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Friuli: la Lega punta all’egemonia nel centrodestra, il Pd ricuce…

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REGIONALI IL 29 APRILE

Friuli: la Lega punta all’egemonia nel centrodestra, il Pd ricuce (in parte) a sinistra

Il leghista Massimiliano Fedriga punta a vincere a valanga, consolidando la supremazia del Carroccio su Fi. Il vicepresidente della Regione uscente, Sergio Bolzonello, si candida per il centrosinistra: erede del quinquennio a guida Debora Serracchiani, ha ricucito, in parte, con la sinistra fuori dal Pd. Per i 5 stelle a correre sarà il ricercatore Alessandro Fraleoni Morgera, mentre Sergio Cecotti giocherà il ruolo di outsider con la lista Patto per l’autonomia. È su questi quattro fronti che si gioca la partita delle regionali in Friuli-Venezia Giulia, domenica prossima.

La scelta di Fedriga in extremis
La scelta del candidato governatore del centrodestra in Friuli si è intrecciata con quella per le presidenze di Camera e Senato. In un primo momento sembrava destinato a correre Renzo Tondo, ex presidente della Regione di Fi e poi confluito in Noi con l’Italia (vicino a Raffaele Fitto). Con la scelta di Fi e Lega di votare come presidente del Senato la forzista Maria Elisabetta Alberti Casellati, per il Friuli si è deciso di cambiare e candidare un fedelissimo di Matteo Salvini, Massimiliano Fedriga. Quest’ultimo spera in una vittoria a valanga, visto che alle politiche il centrodestra (43%) ha staccato in regione sia i 5 stelle (24,6%) che il centrosinistra (23,1%, mentre Leu si è fermato al 3,2%), con la Lega che ha preso più del doppio dei voti di Fi (25,8% contro 10,7%).

Cinque liste nel centrodestra
A fianco di Fedriga, oltre a Fi, Lega e FdI, c’è anche Autonomia responsabile e Progetto FVG per una Regione Speciale. Autonomia responsabile è la lista che fa capo a Tondo, capolista a Trieste, Tolmezzo e Pordenone, che alle politiche proprio nel collegio uninominale del capoluogo di Regione, alla Camera, ha sbaragliato Serracchiani (38,2% contro 25,9%), che è stata poi “recuperata” nel proporzionale. Progetto FVG per una Regione Speciale è la lista civica guidata dall’imprenditore Sergio Bini.

La ricucitura parziale del Pd con la sinistra
Nel centrosinistra a scendere in campo al posto di Serracchiani – renziana doc che ha deciso di non ricandidarsi, per puntare a un seggio alla Camera –, è Sergio Bolzonello, eletto nel 2013 come indipendente nelle fila del Pd e poi diventato vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive. Già renziano, Bolzonello è stato critico con Renzi dopo il 4 marzo e forse questa presa di posizione ha facilitato la ripresa del dialogo con la sinistra fuori dal Pd.

Liberi e uguali non corre
Liberi e Uguali non correrà con una sua lista, ma a fianco di Bolzonello si è schierata una nuova formazione creata ad hoc, Open - Sinistra FVG, che oltre a esponenti provenienti dalla società civile raccoglie anche il sostegno di amministratori provenienti dalla ex Sel o bersaniani. Nel centrosinistra, come tradizione, anche la lista Slovenska Skupnost (il partito della minoranza slovena), più una lista civica “Cittadini per Bolzonello presidente”.

Per i 5 stelle c’è Alessandro Fraleoni Morgera
Per i 5 stelle in Friuli a correre sarà Alessandro Fraleoni Morgera, 48 anni, ricercatore a tempo determinato al Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Trieste. Esperto di nanotecnologie, Morgera ha vinto le votazioni online sulla piattaforma Rousseau risultando l’unico candidato in regola. Per i 5 stelle la partita in Friuli è in salita: alle politiche del 4 marzo il Movimento ha preso quasi la metà dei voti del centrodestra (ma più del centrosinistra), inoltre, come insegna il Molise, per i grillini non è mai facile competere alle elezioni locali con una sola lista, mentre le altre coalizioni hanno più liste di candidati consiglieri che possono battere il territorio.

L’outsider Cecotti
Sergio Cecotti giocherà il ruolo di outsider con la lista Patto per l’autonomia, che, come dice il nome, raccoglie gran parte dell’autonomismo al di fuori dei tre poli principali. Cecotti, fisico, è già stato presidente della Regione dal 1995 al 1996 con l’appoggio della Lega e delle liste di centrosinistra, ed ex sindaco di Udine dal 1998 al 2008 (come indipendente, prima sostenuto dalla Lega, più liste civiche, e poi rieletto con la sua lista e il sostegno anche di liste del centrosinistra).

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