Italia

Migranti, guerriglia a Roma: bombole contro Polizia. Gli agenti…

  • Abbonati
  • Accedi
lo sgombero di piazza indipendenza a roma

Migranti, guerriglia a Roma: bombole contro Polizia. Gli agenti usano gli idranti

Scene di guerriglia urbana a Roma. È finito in scontri il blitz della polizia, iniziato all’alba e conclusosi dopo oltre sei ore, per sgombrare da piazza Indipendenza un centinaio di migranti - in buona parte rifugiati eritrei e etiopi - accampati da sabato nei giardini spartitraffico della piazza dopo essere stati sfollati dall'adiacente palazzo di via Curtatone, davanti alla sede romana del Sole 24 Ore, a due passi dalla sede del Csm e dalla stazione Termini. Nell'immobile, occupato dall'ottobre 2013, vivevano circa 800 persone.

Roma: lo sgombero di piazza Indipendenza

Agenti ricorrono all'uso degli idranti
Contro gli agenti in tenuta antisommossa sono stati lanciati sassi, bottiglie e bombole di gas. La polizia è ricorsa agli idranti per spegnere le fiamme di materiale incendiato e per disperdere gli occupanti. Per la Questura di Roma «l'intervento si è reso urgente e necessario dopo il rifiuto di ieri di accettare una sistemazione alloggiativa offerta dal Comune di Roma, ma soprattutto per le informazioni di alto rischio pervenute, inerenti il possesso da parte degli occupanti di bombole di gas e bottiglie incendiarie». L’equipe di Medici Senza Frontiere ha parlato di 13 feriti tra i manifestanti, soprattutto donne.

Anche l’immobile di via Curtatone sgomberato
«Tutte le persone presenti sui giardini - prosegue la nota della questura - sono state allontanate, mentre gli occupanti dello stabile, comprese le 'fragilità' (famiglie con minori e anziani non autosufficienti, ndr), sono state trasferite presso l'Ufficio Immigrazione di via Patini, dove la Sala operativa sociale del Comune di Roma si sta occupando della loro assistenza». Nell'’edificio, al momento dello sgombero, c'erano circa 80-90 persone in situazione di “fragilità”. Fuori erano accampate circa 200 persone soprattutto coppie senza figli e single.

Le testimonianze dei rifugiati
«Siamo stati svegliati con l'acqua degli idranti. Hanno preso alcune di noi per i capelli colpendole anche con i manganelli. È assurdo: siamo rifugiati politici, abbiamo i documenti in regola» ha raccontato una delle donne sgomberate all'alba da piazza Indipendenza. «Ci hanno preso per i capelli - è la testiomonianza di un’altra – quella donna con il braccio fasciato è stata colpita con un manganello e ora sta andando in ospedale. Anche io ho i segni sul fianco. Non è giusto. Abbiamo dormito per strada per 5 notti. Vogliamo solo una casa».
Gli immigrati si sono dispersi nelle strade limitrofe alla stazione Termini, dove un gruppo si è nuovamente radunato tentando di bloccare il traffico in piazza dei Cinquecento. Ma è stato disperso dagli agenti. Piazza Indipendenza è stata chiusa al traffico per molte ore. Ed è tuttora presidiata dalle forze dell'ordine per impedire la rioccupazione dell'immobile. Dopo la guerriglia urbana di questa mattina, la Procura di Roma indaga ipotizzando i reati di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.

Alcuni rifugiati ancora in giardini vicino Termini
Alcuni dei migranti sgomberati dal palazzo di via Curtatone a Roma, anche dopo le cariche della polizia sono restati a bivaccare nei giardini di via delle Terme di Diocleziano, tra la stazione Termini e piazza della Repubblica. «Ci hanno cacciato via dal palazzo, ma da qui non ce ne andiamo – dice un giovane eritreo - staremo in strada qui, non vogliamo andare da un'altra parte». Dello stesso parere un uomo più anziano, anch’egli eritreo: «Abbiamo le nostre cose nel palazzo, ci hanno picchiato ma non andiamo via. Stiamo in strada».

L’agente: «Se tirano qualcosa spaccategli braccio», inchiesta della questura
E ha suscitato polemiche la frase «Devono sparire, se tirano qualcosa spaccategli un braccio» pronunciata, in un video pubblicato su Fanpage.it e da Repubblica.it, da un funzionario della polizia mentre rincorreva i migranti sgomberati. «Sono in corso approfondimenti da parte della questura per accertare eventuali irregolarità» si legge in una nota della Questura di Roma in relazione al video. La Questura di Roma ha reso noto di aver aperto «una formale
inchiesta dopo la visione dei filmati pubblicati su alcuni siti che riportano una frase di un operatore che invita ad usare metodi violenti in caso di lancio di sassi».

Prefetto Basilone ringrazia forze dell’ordine: in piazza anche infiltrati
Il Prefetto di Roma, Paola Basilone, nel ringraziare le forze dell’ordine per l’intervento di sgombero, ha sottolineato «l’azione di infiltrazione posta in essere dai Movimenti di Lotta per la Casa» che, a suo avviso «ha indotto gli occupanti accampatisi in piazza Indipendenza a rifiutare sistemazioni alloggiative alternative, determinati a rimanere in strada fino alla manifestazione con corteo indetta dagli stessi Movimenti per sabato prossimo». Ma ha anche richiamato l’attenzione di tutte le istituzioni coinvolte «sulla necessità di tenere fede agli impegni assunti» in occasione della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi due giorni, per provvedere alla «sistemazione alloggiativa delle persone 'fragili'».

I villini messi a disposizione dai privati
La soluzione trovata è che le famiglie di migranti con minori, disabili e anziani non autosufficienti presenti nel palazzo di via Curtatone a Roma (per un totale di circa 80 persone), siano ospitate per sei mesi in alloggi messi a disposizione dalla Sea Servizi Avanzati s.r.l. affittuario dell'immobile di proprietà di Idea Fimit sgr (che in quasi quattro anni di occupazione tra utenze e tasse di proprietà ha speso circa 4 milioni, senza avere introiti) in attesa di una soluzione definitiva da parte degli locali competenti. Gli immobili sono ubicati in una località nel reatino. La Sea dovrebbe fornire le unità abitative in comodato uso gratuito, senza oneri dunque per l’amministrazione comunale.

Campidoglio: accolti 28 soggetti fragili
Il Comune, da parte sua, aveva messo a disposizione temporaneamente 80 posti (per 60 uomini e 20 donne) nelle strutture di accoglienza di Torre Maura e Boccea. Soluzioni rifiutate dai rifugiati accampati, anche in mancanza di soluzioni per tutti gli altri. Il Campidoglio in una nota ricorda oggi che «nel complesso, all’interno dell’immobile erano state censite 107 fragilità: 20 erano state prese in carico presso il circuito di assistenza capitolino nei giorni scorsi. Altri 28, di cui 9 minorenni, sono stati collocati oggi. Gli altri non hanno accettato le sistemazioni proposte ma continuano a ricevere tutta l'assistenza necessaria». Le strutture di accoglienza del circuito Roma Capitale sono localizzate a Torre Maura, Boccea e sulla Cassia. Queste ultime due sono riservate a donne con bambini. Anziani, uomini e coppie senza figli sono invece a Torre Maura.

La prefettura ha fatto sapere in serata che «quattro ulteriori nuclei familiari verranno trasferiti nei villini messi a disposizione dalla società conduttrice dell’immobile». E che «altre persone hanno ritenuto di rifiutare le soluzioni alloggiative proposte, allontanandosi spontaneamente»

Le proteste delle associazioni umanitarie
Come prevedibile, le modalità dello sgombero hanno innescato le polemiche e le prese di posizione delle associazioni di volontariato. Per Amnesty InternationalItalia «la reazione delle forze di polizia - nei modi e con i mezzi impiegati - pare del tutto sproporzionata e inaccettabile». Unicef Italia ha stigmatizzato il fatto che i bambini, dopo aver assistito a scene di guerriglia urbana, siano stati caricati sui pullman delle forze dell'ordine e portati in Questura». Anche per Save the Children l’operazione di sgombero «è stata accompagnata da gravi violazioni dei diritti dell'infanzia. I bambini sono stati esposti a continue tensioni e violenze e non sono stati garantiti i loro diritti basilari». Il Centro Astalli ha parlato di «sgombero effettuato senza soluzioni commisurate ai bisogni effettivi delle persone». La Caritas di Roma ha chiesto «l’istituzione di un tavolo permanente presso la Prefettura, con Comune e Regione, per il monitoraggio e la gestione delle occupazioni», perché fenomeni così complessi non possono infatti essere lasciati gestire alla magistratura e alle forze dell’ordine».

Salvini: bene sgomberi e pulizia a Roma
Di segno opposto il commento via Facebook del leader della Lega Nord Matteo Salvini, schierato con le forze dell’ordine: «Bottiglie e sassi contro la Polizia questa mattina all’alba da parte di un centinaio di immigrati accampati abusivamente nei giardini di Piazza Indipendenza a Roma. Forza ragazzi, sgomberi, ordine, pulizia ed espulsioni! Gli italiani sono con voi».


© Riproduzione riservata