ma presto via da lì. Per le casette 7 mesi

«Sono 4500 le persone sfollate dopo il sisma del 24 agosto che ha colpito il centro Italia (causando 295 vittime, bilancio ancora non definitivo, ndr) e assistite nelle tende, a fronte di una disponibilità molto più ampia», ma «l’intenzione e la necessità è di dare presto un miglior collocamento». Lo ha detto il capo della protezione civile Fabrizio Curcio in audizione in commissione Ambiente alla Camera, spiegando che per le cosidette “casette” «è già pronto l'accordo quadro», ma per i necessari tempi tecnici «ci vorranno 7 mesi» per metterle effettivamente a disposizione dei terremotati.

A tal proposito Curcio ha ribadito di aver visto con favore la nomina di un Commissario per la ricostruzione (nella persona dell’ex governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, ndr). E ha definito «molto utile che la gestione delle cosiddette 'casette', che sono state acquisite con gara Consip, venga fatta insieme a chi verificherà la sostenibilità per la ricostruzione». Le vittime del sisma che il 24 agosto ha colpito il centro Italia sono 295, ma a 14 giorni dal terremoto «si continua a scavare».

Curcio: 4500 sfollati, per le casette 7 mesi
Curcio in Commissione Ambiente ha segnalato la presenza di «una difficoltà pratica» a mettere in pratica gli spostamenti dalle tende in altre sistemazioni provvisorie, come gli alberghi. A 14 giorni dal sisma «la comunità non è pronta a venire via - ha spiegato - perché è gente forte e con un forte senso di appartenenza». Ad Accumoli, ad esempio, ha ricordato Curcio, «c'è la disponibilità a spostarsi a San Benedetto del Tronto; ad Amatrice molti invece voglio rimanere, anche se si sta valutando l’ipotesi solidale dell'uso delle seconde case rimaste in piedi». Ieri sono arrivati a San Benedetto del Tronto i primi pullman provenienti da Accumoli con a bordo gli sfollati del terremoto che saranno ospiti di hotel
della costa, fino all’arrivo delle casette di legno.

Oltre 6 mila scosse ad oggi
Intanto non si è fermato lo sciame sismico. «Ad oggi abbiamo avuto oltre 6mila repliche, una forte attività dunque che continua a pesare sulle persone che vivono nel luogo colpito dal sisma» ha spiegato Curcio in audizione in commissione Ambiente della Camera. E ha aggiunto: «Ci attende un percorso molto lungo, e ribadisco che in questo momento il sistema ha dato una buona prova in termini di risposta». Il capo della Protezione civile ha poi riferito che sono stati raccolti «a oggi, più di 13,5 milioni» tramite il numero solidale 45500.

Verso un decreto terremoto
Il piano dell’emergenza si salda con quello a più ampia gittata di “Casa Italia”, che mira a mettere in sicurezza il Paese, nell’arco di alcuni anni. E intanto il governo, dopo le prime misure con la dichaiarazione dello stato di emergenza e lo stop al pagamento delle tasse, sta preparando il primo provvedimento organico e articolato post-sisma.Questi alcuni dei principali contenuti: definizione esatta del “cratere” (che per ora conta 17 comuni); risarcimenti per i danni causati dal terremoto, superando la distinzione tra prime e seconde case; gestione dell'anno scolastico e delle attività economiche (in particolare agroindustriali), allestimento delle residenze temporanee, sospensione di scadenze fiscali e tributarie, deroghe normative per velocizzare i tempi per opere e smaltimento di materiali.

L’inchiesta di Rieti
L'altro fronte è l'inchiesta coordinata dal procuratore di Rieti, Giuseppe Saieva. C'è il nome di un primo consulente, che sarà incaricato a breve: è l'ingegnere Antonello Salvatori, docente all'Università dell'Aquila, di cui già si avvalse la
procura dell'Aquila in vari procedimenti sui crolli per il sisma del 2009. Salvatori avrà a disposizione un pool di esperti. Ieri con i pm Cristina Cambi, Raffaella Gammarota, Rocco Maruotti e uomini dei vigili del fuoco e del corpo forestale ha fatto un primo sopralluogo nelle aree poste sotto sequestro. Resta da individuare lo spazio in cui conferire la mole di documenti dell'inchiesta: carte da sondare e digitalizzare, ma anche materiale edile che sarà recuperato e repertato. Una decisione arriverà probabilmente entro la prossima settimana.


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