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Milan cinese, verso il closing dopo le verifiche antiriciclaggio

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yonghong li al setaccio

Milan cinese, verso il closing dopo le verifiche antiriciclaggio

Silvio Berlusconi con Han Li (a sinistra) e Yonghong Li (a destra) dopo la firma del preliminare a villa Certosa
Silvio Berlusconi con Han Li (a sinistra) e Yonghong Li (a destra) dopo la firma del preliminare a villa Certosa

Fininvest, consulenti bancari e professionali hanno passato al setaccio in questi giorni la documentazione fornita da Yonghong Li sulla consistenza patrimoniale e la struttura finanziaria dell'operazione messa in piedi per rilevare il Milan. In particolare, si sono soffermati sulle verifiche antiriciclaggio per appurare se ragionevolmente si possano sollevare dubbi sulla provenienza lecita del capitali fin qui trasferiti e di quelli in arrivo. I controlli, secondo fonti vicine alla trattativa, hanno dato esito positivo. Dunque, si va avanti.

Nei primi giorni della prossima settimana si attende il versamento della terza tranche di caparra da 100 milioni di euro necessaria per riattivare il timing in vista del closing che a questo punto potrebbe cadere nella prima decade di aprile, o al massimo nella prima metà del mese prossimo. Tra la Fininvest e il Signor Li deve essere scambiato il contratto modificato per tener conto delle novità emerse negli ultimi giorni.

Oltre alla “rata” finale da 220 milioni, c'è da definire le modalità di copertura delle somme fin qui anticipate da Fininvest per coprire le esigenze di cassa del club dallo scorso 5 agosto (tra i 70 e gli 80 milioni di euro). Inoltre, nel contratto è presente tuttora la clausola che impone ai compratori di assicurare adeguati investimenti, nell'arco temporale di un triennio, per rinforzare il team rossonero (350 milioni di euro).

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