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Per la competitività una dote da 20 miliardi

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INDUSTRIA 4.0

Per la competitività una dote da 20 miliardi

Una manovra per il 2017 da 27 miliardi fatta «di 6 capitoli, il più importante è la competitività». Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Matteo Renzi presentando la Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei ministri. La dote del pacchetto è di 20 miliardi: 15 miliardi previsti cui vanno aggiunti i benefici fiscali dagli sgravi Ires e dalla nascita dell’Iri (imposta sul reddito dell’imprenditore).

«Le risorse a disposizione sono pari a «20 miliardi» ha chiarito Renzi. Risorse spalmate in otto anni. Il premier in conferenza stampa al termine del Cdm che ha varato la legge di Bilancio, ha citato gli interventi per Industria 4.0 e il superammortamento. Misure per il rilancio degli investimenti delle imprese. Oltre la conferma del taglio Ires dal 27,5 al 24% (quasi 4 miliardi) e l'arrivo dell'Iri per le piccole imprese oggi soggette all'Irpef, spunta il raddoppio degli sconti fiscali sul salario di produttività e un miliardo ad hoc per le piccole e medie imprese. Risorse, queste ultime, che arrivano direttamene dal fondo della presidenza del Consiglio. «Finalmente - ha detto Renzi - chi mette i soldi nel paese ottiene un aiuto». In particolare per il 2017 il pacchetto vale «più di 2,5 miliardi» ha chiarito il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

Calenda: grande soddisfazione Piano potenziato
Complessivamente, ha spiegato Renzi, si tratta di «una poderosa e straordinaria iniezione di fiducia nel sitema delle imprese italiano». Il Piano Industria 4.0 «entra integralmente nella manovra con un ulteriore potenziamento del Fondo di Garanzia - replica il ministro dello Sviluppo Calenda commentando - con grande soddisfazione il varo della manovra». Per il ministro con il pacchetto competitività «si premiano le aziende che investono in ricerca e innovazione o in macchine, software e tecnologie, privilegiando quelle più innovative. Si vara un rafforzamento (+30%) del Fondo centrale di Garanzia e di strumenti fiscali per incentivare venture capital e start up». Un approccio «automatico, tecnologicamente neutro e non settoriale. Una nuova concezione di politica industriale che abbandona l'idea dei bandi selettivi e ogni complessità burocratica. Di fatto significa «ottimizzazione nell'uso e negli effetti delle risorse pubbliche. Super e iperammortamento concentrano lo stimolo agli investimenti nel 2017 ma hanno un impatto sulla finanza pubblica che segue le quote di ammortamento e dunque è spalmato negli anni. Come per il credito d'imposta in ricerca e innovazione vi è un'anticipazione degli effetti della manovra sul Pil». Il pacchetto - spiega il ministero - si articola nelle seguenti misure di dettaglio:

Superammortamento
Prorogato il super ammortamento al 140% sugli investimenti in beni strumentali materiali fatti dal 1/1/2017 fino a giugno 2018 e varato il cd. Iperammortamento al 250%sugli investimenti in beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese in chiave industria 4.0. Esteso il campo di applicazione anche al software/sistemi informatici e ad altri beni immateriali capitalizzati connessi agli investimenti che beneficiano dell'iperammortamento. Tali misure prevedono un impegno pubblico di 11 miliardi (2018-24) con l'obiettivo di mobilitare oltre 10 miliardi di euro di investimenti privati aggiuntivi nel 2017.

Ricerca e sviluppo
Rafforzato, semplificato e confermato fino al 2020 il credito di imposta alle attività di ricerca e sviluppo. Tutte le spese incrementali in R&S per il prossimo quadriennio saranno incentivate al 50% con un benefico massimo per ogni singola impresa elevato da 5 a 20 milioni di euro. Tali misure prevedono un impegno pubblico di 3,5 miliardi con l'obiettivo di mobilitare 11,3 miliardi di investimento privato nel periodo 2017-2020.

Prorogata la Sabatini
Prorogata a tutto il 2017 la cd. Sabatini per facilitare il finanziamento degli investimenti delle imprese (attraverso un contributo in conto interessi in grado di quasi azzerare il tasso praticato sul finanziamento)

Rifinanziato Fondo centrale di garanzia
Rifinanziato per 1 miliardo di euro il Fondo Centrale di Garanzia focalizzando il suo intervento sul sostegno dei finanziamenti agli investimenti delle imprese, in particolare Pmi con rating intermedi, con l'obiettivo di attivare crediti bancari per un valore compreso tra i 23 e i 26 miliardi di euro.

Finanza per la crescita
Potenziate dal 19% al 30% le detrazioni fiscali, per investimenti fino a 1 milione di euro in Pmi innovative: vengono incrementati e stabilizzati gli incentivi fiscali agli investimenti in equity di startup e Pmi innovative da parte di investitori individuali, imprese e fondi. Assorbimento perdite start-up da parte di società sponsor: viene introdotta la possibilità per le startup partecipate da società quotate di cedere le perdite anche in deroga alle regole del cd consolidato fiscale. Eliminazione tassazione su capital gain su investimenti a medio lungo (con holding period di 5 anni) per i Piani Individuali di Risparmio (PIR) fino a 30mila euro all'anno.  Misure che prevedono un impegno pubblico negli anni 2017-2020 di 0,45 miliardi di euro con l'obiettivo di mobilitare risorse private per 2,6 miliardi di euro.

Competence Center
Costituzione di centri di competenza ad alta specializzazione, nella forma del partenariato pubblico privato, aventi lo scopo di promuovere e realizzare progetti di ricerca applicata, di trasferimento tecnologico e di formazione su tecnologie avanzate, nel quadro degli interventi previsti nel piano nazionale Industria 4.0. Lo stanziamento pubblico è di 0,1 miliardi di euro nel periodo 2017-20 con l'obiettivo di mobilitare nello stesso periodo addizionali 100 milioni da parte di investitori privati.

Defiscalizzazioni
Defiscalizzazioni maggiorate sul salario di produttività (con soglie innalzate fino a 4mila euro di premio e 80mila euro di reddito) e incremento delle misure a favore del welfare aziendale per tradurre gli incrementi di produttività attesi dal piano in maggiori salari e potere di acquisto nelle famiglie. Tali misure prevedono un impegno pubblico di circa 1,3 miliardi di euro nel periodo 2017-2020. Con il rafforzamento piano straordinario Made in Italy (100 milioni) con l'obiettivo di ottenere oltre un 1 miliardo di incremento di fatturato delle imprese italiane sui mercati esteri

1 mld per Pmi, risorse da fondo presidenza per il credito
Il premier che in Conferenza stampa ha sottolineato le nuove misure a sostegno del credito. «Gia' nel decreto legge c'e' un miliardo di euro per le piccole e medie imprese e agli artigiani» ha spiegato Renzi aggiungendo che le risorse arriveranno dal Fondo di presidenza. Il governo in concreto ha stanziato un miliardo per alimentare il fondo di garanzia sul credito per le Pmi. Le risorse dovrebbero essere già inserite nel decreto approvato dal Cdm e nei calcoli del governo potranno sbloccare crediti per 25 miliardi di euro.

«Non pensiamo alle stock option dei banchieri, ma alle piccole e medie imprese che non hanno finanziamenti» ha aggiunto. Quindi l’esortazione al mondo delle aziende: «Cari imprenditori ora tocca a voi essere imprenditori e non prenditori, ora vediamo chi mette i soldi in tasca e chi per il paese»

Ires cala a 24% e arriva Iri per artigiani-Pmi a 24%
Dalle slide illustrate da Renzi la conferma che l'Ires scende dal 27,5% al 24% e la nascita con la Legge di Bilancio 2017 dell’Iri (l'imposta sul reddito dell'imprenditore) con una aliquota semplificata al 24% per profitti di artigiani e titolari di Pmi. «Questa Iri è un'opportunità per i piccoli che sono soggetti oggi a tassazione Irpef. Se sei piccolo con l'Iri puoi pagare il 24% esattamente come l'Ires. E' molto importante» ha spiegato Renzi.

Confermato azzeramento Irpef agricola
Confermato l'azzeramento dell'Irpef agricola per imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti. Secondo l’agenzia stampa Ansa, la norma stabilisce l'esenzione ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da CD e IAP per gli anni 2017, 2018 e 2019. Come anticipato dal Ministro Martina il taglio di tasse per l'agricoltura arriva a 1,3 miliardi di euro in 2 anni considerando anche la cancellazione di Irap e Imu sui terreni.

“Questo pacchetto competitività è una poderosa e straordinaria iniezione di fiducia nel sistema delle imprese italiano”

Il premier Renzi in conferenza stampa dopo il varo della legge di Bilancio 2017 

Per gli under 40 che aprono un'impresa agricola è previsto l'esonero dei contributi previdenziali al 100% per i primi tre anni e poi del 66% e 50% per il quarto e quinto anno. Inoltre per favorire il credito e l'innovazione vengono azzerati i costi della garanzia bancaria, concessa da Ismea, a favore delle imprese agricole grazie all'estensione dei fondi dello sviluppo economico. Lo strumento rientra nel quadro del piano Industria 4.0 che prevede anche l'accesso delle imprese agricole, alimentari e contoterzisti ad ammortamento e
superammortamento per gli investimenti in macchine innovative.

Per affrontare la crisi del settore zootecnico viene confermata anche la compensazione Iva sulle carni bovine e suine per circa 20 milioni di euro. Ed è inserito il rifinanziamento del fondo Mipaaf per il triennio 2017/2019, che servirà a stabilizzare gli investimenti per la filiera del grano.

Tra le misure anche un bonus occupazionale per inserire nel mondo del lavoro giovani under 29 e una decontribuzione mirata al sud, come incentivo totale per i ragazzi fino a 24 anni e per tutti gli altri lavoratori disoccupati da almeno 6 mesi.

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