Lifestyle

Premonizione o scaramanzia? Pochi italiani avevano già comprato i…

  • Abbonati
  • Accedi
sport & business - calcio

Premonizione o scaramanzia? Pochi italiani avevano già comprato i biglietti per Russia 2018

(Ansa)
(Ansa)

Per i Mondiali di calcio di Russia 2018 sono stati già venduti oltre 622 mila biglietti. Nella prima finestra di vendite, che si è conclusa il 12 ottobre, la Fifa si è vista recapitare oltre 2 milioni di richieste (l’assegnazione dei tagliandi si è decisa mediante sorteggio). Dal 16 novembre scatterà il secondo blocco di vendite, mentre gli indecisi potranno provare il colpo last minute tra aprile e giugno 2018. Per un posto a sedere si può arrivare a spendere fino a 950 euro per la finale. I prezzi della categoria 3 (la più popolare per i non residenti) variano dai 90 euro per le gare dei gironi (escluso il costoso match inaugurale), ai 393 euro della finalissima. Per i russi, invece, sarà possibile gustarsi il Mondiale a partite da soli 18 euro.

Per decretare la squadra vincente della Coppa del Mondo 2018 si giocheranno 64 incontri. La partita d’apertura, che vedrà protagonista la Russia, si svolgerà il 14 giugno al Luzhniki Stadium di Mosca. Nell’impianto della capitale, che può ospitare 81mila spettatori, il 15 luglio si affronteranno anche le due finaliste. Ad oggi il 57 per cento dei tifosi che assisteranno dal vivo i Mondiali sono di nazionalità russa. Il restante 43 per cento dei biglietti è stato distribuito tra i fan internazionali. In Russia arriveranno in massa da: Brasile, Germania, Messico, Francia, Inghilterra, Argentina e Colombia, tutte nazioni qualificate e che occupano le prime 16 posizioni del ranking Fifa.

Tra i Paesi esclusi dal Mondiale, i più rappresentati dai tifosi saranno: gli Usa (eliminati l’11 ottobre), la Cina, la Finlandia e Israele. All’appello manca l’Italia, che ha steccato clamorosamente nel doppio confronto con la Svezia. I nostri connazionali che hanno già acquistato un biglietto per Russia 2018 non hanno raggiunto un numero rilevante, segno che le aspettative verso la nostra Nazionale non erano alte già prima del play-off.

Secondo il report dell’ufficio studi di Confcommercio, l’esclusione dell’Italia dai Mondiali 2018 potrebbe avere effetti importanti proprio sulla fiducia degli italiani. Infatti, in Russia oltre alla nostra tradizione calcistica, non ci saranno la cultura, l’identità e i marchi più rappresentativi del nostro Paese.

Per Confcommercio la mancata qualificazione non implica necessariamente una riduzione apprezzabile del Pil. Infatti, in termini macroeconomici vincere una rassegna calcistica interazionale, non produce effetti significativi. La doppietta della Spagna tra il 2010 e il 2012, nonché il successo mondiale dell’Italia nel 2006 sono state contraddistinte da crescite del Pil sensibilmente al di sotto della media della crescita internazionale. Tuttavia, la Confcommercio precisa che a causa della mancata partecipazione ai Mondiali il movimento calcistico italiano potrebbe subire una perdita economica-finanziaria che si estenderà su più anni.

© Riproduzione riservata