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Ruby ter, da Berlusconi richiesta di rinvio: negli Usa per motivi di…

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Ruby ter, da Berlusconi richiesta di rinvio: negli Usa per motivi di salute

Silvio Berlusconi è volato negli Stati Uniti dove lo aspettano visite di controllo per i suoi problemi al cuore. Una conferma arriva dal deposito in Tribunale, avvenuto oggi, di un’istanza di legittimo impedimento per motivi di salute (in vista dell'udienza del processo “Ruby ter” fissata per lunedì) presentata dai suoi legali, Franco Coppi e Federico Cecconi. L’istanza, da quanto si è saputo, fa appunto riferimento a cure e accertamenti previsti per l’ex premier negli Stati Uniti. Lunedì sono in programma le arringhe dei suoi difensori, che, a questo punto, dovrebbero saltare. Già ieri i legali del leader di FI avevano fatto sapere ai pm e al gup di essere intenzionati a depositare un’istanza per chiedere il rinvio dell’udienza ed eventualmente anche lo stralcio della posizione dell’ex Cavaliere da quella degli altri imputati.

Sia sulla richiesta di legittimo impedimento che sull’eventuale stralcio deciderà il gup Laura Marchiondelli nell’udienza preliminare in cui l’ex premier è imputato per corruzione in atti giudiziari. Un’istanza di rinvio per motivi di salute era già stata chiesta e ovviamente concessa dal gup Marchiondelli lo scorso 20 giugno, periodo in cui l’ex premier era ricoverato al San Raffaele dopo l’intervento chirurgico al cuore.

Il viaggio negli Usa
Nel 2006, l’ex Cavaliere venne operato al cuore proprio negli Usa, presso l’“Heart Center” di Cleveland dove gli venne impiantato un pacemaker. Lo stato di salute del Cavaliere, va migliorando e il viaggio organizzato negli Stati Uniti per un check up serve a confermare la possibilità di riprendere pienamente l’attività politica. Berlusconi si sta preparando per la kermesse di Fi a novembre. E nel partito continuano le fibrillazioni non solo per i malumori verso Parisi ma anche per la decisione di affidare all’appena rientrato Renato Schifani il ruolo di coordinatore dei comitati del No per il referendum costituzionale previsto domenica 4 dicembre.

L’accusa di corruzione in atti giudiziari
Berlusconi è accusato di corruzione in atti giudiziari (un reato per cui sono previste pene comprese tra i 6 e i 12 anni di carcere) per aver “comprato” con oltre 10 milioni di euro il silenzio o la reticenza di Ruby, delle “olgettine” e di altri ospiti ad Arcore nel processo in cui rispondeva di concussione e prostituzione minorile da cui è uscito con un’assoluzione definitiva. L’accusa di corruzione in atti giudiziari viene contestata anche a Ruby (Karima El Mahroug), al suo ex legale, l’avvocato Luca Giuliante, al cantante e amico storico dell’ex Cavaliere, Mariano Apicella, e ad una ventina di ragazze, da Iris Berardi a Marysthelle Polanco fino alle gemelle De Vivo.

Stando alle indagini degli inquirenti, Berlusconi dal 2011 avrebbe pagato la versione delle “cene eleganti” ad Arcore resa dalle “olgettine”, ricompensandole con un totale di circa 3 milioni di euro, tra bonifici, assegni, contanti, case, auto, contratti di lavoro fittizi, pagamenti di viaggi e spese varie. Dalla mole di atti raccolti sarebbe emerso, ad esempio, il pressing costante, al limite delle minacce, da parte delle giovani, che battevano cassa continuamente. Un pressing che alla fine avrebbe esasperato l’ex premier, che sarebbe sbottato così: «Io a queste, appena posso, le butto in strada».

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