«Modificheremo l'attuale Codice degli appalti». Ad annunciare una delle priorità della coalizione di centrodestra è il leader e candidato premier della Lega, Matteo Salvini, nel corso di un'ampia intervista all'agenzia di stampa Il Sole 24Ore-Radiocor in cui illustra il programma di governo del partito. «Per quanto riguarda l'Anac - spiega il segretario del Carroccio - crediamo che il lavoro svolto sia meritorio, come dimostra la recente riforma dei contratti per i gestori dei richiedenti asilo politico che ha reso più difficile per gli operatori imbrogliare i rendiconti di gestione per gonfiare le proprie tasche a scapito dell'Erario. Certo, in altri settori meno delicati dal punto di vista della permeabilità alle organizzazioni mafiose, gli operatori giustamente chiedono di snellire e semplificare le pratiche necessarie per accedere alle procedure pubbliche: anche questa è una sfida che accetteremo quando saremo al Governo».
“La nostra priorità dopo le colossali truffe subite dai risparmiatori italiani sarà quella di rimborsare fino all'ultimo centesimo i correntisti”
Matteo Salvini (Lga)
Flat tax al 15%, su rendite finanziarie confermata aliquota 26%
Salvini conferma poi, come perno della ricetta economica della Lega, l’introduzione di una flat tax con aliquota unica del 15% sul reddito «che confidiamo darà la scossa necessaria per far ripartire la produzione, il commercio e il lavoro». Quanto alle rendite finanziarie «manterremo l'attuale aliquota» del 26 per cento.
Banche, priorità rimborso risparmiatori truffati
Altro capitolo chiave del programma della Lega a palazzo Chigi sarà la tutela del risparmio, messo a dura prova dopo le vicende dei dissesti finanziari delle banche del territorio del Centro e Nord Italia. «La nostra priorità dopo le colossali truffe subite dai risparmiatori italiani sarà quella di rimborsare fino all'ultimo centesimo i correntisti», incalza Salvini, A livello internazionale invece «è urgente il superamento dell'impianto di Basilea adottando un indicatore di rischio più omogeneo e misurabile: il semplice coefficiente di leva, deducibile dal rapporto tra il capitale proprio e il totale attivo di bilancio. Più basso è questo coefficiente, più le attività in cui l'istituto ha investito sono rischiose e quindi più alta è la possibilità per questa banca di incorrere in una crisi».
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