Carlo Ancelotti sarà il nuovo allenatore del Napoli. L’annuncio ufficiale, sul sito del club partenopeo, è appena arrivato, al termine delle trattative svoltesi a Roma con la partecipazione dello stesso tecnico assieme al suo entourage e ai dirigenti della società. L’allenatore emiliano ha sottoscritto un contratto triennale da 6,5 milioni. E si è subito presentato ai tifosi azzurri con un video postato sui profili ufficiali Twitter e Facebook della società di calcio nel quale pronuncia in italiano, inglese, francese e spagnolo le seguenti parole: «Sono veramente felice e onorato di allenare la squadra di una città unica sostenuta da un tifo impareggiabile. Forza Napoli sempre». Hashtag: Welcome Carlo.
Non sono previsti, invece, incontri tra De Laurentiis e l’uscente tecnico Maurizio Sarri: il tecnico toscano potrà ora accasarsi in un’altra squadra che dovrà però pagare la clausola di otto milioni prevista dal suo contratto fino al 2020, oppure sarà esonerato dall’incarico e resterà sotto contratto con il Napoli in attesa di un nuovo club, che dovrà comunque trattare una buonuscita con il club azzurro. Per ora negli ambienti del Napoli non viene presa in considerazione l’ipotesi di rescissione del contratto.
Sarri torna intanto a essere il favorito per la panchina del Chelsea. Secondo il tabloid Sun è proprio il tecnico toscano la prima scelta per la successione di Antonio Conte sulla panchina dei Blues. In questi giorni allo Stamford Bridge la priorità è risolvere il contratto dell’ex ct dell’Italia al Chelsea: già entro la fine della settimana è attesa una decisione. Gli inglesi spingono per una rescissione consensuale del contratto che lega Conte ai Blues per un’altra stagione. L’interessato viceversa non sembra disposto a concedere sconti e pretende il pagamento dei restanti emolumenti (circa 10 milioni di euro).
A Sarri sono arrivati intanto, via Twitter, i ringraziamenti di De Laurentiis: «Ringrazio Maurizio Sarri per la sua preziosa dedizione al Calcio Napoli che ha permesso di regalare alla città e ai tifosi azzurri in tutto il mondo prestigio ed emozioni, creando un modello di gioco ammirato ovunque e da chiunque. Bravo Maurizio».
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