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Dossier Referendum, Renzi: «Manca un mese, sfida sul filo di lana»

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Dossier | N. 118 articoliReferendum costituzionale

Referendum, Renzi: «Manca un mese, sfida sul filo di lana»

«Manca un mese al referendum. La sfida è sul filo, bella e impegnativa. Ciascun voto può essere decisivo». Così ha scritto il premier Matteo Renzi nella sua Enews. «Se vince il Sì - ha scritto Renzi nella sua newsletter - si cambia. Se vince il No, tutto resta com’è adesso. E resterà per decenni così. O si cambia o si resta come siamo».

Il premier a Radio 24: surreale il dibattito sul rinvio
Quello sul rinvio della data del referendum, ha detto poi ai microfoni della trasmissione “Effetto giorno” di Radio 24, «è un dibattito surreale: pur di non parlare del referendum una volta la settimana c’è un argomento a piacere su cui si discute. Di rinvio ha parlato non soltanto il ministro. È legittimo che Alfano abbia dato una disponibilità alle opposizioni. Ma abbiamo detto che l’argomento non è in discussione, si vota il 4 dicembre, evitiamo di incrociare referendum e terremoto: non hanno niente a che vedere».

Renzi a Radio24: Ipotesi spostamento referendum non esiste

Chi deve governare lo decidono le elezioni, non il referendum
Chi deve governare, ha detto ancora il premier a Radio 24, «lo decidono le elezioni, non il referendum». Se vince il no «l’Italia perde un'occasione. Se vince il sì si semplifica, quello che faccio io è secondario», ha ribadito il presidente del Consiglio: «il mio destino personale vale molto meno della riforma costituzionale».

Alfano: opposizione per rinvio? Si valuti
Fonti di Palazzo Chigi avevano già questa mattina smentito «categoricamente» l’ipotesi del rinvio del referendum del 4 dicembre, «così come emerge dai riflessi di stampa». Ne è dimostrazione - sottolineavano le stesse fonti - l’agenda di Matteo Renzi che domani sera alle 21 sarà a una manifestazione di campagna elettorale a Padova. Una posizione ribadita anche questa mattina dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, ai microfoni di Rtl, ma con un distinguo che ha sollevato un nuove polemiche. «Il governo non farà alcuna richiesta di rinviare il referendum - ha detto il ministro - ma qualora una parte della opposizione fosse disponibile a valutare un'ipotesi di questo genere io sono convinto che sarebbe un gesto da prendere in altissima considerazione».

Castagnetti ha lanciato l’idea del rinvio per sisma
La discussione è nata dall’idea - espressa a titolo personale da Pierluigi Castagnetti su Twitter e poi rimbalzata sui media - di rinviare ad altra data il referendum sulla riforma istituzionale a causa dell’emergenza terremoto. «Ci sono -aveva ricordato uno dei fondatori dell’Ulivo, parlamentare Pd fino alla scorsa legislatura- tre regioni coinvolte. Decine di migliaia di sfollati. Non riesco a immaginare in quali luoghi si possa votare all’interno delle zone terremotate e con quali scrutatori».

No delle opposizioni
La dichiarazione di Alfano ha scatenato l’immediata la reazione delle opposizioni. «Il governo non usi i terremotati per fini politici», hanno dichiarato i parlamentari M5s della Commissione Affari Costituzionali di Camera e Senato. Per Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, «rinviare la consultazione costituzionale sarebbe da folli e irresponsabili». Per Paolo Romani, presidente del gruppo di Forza Italia al Senato, «è tempo di decidere». Rinvio «inaccettabile e irrealizzabile» per Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camera della Lega Nord, che attacca il ministro dell’Interno: «O Alfano è un folle o vuole giocare con i drammi del Paese». In campo anche l’ex leader della Lega, Umberto Bossi: «Ormai la data del 4 dicembre - ha detto dai microfoni di Radio radicale - è stata metabolizzata dagli elettori italiani. Non si può arrivare all’ultimo momento e cambiare tutto». È invece per il rinvio Gianfranco Librandi, deputato di Civici e Innovatori: «Se davvero si dovesse arrivare a un rinvio del referendum a causa del terremoto, come io auspico già da agosto, spero che non ci sia nessuno che si azzardi a dire che è una operazione politica».

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