La 75esima edizione degli Internazionali Bnl d’Italia chiude i battenti con una valore della produzione del torneo superiore ai 32 milioni di euro. Unico dato in negativo, la biglietteria che ha fatto segnare una leggera flessione, pari al -3% (203.758 spettatori paganti per un incasso di 11.629.011 euro). «Le pessime previsioni meteo per le giornate di martedì e mercoledì, quando poi è piovuto molto meno di quanto era stato annunciato, hanno sicuramente inciso sul risultato finale – ha dichiarato il presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi –. La flessione marginale della biglietteria ci ha impedito di superare la soglia dei 12 milioni di euro, record dello scorso anno. Se consideriamo che il record di incasso di una partita di calcio di serie A è stato recentemente realizzato in occasione dell'incontro di San Siro tra Inter e Juventus con 5 milioni e 200mila euro, quanto fatto nei sette giorni del torneo è un incasso più che doppio rispetto al calcio».
Dieci milioni di euro dei 32 di fatturato rimarranno nelle casse della Fit e di Coni Servizi. «Questo ci permette di migliorare nel ranking Coni – aggiunge ancora Binaghi – se facciamo riferimento ai bilanci del 2016, il calcio fa ovviamente la parte del leone con 174 milioni di euro di fatturato, ma la Fit è seconda con oltre 50 milioni. Un dato, però, stimato per difetto, perché se consideriamo il bilancio consolidato al 2017, comprensivo di tutte le società controllate, superiamo largamente i 60 milioni di euro. La Fit, inoltre, è la seconda federazione per risorse amministrate ma soprattutto quella che più di ogni altra riesce ad attrarre risorse attraverso attività proprie, cioè quella che meno di tutte ha bisogno del contributo statale, quello erogato ogni anno dal Coni, con una percentuale di autofinanziamento vicina al 90%. Delle nostre risorse destiniamo ben l’89% all’attività sportiva. L’ultimo dato è quello della ripartizione del patrimonio netto tra le singole federazioni: la Fit è seconda, ancora una volta, dietro alla Figc, ma anche in questo caso si tratta di un dato approssimato per difetto perché se tenesse conto dei 6 milioni di euro di patrimonio netto che la legge ha imposto alla nostra controllata Sportcast, la percentuale sarebbe più alta».
In attesa della copertura del campo centrale, la maggiore novità per l’edizione del 2019 sarà la nuova Next Gen Arena. «L’impianto cambierà nome -, ha affermato il segretario generale del Coni, Carlo Mornati - sarà una struttura temporanea con 1500 posti in più, in cui troveranno spazio anche le produzioni televisive, che permetterà di ospitare non solo gli Internazionali di tennis ma l’intera programmazione estiva del Foro Italico. Ora abbiamo solo bisogno di talenti italiani che siano in grado di trainare il movimento del tennis».
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