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Dossier | N. 177 articoliElezioni 2018-Ultime notizie, interviste e video

Lazio, Lombardi (M5S) promette: via addizionale Irpef alle famiglie che investiranno in bond regionali

La candidata M5S alla presidenza del Lazio, Roberta Lombardi (Ansa)
La candidata M5S alla presidenza del Lazio, Roberta Lombardi (Ansa)

Via l'addizionale regionale Irpef alle famiglie del Lazio che investiranno in bond locali per la ristrutturazione del debito. Sì a un Testo Unico per il commercio che semplifichi la vita degli addetti al settore. Nell'ultimo rush di campagna elettorale la candidata governatrice Roberta Lombardi (M5S) incontra Rete Imprese Italia e alla platea di associazioni, da Confcommercio a Confesercenti, da Confartigianato a Cna e FederLazio, promette novità per famiglie e imprese.

Sconti sull'addizionale in cambio di titoli regionali
«Oggi su ciascuna famiglia del Lazio - spiega Lombardi - grava un debito pubblico regionale di circa 15mila euro, su cui la Regione paga cospicui interessi e che contribuisce a determinare i circa 1000 euro di addizionali regionali che ogni anno tutti noi siamo costretti a pagare. Ebbene, il nostro progetto è istituire un fondo regionale che ripristini il rapporto tra le famiglie e il loro territorio e che potrà emettere anche titoli di debito regionale, attraverso cui riusciremo a realizzare grandi infrastrutture ferroviarie (come la metropolitana leggere sulla Pontina) e l'aeroporto di provincia». Progetto ambizioso, che punta a dirottare gli investimenti delle famiglie dalle banche alla Regione, che garantirebbe sul capitale investito. In cambio, l'addizionale Irpef verrebbe scontata fino ad annullarsi. «Si può fare», assicura Lombardi, che alle famiglie promette anche quoziente familiare e reddito di cittadinanza.

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Commercio: tutela botteghe storiche
Alle imprese Lombardi garantisce invece l'arrivo del Testo Unico del commercio, «strumento essenziale per la pianificazione e lo sviluppo che la giunta Zingaretti in cinque anni non è riuscita a portare a termine». «Noi abbiamo già una proposta pronta da attuare», sottolinea la candidata pentastellata. «Tra i punti chiave ci sono la tutela del piccolo tessuto commerciale anche nei borghi e centri storici, promozione di locali e botteghe storiche con istituzione di elenchi per il riconoscimento delle Botteghe del Lazio dando avvio ad iniziative promozionali nonché di politiche a sostegno, favorendo ad esempio la stipula di accordi per il riequilibrio dei canoni di locazione commerciale e un tavolo permanente con le associazioni di categoria per una nuova gestione della domanda-offerta commerciale». Il Testo Unico, nelle intenzioni di Lombardi, dovrebbe servire inoltre a incentivare con finanziamenti mirati e di facile accesso i sistemi aggregativi delle imprese, ad adeguare gli strumenti urbanistici anche per incentivare riuso e riconversione delle strutture distributive esistenti e riqualificazione delle aree inutilizzate. Troverebbero posto nel provvedimento pure linee guida ai Comuni per arginare attività «in contrasto con il decoro (es: minimarket ed ortofrutta)», nonché la promozione e il sostegno all'economia solidale. Prevista infine una norma contro l'abusivismo e sperimentazione della Carta di esercizio per commercio su aree pubbliche.

Il manifesto della discordia e la ricucitura con Di Maio
Lombardi tenta così di guadagnare punti nel tessuto produttivo della regione e di far dimenticare gli ultimi "incidenti", come il manifesto elettorale in cui prometteva più turismo e meno migranti, biasimato anche dall'interno del M5S da big come Alessandro Di Battista o Roberto Fico. Tanto che qualcuno, non vedendola citata sul blog tra i nomi che venerdì a Piazza del popolo chiuderanno la campagna M5S con Luigi Di Maio, aveva insinuato che fosse stata abbandonata dal Movimento. Ma è stato lo stesso leader a smentire: «Il M5S vuole vincere e per farlo, anche sui territori, ha scelto insieme alla base delle persone altissime professionalità e competenze. Roberta Lombardi è una di queste. Io sono al suo fianco e il 2 marzo saremo insieme a Piazza del Popolo, spalla a spalla, come sempre».

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