Italia

Dossier Elezioni 2018, la giravolta di Salvini: sì a Tajani o Draghi…

  • Abbonati
  • Accedi
Dossier | N. 177 articoliElezioni 2018-Ultime notizie, interviste e video

Elezioni 2018, la giravolta di Salvini: sì a Tajani o Draghi premier

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha aperto all’ipotesi di un governo Tajani o Draghi dopo le elezioni del 4 marzo (foto Ansa)
Il segretario della Lega Matteo Salvini ha aperto all’ipotesi di un governo Tajani o Draghi dopo le elezioni del 4 marzo (foto Ansa)

In passato lo aveva definito “un nuovo Mario Monti”. Ora Matteo Salvini, leader della Lega Nord, apre all’ipotesi di un Mario Draghi, attuale presidente della Bce, premier dopo le elezioni del 4 marzo, nel caso di una vittoria della coalizione di centrodestra. «Io rispetto i patti - ha spiegato Salvini in un’intervista al Quotidiano Nazionale -. Se Forza Italia prende un voto più di noi, sceglie il presidente del Consiglio. E purché accetti il programma che abbiamo firmato tutti, non ci sono veti», ha aggiunto. E se la scelta di Silvio Berlusconi cadesse su Antonio Tajani, attuale presidente del Parlamento europeo o su Mario Draghi? Risposta: «Se sceglie Forza Italia sceglie Forza Italia». Intanto a sinistra invece Massimo D’Alema di Liberi e uguali in un’intervista a Radio Capital ha commentato la posizione di Romano Prodi a favore di un Gentiloni bis dopo le urne.

D’Alema a Prodi: vota per Renzi e non per Gentiloni
«Prodi dice che voterà Gentiloni e la lista Insieme - ha affermato D’Alema - , ma se Insieme non prenderà il 3% i voti andranno a Renzi. Glielo dico con amicizia: Prodi dice che voterà Insieme e Gentiloni, in realtà vota Casini e Renzi, senza confessarlo a se stesso. Non credo sia utile al Paese che i voti vadano a Casini e a Renzi». Ancora: «Prodi dice che abbiamo commesso un errore? È la stessa cosa che io penso di lui», ha aggiunto, rispondendo indirettamente all’ex premier che aveva definito quelli che hanno lasciato il Pd «compagni che sbagliano».

Salvini: mi fido di Berlusconi, non farà accordi con Renzi
Più si avvicinano le elezioni, e più aumentano i messaggi che i singoli leader lanciano quotidianamemte alle altre forze politiche su giornali, grazie alla partecipazione a trasmissioni televisive o radiofoniche. «Ripeto, se (Berlusconi, ndr) condivide il programma, non ci saranno problemi. Mi fido di Berlusconi - ha sottolineato Salvini - non farà accordi di governo con Renzi. Si è scottato abbastanza con Monti ed Enrico Letta. I mega-accordi, gli inciuci - ha ribadito - non mi interessano, tutti i sondaggi dicono che l’unica maggioranza possibile è quella del centrodestra, perché Pd e cinquestelle sono dietro di dieci punti. Mi auguro che sia una maggioranza larga, che non dipenda da una sola persona. Se però non ci fosse, la Lega non partecipa a nessun tipo di governo con altri».

Di Maio (M5S): inchiesta Napoli fa tremare partiti, gente con noi
Un altro fronte caldo della maratona pre voto riguarda l’inchiesta sui rifiuti in Campania dei magistrati di Napoli scaturita dal video di Fanpage in cui compare Roberto De Luca, assessore al bilancio della giunta Pd di Salerno, dimessosi ieri dopo essere stato indagato per corruzione. «Questa inchiesta scuote le fondamenta non soltanto della Campania ma di tutta l'Italia. I Tg aprono con altre notizie, e non si rendono conto che milioni di italiani stanno seguendo con attenzione l'inchiesta», scrive oggi sul blog Delle Stelle il leader M5S Luigi Di Maio in un post dal titolo: “L'inchiesta che fa tremare i partiti”. «Mentre la politica lottizza i tg, cercando di coprire l'inchiesta, mentre Tommaso Cerno prova a screditare Fanpage per difendere De Luca (e ricordiamoci che Cerno è attualmente candidato Pd) - ricorda Di Maio - la gente normale prende carta e penna e scrivono incoraggiamenti a chi prova a cambiare la società per davvero».

Berlusconi torna a Bruxelles e incontra Juncker e Tajani

© Riproduzione riservata