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Corea e Perù, Nepal e Australia, Iran, Brasile e India. Espositori e visitatori sono arrivati a Trieste da tutto il mondo: più esattamente il mondo del caffè, nella città che da oltre 300 anni ne è la capitale, e dove fino sabato 27 si tiene in Porto Vecchio la fiera biennale Triestespresso.
È il più importante evento internazionale B2B dedicato alla filiera dell'industria del caffè espresso, per un pubblico di esperti del settore.
«Trieste è un punto di riferimento per il caffè in Italia e nel mondo. Per questo abbiamo registrato il marchio “Trieste Capitale del Caffè”, fortemente voluto dalla Camera di Commercio Venezia Giulia, assieme a Comune di Trieste e Regione Friuli Venezia Giulia - ricorda il presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti. -. Triestespresso Expo sta crescendo edizione dopo edizione. Un evento che anche simbolicamente abbiamo voluto collocare in Porto Vecchio, un contesto estremamente evocativo della lunga storia e competenza della città nel comparto caffeicolo”.
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Ma è l'ultima volta prima dell'avvio dei lavori che cambieranno volto a questa parte di città: « Dalla prossima edizione 2020 - ha assicurato il sindaco Roberto Dipiazza - sarà operativo il nuovo Centro congressuale-espositivo: 11 milioni sono previsti come investimento nel project del polo per i congressi e le fiere, mentre altri 9 milioni sono stati stanziati per l'urbanizzazione dell'area, con la nuova rotatoria d'ingresso e il parcheggio che verrà realizzato nell'ambito del Centro congressuale-espositivo. A questo si sommano i 33 milioni di euro - dei 50 che erano stati destinati dal Governo - che verranno investiti tra magazzino 26 e aree attigue. Quest'area cambierà volto e destinazione per diventare un polo di attrazione della città».
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La fiera «rappresenta un rilevante valore aggiunto per il capoluogo regionale e per l'intero Friuli Venezia Giulia – spiega l'assessore regionale alle Politiche comunitarie e sicurezza, Pierpaolo Roberti – e rinnova il legame della città con una delle sue più antiche tradizioni produttive, ovvero l'industria del caffè. Inoltre, grazie al proprio carattere specialistico e alla capacità di rappresentare l'intera filiera del caffè, attira un pubblico internazionale, contribuendo positivamente alla promozione dell'immagine di Trieste nel mondo».
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Nella città giuliana ha sede l'Associazione caffè Trieste, fondata nel 1891, terza in Europa dopo Amburgo e Amsterdam: 50 i soci che rappresentano l'intera filiera produttiva. Un mondo che sta cambiando e si sta aprendo: “Il settore del vino ha fatto un lavoro splendido in questi anni – spiega il presidente Fabrizio Polojaz – Spiegare come e dove nasce il prodotto, mostrare il background, è una potenzialità ancora da cogliere a pieno per il caffè. Ogni giorno nelle nostre aziende arrivano richieste di visite, come già avviene per le cantine, ma anche per caseifici e salumifici”. Oggi il caffè rappresenta il 30% del totale delle merci che transitano per il porto di Trieste.
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