Nel triangolo industriale di Siracusa, nell’area in cui si trova il più grande polo energetico del Paese, tra Priolo, Melilli e Augusta i 5 Stelle hanno fatto il botto.
In fondo una sorpresa a metà, visto che i grillini già amministravano Augusta, ma pur sempre un dato rilevante: Paolo Ficara, il candidato 5 Stelle, nel collegio si è fermato, si fa per dire, al 57,9% con una quarantina di punti percentuali in più rispetto al candidato del Pd. Nel cuore industriale di questa provincia del disagio (la disoccupazione da queste parti è al 24%) nonostante le potenzialità e le ricchezze, i 5 Stelle sono andati ancora meglio: a Priolo, per dire, il candidato è arrivato al 71,73%, a Melilli al 64,46. Roba che nemmeno la Dc dei tempi d’oro. Il triangolo industriale intanto è cambiato: secondo stime dei 12mila addetti degli anni migliori nell’area del petrolchimico restano appena tremila dipendenti mentre la disoccupazione giovanile è arrivata al 48 per cento. Anzi è proprio da questo polo che è arrivato uno scatto per l’export siciliano. Spiega Banca d’Italia: «Secondo i dati dell’Istat, nella prima metà del 2017 le esportazioni sono cresciute a prezzi correnti del 30,3%, interrompendo quattro anni consecutivi di calo. L’export è stato trainato dal valore delle vendite di prodotti petroliferi, che hanno beneficiato soprattutto di prezzi medi di vendita più elevati; le quantità esportate sono cresciute solo moderatamente».
«Il punto - spiega Diego Bivona, presidente di Confindustria Siracusa – non è quello della deindustrializzazione perché le grandi aziende sono qui e continuano a investire. La riduzione degli addetti può essere ascritta a interventi di efficientamento e di automazione necessari. La questione, semmai, è un’altra: non sono state colte le opportunità che si sono presentate. Potevano essere avviate altre attività (il rigassificatore è solo un esempio) che avrebbero potuto compensare il calo degli addetti e non è stato fatto». E quindi? Per Bivona non ci sono dubbi: «La situazione dalle nostre parti è drammatica: il reddito procapite che era piuttosto elevato qualche anno fa è crollato. Si registra una mancanza di strategie , di politiche e di scelte ed è a questo punto ovvio che i cittadini decidano di fare scelte come quelle che sono state fatte in queste elezioni».
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