La terra continua a tremare in Centro Italia: anche durante la notte tra domenica e lunedì le scosse sono continuate, con l'ultima replica di magnitudo 2.2, rilevata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, in provincia di Perugia sono 114 le scosse registrate dalla mezzanotte alle 3,19 nelle aree tra Rieti, Macerata, Perugia e Ascoli Piceno. La piu forte, alle 4,27, in provincia di Perugia, di magnitudo 4.2 a 11 chilometri di profondità e a soli 3 chilometri da Norcia. Domenica l’evento più forte, quando alle 7,40 - scossa di magnitudo 6.5 in Umbria, epicentro tra Norcia, Preci e Castel Sant'Angelo sul Nera a 10 chilometri di profondità - è stata avvertita fortissima in tutto il centro Italia e lungo tutto lo stivale. E il numero di sfollati nelle sole Marche è salito a 25mila: come commenta il presidente della Regione Luca Ceriscioli «è più che raddoppiato rispetto all'inizio del sisma. Ed è variabile, nel senso che dobbiamo considerare chi è ancora in casa e dovrà uscire e chi viceversa chi potrà rientrare. Ma è un numero enorme di persone».
Non risultano vittime: «Confermiamo che non ci risultano vittime, abbiamo circa una ventina di feriti, alcuni dei quali in codice giallo», ha affermato Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile facendo da Rieti un nuovo punto della situazione: «La situazione delle persone è positiva». Ma «confermiamo tutte le criticità dal punto di vista dei crolli, sia nelle aree storiche centrali, dell'epicentro, ma anche al di fuori di queste».
E' crollato tutto, vedo colonne di fumo, e' un disastro!''. Lo dice il sindaco di Ussita, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 26 ottobre, Marco Rinaldi, dopo l'ultima forte scossa. ''Dormivo in auto, ho visto l'inferno...”
“E' venuto tutto giù, ormai non ci stanno più i paesi”. Così il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci dopo l'ultima scossa di magnitudo 6.1. “Per fortuna che erano zone rosse - aggiunge -. La poca gente che è rimasta è scesa in strada, si sta abbracciando. Adesso stiamo andando in giro per le frazioni per vedere quello che è successo”.
Crollata la Basilica di S. Benedetto a Norcia
La Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea, a Norcia, sono crollate: sono rimaste in piedi parte delle facciate e delle strutture.
Paura a Roma per la nuova scossa di terremoto avvertita nella Capitale, ieri più forte rispetto ai giorni scorsi. Secondo quanto si è appreso, sono decine già le telefonate arrivate ai vigili del fuoco. La gente spaventata è scesa in strada in diverse zone della città. La metro è stata temporaneamente interrrotta per verifiche. Intanto ad Amatrice, con le nuove scosse, ci sono stati nuovi crolli che hanno riguardato anche il 'palazzo rosso' rimasto in piedi il 24 agosto in mezzo a cumuli di macerie.
La scossa di terremoto nel centro Italia registrata ieri mattina alle 7.40 e' una delle piu' forti dell'ultimo secolo in Italia, sicuramente quella con la magnitudo maggiore dal 1980, anno del terremoto in Irpinia, a oggi, surclassando persino il sisma dell'Aquila del 2009. Per ritrovare una magnitudo di 6,5, registrata dall'Ingv, bisogna andare per l'appunto al 1980, quando una scossa di identica magnitudo devasto' i comuni tra il Vulture e l'Irpinia causando oltre 2.900 vittime. Il terremoto dell'Aquila, pur cosi' distruttivo, aveva una magnitudo leggermente inferiore, pari a 6,3. Altri terremoti di potenza intorno al grado 6 negli ultimi decenni furono quello in Molise (2002), con magnitudo 5,8, in Pianura Padana (2012) di magnitudo 5,9 e quello di pochissimi giorni fa, sempre tra Umbria e Marche, con magnitudo 5,9.
Allarme per gli sfollati
“Da 10mila rischiamo di arrivare a 100mila persone che avranno bisogno di essere assistite”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che si trova a Macerata, nella Sala operativa provinciale della Protezione civile, per monitorare la situazione dopo l'ultima scossa di terremoto. “L'area interessata - ha spiegato Ceriscioli - toccando, oltre al Maceratese, anche Ancona”. Andando avanti di questo passo, con la crisi sismica che non si
arresta, “si rischia di arrivare a 100mila sfollati”.
Viabilità compromessa
“La viabilità è fortemente compromessa nelle aree colpite dal terremoto di questa mattina. Per cui rinnovo l'invito a spostarsi in quelle zone solo se estremamente necessario”, ha aggiunto il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio: “La Salaria è interrotta in più punti, ci sono tante emergenze da affrontare. Ora la priorità è dare assistenza alle persone”.
La circolazione ferroviaria nel Centro Italia è stata sospesa, in attesa di verifiche da parte dei tecnici Rfi, lungo le seguenti linee: Foligno-Terontola, Orte-Falconara, Ascoli-Porto d'Ascoli, Terni-Sulmona, Pescara-Sulmona. Lungo la linea Roma-Firenze il traffico è rallentato fino a 30 minuti per un guasto. Altri treni, fa sapere il Gruppo Ferrovie dello Stato, percorrono la linea da Orte a Orvieto.
Paura e danni a Roma
La scossa è stata avvertita anche a Roma, dove sono in corso verifiche per valutare eventuali danni.In Vaticano sono in corso verifiche: le squadre di Vigili del fuoco vaticane hanno effettuato sopralluoghi anche nella Basilica di San Pietro e tutto è risultato a posto. Altre verifiche sono in corso nelle basiliche romane di competenza dalla Santa Sede, in particolare a Santa Maria Maggiore.
San Pietro, comunque, è rimasta regolarmente aperta al pubblico per l'Angelus recitato da Papa Francesco.
Nella Basilica di San Lorenzo è stata chiusa una parte di una navata in seguito alla caduta di alcuni calcinacci, mentre San Paolo è stata riaperta dopo essere stata chiusa per qualche ora per verifiche. La tangenziale è chiusa da Scalo San Lorenzo a viale Castrense in direzione San Giovanni per necessità di verifiche tecniche.
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