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    Dossier | N. 86 articoliElezioni amministrative 2017

    Il centrodestra vince in 16 capoluoghi. Cadono le “roccaforti rosse”

    Trionfa il centrodestra, che nei ballottaggi delle amministrative si impone in 15 comuni capoluogo (Alessandria, Asti, Rieti, Como, Gorizia, La Spezia, Lodi, Genova, Monza, Oristano, Piacenza, Pistoia, Verona, Catanzaro, l'Aquila), contro i 4 (Padova, Lecce, Lucca, Taranto) del centrosinistra. Se a questi si aggiungono Frosinone (dove ha vinto al primo turno il candidato del centrodestra) e Palermo e Cuneo (dove l’ha spuntata al primo turno il centrosinistra), il risultato finale è 16 a 6 a favore del centrodestra.

    I RISULTATI DEI BALLOTTAGGI

    Il Pd e il centrosinistra perdono 9 capoluoghi rispetto ai 16 amministrati in precedenza. Mentre il centrodestra avanza da 7 a 16. Nel dettaglio il centrodestra strappa al centrosinistra 11 capoluoghi (Genova, l’Aquila, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Asti, Pistoia, Como, Rieti, Lodi e Oristano). Mentre Padova e Lecce sono i due capoluoghi di provincia che è stato il centrosinistra a strappare al centrodestra.

    COME CAMBIA LO SCENARIO
    Amministrazione precedente ed eletta nei 25 comuni capoluoghi

    Mentre a Parma si conferma l’ex M5s Federico Pizzarotti (con il 57,9%). A Belluno si impone una lista civica di ispirazione di centrosinistra. E a Trapani (dove era in lizza un solo candidato e non si è raggiunto il quorum del 50% dei votanti) arriva il commissario.

    Centrodestra si impone nelle roccaforti rosse
    Per il Pd e tutto il centrosinistra, lo schiaffo è forte: cadono roccaforti “rosse” come Genova e Pistoia, dove il centrodestra non aveva mai vinto e crollano sei Comuni su sei - Piacenza inclusa - in Emilia-Romagna. Da oggi a Matteo Renzi, toccherà riannodare i fili di una sconfitta che rischia di scalfire anche la sua leadership. «Il Pd isolato politicamente perde. Cambiare linea e ricostruire il centrosinistra subito, è l’affondo lanciato dal leader della minoranza Andrea Orlando. Mentre Renzi dà la sua lettura: «Sono risultati a macchia di leopardo. Poteva andare meglio, ma le politiche sono un’altra cosa».

    I RISULTATI DEI COMUNI CAPOLUOGO

    In una tornata elettorale che registra un’alta disaffezione dell’elettorato (affluenza al 46%, tredici punti in meno rispetto al primo turno) colpisce la netta vittoria del centrodestra che, con l’asse unitario Fi-Lega-Fdi, espugna Genova con Marco Bucci (55,2%), La Spezia con Pierluigi Peracchini (60%) e Pistoia con Alessandro Tomasi (54,3%). Ma lo schema unitario è vincente anche a Monza (dove Dario Allevi si impone con il 51,3%), Lodi (dove Sara Canova passa con il 56,9%), nell’ “ex Stalingrado” d’Italia Sesto San Giovanni (vince Roberto Di Stefano con il 58,6%), Asti (dove il candidato di centrodestra Maurizio Rasero sconfigge al ballottaggio con il 54,9% quello del M5s) e Verona, dove Federico Sboarina trionfa con il 58,1% su Patrizia Bisinella, compagna dell'ex sindaco Flavio Tosi e sostenuta anche dal Pd. Clamorosa è la vittoria a L’Aquila, dove Pierluigi Biondi (Fratelli d’Italia) ribalta il risultato del primo turno e ha la meglio su Americo Di Benedetto con il 53,5%. Annunciato, il trionfo a Catanzaro di Sergio Abramo con il 64,4% e al fotofinish quello a Rieti, dove il candidato del centrodestra Antonio Cicchetti vince con il 40,2%

    Magro bottino per il centrosinistra
    Il centrosinistra si consola vincendo a Lecce con Carlo Maria Salvemini (54,8%), a Padova con Sergio Giordani (che con il 51,8% si impone si misura sull’ex sindaco leghista Bitonci), a Lucca con Alessandro Tambellini (che vince per un soffio con il 50,5%) e a Taranto con Rinaldo Melucci (anche per lui vittoria di misura con il 50,9%).

    Leggi i risultati elezioni comunali 2017 a Catanzaro, Genova, L’Aquila, Parma, Taranto, Verona.

    M5s espugna Carrara e Guidonia
    E il M5S? Dopo il magro bottino del primo turno, si “consola” strappando al centrosinistra Carrara, dove trionfa il candidato M5s Francesco De Pasquale (65,6%) dopo 70 anni di governo “rosso”. Il M5s avanza anche nel Lazio, dove vince a Ardea e Guidonia (la terza città più popolosa del Lazio, dopo Roma e Latina). «Siamo in crescita inesorabile» sottolinea Luigi Di Maio. Brucia la sconfitta al ballottaggio ad Asti, peraltro unico comune capoluogo di provincia dove il M5s (che governa in città come Roma e Torino) era riuscito ad andare (per un pugno di voti) al secondo turno. I pentastellati vincono al ballottaggio in 8 comuni su 10. Tra questi c’è anche Fabriano (Ancona) e poi comuni ancora più piccoli, come Mottola (Taranto) o Canosa di Puglia o Acqui Terme (Alessandria), dove i 5 Stelle la spuntano per soli 5 voti, e Sant’Eramo in Colle (Bari). Oltre che ad Asti, il M5s perde il ballottaggio anche a Scordia, piccolo centro del catanese. Salgono a 45 i comuni totali governati dal Movimento. «Il Pd esce da questi ballottaggi con le ossa rotte e Renzi prende una clamorosa sberla dagli italiani, la seconda dopo quella del 4 dicembre scorso. Lui parla di risultato a macchia di leopardo, ma la realtà dei numeri dimostra che per il suo Pd è una vera e propria Caporetto. Renzi lo aveva capito e per questo in campagna elettorale nelle ultime due settimane si è dileguato e ora vuole far credere che non sia successo nulla e che tutto possa andare avanti come prima» è il commento delle amministrative del Movimento 5 Stelle in una nota.

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